Vaticano – Papa Francesco sabato prossimo sarà a Bari

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Papa – E’ stato illustrato ai giornalisti il viaggio di Papa Francesco a Bari. Una visita pastorale densa di significati e per l’unità della Chiesa.
Presso la Sala Stampa della Santa Sede, si è svolta la Conferenza Stampa di presentazione dell’Incontro di Papa Francesco con i Capi delle Chiese e delle Comunità cristiane del Medio Oriente dal titolo “Su di te sia pace! Cristiani insieme per il Medio Oriente”. L’evento dal respiro profondamente ecumenico, per citare l’espressione dell’arcivescovo di Bari, monsignor Cacucci, avrà luogo nel capoluogo pugliese sabato 7 luglio.
Da segnalare gli interventi del cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, e del Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, il cardinale Kurt Koch.
Ripercorrendo alcuni dei momenti più intensi e significativi del pontificato di Papa Francesco, il cardinale Sandri ha evidenziato come il Pontefice abbia dimostrato particolare interesse all’Oriente fin dall’inizio dalla sua elezione. Le dimensioni su cui si sviluppa “tale attenzione”, ha spiegato ilcardinale, “si riuniscono però in unico abbraccio: costante attenzione, rivolta attraverso gli appelli alla preghiera e alle iniziative di pace, al soccorso di coloro che soffrono o che sono costretti a partire e cercare rifugio dalla violenza o dalle persecuzioni”
L’idea dell’evento ecclesiastico di Bari è “nato da diverse voci diverse Chiese o Patriarchi l’hanno rivolta direttamente al Santo Padre nel corso delle loro visite a Roma”.
Due i grandi momenti che compongono la giornata del 7: la preghiera sul lungomare insieme ai fedeli, e il momento di riflessione e ascolto reciproco tra il Santo Padre e i Capi delle Chiese e Comunità Ecclesiali del Medio Oriente. La relazione introduttiva, ha spiegato il cardinale Sandri, è stata affidata a monsignor Pierbattista Pizzaballa, Amministratore Apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme, e verrà seguita da un tempo di interventi liberi.
Questa è la parte che si svolgerà a porte chiuse mentre è previsto che il Santo Padre rivolga una parola all’inizio della preghiera pubblica a termine dell’incontro, “quando, riaperte le porte della Basilica di San Nicola, Papa Francesco e gli altri presenti si recheranno sul sagrato, e libereranno nel cielo delle colombe: gesto profetico, perché soprattutto ai bambini e alle giovani generazioni del Medio Oriente dobbiamo restituire quella speranza che azioni cattive o la semplice indifferenza in questi anni ha loro sottratto”.
Sulla situazione dei cristiani in Medio Oriente, è intervenuto il cardinale Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani che, oltre a mettere in evidenza l’importanza di quell’area in quanto “terra di origine del cristianesimo”, ne ha evidenziato l’attuale dramma. “Il Medio Oriente è anche una delle regioni del mondo in cui la situazione dei cristiani è più precaria. A causa di guerre e di persecuzioni, molte famiglie abbandonano la loro patria storica alla ricerca di sicurezza e un di futuro migliore. La percentuale dei cristiani nel Medio Oriente è diminuita drasticamente nell’arco di un secolo: mentre rappresentavano il 20% della popolazione del Medio Oriente prima della prima guerra mondiale, ora sono solo il 4%.”
Una Regione martirizzata il Medio Oriente è anche un luogo dove le relazioni ecumeniche sono più forti e promettenti, in particolare tra ortodossi e cattolici. Vorrei menzionare tre dimensioni principali: l’ecumenismo della vita, l’ecumenismo della santità e l’ecumenismo del sangue”. Espressione, quest’ultima, creata prorprio da Papa Francesco.
Il Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, ha voluto soffermarsi su alcune precise convinzioni della Chiesa. Prima fra tutte, ha spiegato, la convinzione da parte della Chiesa che “i cristiani rimarranno nella regione solo se la pace sarà ristabilita. Ecco perché – ha sottolienato – dall’inizio della crisi, la Chiesa cattolica ha instancabilmente chiesto il ripristino della pace, soprattutto attraverso la ricerca di una soluzione politica”.
In chiusura di conferenza, il cardinale Kock, ha voluto dare spazio a quella che ha definito essere una “fondamentale convinzione”. Il riferimento, citando lo stesso Pontefice, è stato
all’ “urgente necessità di proseguire il dialogo interreligioso, sul quale Papa Francesco insiste particolarmente nella sua Lettera ai cristiani in Medio Oriente: ‘Il dialogo interreligioso è tanto più necessario quanto più difficile è la situazione. Non c’è un’altra strada. Il dialogo basato su un atteggiamento di apertura, nella verità e nell’amore, è anche il migliore antidoto alla tentazione del fondamentalismo religioso, che è una minaccia per i credenti di tutte le religioni’”.
Intanto in Puglia l’attesa cresce, sarà una giornata indimenticabile tutta da seguire.




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