Vaticano – Il magistero di Giovanni Paolo I arriva in volumi

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Giovanni Paolo I – La narrazione sviluppatasi attorno alla morte di Papa Luciani ha rappresentato una vera e propria pietra che ne ha offuscato la figura. Non si conosce ancora a fondo il suo magistero e il suo pensiero che presenta numerosi elementi di stringente attualità tutti da conoscere e sui quali riflettere.

La Fondazione Vaticana intitolata a Papa Luciani, in collaborazione con la Libreria Editrice Vaticana, inaugura un ciclo di volumi per approfondire un magistero spesso trascurato dalla storiografia.
Promuovere a livello scientifico studi e ricerche sulla figura, l’opera e il pensiero del Papa di origini venete Albino Luciani è la prospettiva della missione della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I, istituita il 17 febbraio 2020 per volere di Papa Francesco. A questo scopo la nuova Fondazione Vaticana ha concordato con la Libreria Editrice Vaticana la nascita di una collana ad hoc su Giovanni Paolo I, interamente dedicata agli studi sulla sua opera. La nuova collezione si apre con due volumi: la monumentale biografia “Giovanni Paolo I. Biografia ex documentis” e “Papa Luciani. Cronaca di una morte”.
“Si tratta della prima biografia ufficiale di Giovanni Paolo sulla base di tutte le fonti reperite e acquisite”, afferma Stefania Falasca, vicepresidente della Fondazione e autrice del volume assieme a Davide Fiocco e Mauro Velati.
Circa mille pagine che sono frutto di un meticoloso scavo archivistico e che raccolgono tutto il materiale documentale e processuale acquisito nell’ambito della causa di canonizzazione di Giovanni Paolo I conclusasi nel 2017 con il decreto pontificio. “Un lavoro decennale di scavo basato su fonti primarie provenienti da una settantina di archivi”, precisa Falasca che è anche vicepostulatrice della causa.
Il secondo volume è invece la riedizione del volume mirato a ripercorre le ultime ore di vita del Pontefice, trattato nell’ultimo capitolo della biografia sulla base della documentazione acquisita e delle fonti orali disponibili. Una ricerca condotta secondo criteri storico-critici, attraverso il riscontro documentale e il confronto asciutto e puntuale delle prove testimoniali. “Una ricerca che a partire dai documenti – sottolinea l’autrice Stefania Falasca – fa luce definitiva sull’epilogo della vita di Papa Luciani, vicenda che nel corso di 40 anni è stata oggetto di letture e travisamenti noir che non hanno alcun fondamento”.
Il volume contiene tutta la documentazione secretata coeva alla morte: la documentazione clinica, l’anamnesi sulla salute del Papa, comprese le relazioni dei medici che hanno redatto le loro perizie sulla causa della morte, e la relazione degli accademici dell’Istituto di medicina legale dell’Università La Sapienza di Roma – coperta dal segreto professionale- che sono intervenuti per la conservazione della salma. “In medicina legale – precisa Falasca – per morte improvvisa si intende sempre morte naturale.
La verità nuda e cruda è che la causa del decesso di Luciani è stata un infarto”. “Dai reperti – aggiunge – risulta chiaramente che la sera prima della morte il Papa ha avuto delle avvisaglie che non sono state prese in considerazione dallo stesso Pontefice e che hanno portato a questo esito”.
Ma perché non è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Papa Luciani?
È la domanda che si fanno in molti, prestando il fianco a letture e ricostruzioni completamente prive di fondamento scientifico. “Fino al 1983 – risponde Falasca – non c’era una legge che permettesse di effettuare autopsie in Vaticano. Inoltre, i medici non avevano alcun dubbio sulle cause della morte e quindi non c’erano sospetti per poter richiedere un riscontro al tavolo dell’autopsia”.
La narrazione sviluppatasi attorno alla morte di Papa Luciani ha rappresentato una vera e propria pietra che ne ha offuscato la figura. Non si conosce ancora a fondo il suo magistero e il suo pensiero che presenta numerosi elementi di stringente attualità. “Considerato il suo enorme bagaglio culturale e la sapienza con la quale ha saputo coniugare ‘nova et vetera’ – avverte Falasca – considero personalmente Papa Luciani il più geniale dei Papi del Novecento”.
Approfondire e restituire alla storia la valenza della figura, che rimane un riferimento imprescindibile nella storia della Chiesa, è il mandato della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I.
Un’istituzione ‘ad hoc’ per custodire il patrimonio delle carte e sulla base di queste aprire e promuovere nuovi percorsi di studi sulla sua opera e il suo pensiero. “All’orizzonte c’è l’opera omnia di Giovanni Paolo I”, annuncia Falasca in merito ai prossimi passi della Fondazione.
La prospettiva tracciata dal comitato scientifico si articola su diversi fronti: la trascrizione dei manoscritti di Luciani, come le agende, il coinvolgimento di studenti universitari attraverso borse di studio nei progetti di ricerca, l’organizzazione di iniziative culturali per diffondere il pensiero di Papa Luciani con particolare attenzione alla sua terra natia.
Un omaggio ad una Papa che il mondo ha avuto poco tempo per conoscere ma che è stato in grado, in soli 35 giorni, di donare a tutti parole di amore e di speranza che in molti continuano a custodire nel proprio cuore.




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