VATICANO, ESTATE E RAGAZZI

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VATICANO – 250 ragazzi dai 5 ai 13 anni partecipano all’edizione 2023 del Centro estivo seguiti da esperti educatori. Lo spirito dell’iniziativa è quello dell’oratorio, cioè non solo gioco, ma anche formazione.

“Estate ragazzi in Vaticano” non è solo un momento di gioco e di svago, ma anche di formazione, socializzazione e di amicizia. Lo spirito che anima tutta l’iniziativa è quello dell’oratorio di don Bosco, dove Cristo direttamente o indirettamente è un “compagno” con cui condividere un cammino insieme. Ne parla, in questa intervista a L’Osservatore Romanodon Franco Fontana, direttore della comunità salesiana in Vaticano e cappellano della Direzione dei servizi di sicurezza e di protezione civile e dei Musei Vaticani.

Quante persone coinvolge questa iniziativa?

Quest’anno abbiamo 250 ragazzi divisi in 3 gruppi in base alle fasce di età — dai 5 ai 7 anni, dagli 8 ai 10 e dagli 11 ai 13 —, impegnati dal 3 luglio al 4 agosto, con la partecipazione di 35 animatori, e 5 educatori salesiani: 3 religiosi e 2 suore. L’Estate Ragazzi si svolge all’interno della Città del Vaticano in spazi dedicati e attrezzati, dove è possibile compiere attività ludico-ricreative e sportive. In particolare, visto il caldo torrido, i ragazzini si rinfrescano facendo il bagno e giocando nelle piscine allestite dietro i Musei Vaticani. Lo spirito dell’iniziativa è quello dell’oratorio, cioè non solo gioco, ma anche formazione. La sintesi di ciò la troviamo al cancello di ingresso delle piscine, dove è affisso un cartello con scritto: “Estate ragazzi”, ma dietro è segnato: “Oratorio estivo”.

Qual è il tema di quest’anno?

Bee heroes – squadre di eroi”. Vuole richiamare il mondo delle api e ispirarsi a un viaggio che ha come base l’enciclica di Papa Francesco Fratelli tutti. Vogliamo così costruire delle relazioni autenticamente fraterne nella comunità. Cerchiamo di far riflettere i ragazzi su come si possono modificare gli atteggiamenti e la mentalità con cui agiamo ogni giorno. Attraverso il gioco di squadra, ascoltando i consigli di famosi allenatori, i ragazzi si confrontano sul campo per vincere un’unica grande sfida: scoprirsi fratelli.

Quali sono gli orari di una giornata tipo?

L’ingresso è a partire dalle ore 7.30 con accoglienza e giochi di gruppo. I ragazzi possono arrivare entro le 9, quando offriamo la colazione a base di cornetti appena sfornati e dei succhi di frutta. Poi, si canta l’inno, con il quale si inizia la giornata, si prega e si presenta il programma. Alle 10 cominciano le attività sportive, il bagno in piscina e i laboratori. Alle 13 si pranza. Alle 14 sono previsti giochi e mini tornei, seguiti da alcune attività formative. Dalle 16 giochi a squadre e spettacoli. Ogni pomeriggio alle 17 offriamo la merenda, poi i ragazzi iniziano a tornare a casa e alle 18 terminano le attività. Il venerdì si chiude alle 14 con il pranzo.

In quali ambienti si svolge l’attività?

Fondamentalmente, nell’Aula Paolo VI , dove per fare spazio sono state tolte metà delle sedie che vengono usate abitualmente nelle udienze del Papa. L’atrio è stato attrezzato per la colazione, il pranzo e la merenda. Altro luogo a nostra disposizione è all’aperto, dietro i Musei Vaticani, dove ci sono le piscine e i campi da tennis. È qui che si trascorre quasi tutta la mattinata. Divisi in gruppi, i ragazzi si divertono sotto gli occhi vigili degli animatori. Naturalmente, le attività di gioco in acqua ed acquaticità sono adattate secondo la fascia d’età. Ma nell’area facciamo anche altri sport e giochi a squadre, che favoriscono la socializzazione e l’instaurarsi di nuove amicizie. Nel pomeriggio, le attività riprendono nell’Aula Nervi, dove ogni giorno c’è una nuova storia. Per esempio, abbiamo avuto lo spettacolo di un mago, mentre un’altra volta c’erano gli esperti dell’Accademia del gelato, che hanno spiegato come si prepara il dolce estivo amato dai bimbi.

Dal punto di vista formativo cosa proponete?

Abbiamo laboratori dove si può creare qualcosa con le proprie mani: un gioco o un ricordo da portare a casa. Proviamo a coinvolgere i ragazzi nel tornare a prendere in mano carta, colla, pennelli per sviluppare la creatività. Scopriranno così il riciclo, le tecniche di pittura, il collage, la manipolazione con pasta di sale. Ogni pomeriggio c’è il momento educativo sul tema scelto, completato da tanti giochi a squadre per imparare nuovi valori divertendosi. E non mancano balli di gruppo, spettacoli e sfide.

Chi sono gli educatori?

Come ho detto ci sono tre salesiani e due figlie di Maria Ausiliatrice. Il responsabile è don Benni che opera a stretto contatto con Sergio il coordinatore laico, coinvolgendo tutto lo staff. Il coordinamento è affidato a me, in collaborazione con la società Play It, l’agenzia di animazione “Tutto in una Festa”. Quest’anno però c’è una novità: ben venti ragazzi che hanno già fatto l’esperienza dell’Estate in Vaticano. Hanno partecipato alle edizioni degli anni passati e ora, avendo dai 14 ai 15 anni non possono più iscriversi. Tuttavia, si sono resi disponibili a fare l’aiuto animatori in modo volontario. Li abbiamo suddivisi nelle varie settimane in modo che ve ne siano presenti 6 o 8 a turno. Come i salesiani, anche loro stanno a contatto con gli animatori, rafforzando la collaborazione tra laici e religiosi.




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