Vaticano – Aula Paolo VI: da oggi le omelie dell’Avvento del cardinale Raniero Cantalamessa

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Vaticano – Al via da oggi, In Aula Paolo VI, alle ore 9.00, alla presenza del Papa, le meditazioni per l’Avvento. A tenerle sarà il Predicatore della Casa Pontificia, il neo eletto cardinale Raniero Cantalamessa O.F.M. Cap. che ha scelto quest’anno il tema : “Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore” tratto dal Salmo 90, 12. Dal 23 giugno del 1980 quando Giovanni Paolo II lo scelse come predicatore, il frate cappuccino, continua dunque nel suo cammino.

L’apprezzamento nel corso del tempo da parte di tre pontefici, come ha avuto modo di dire in una recente intervista ai nostri microfoni, sono motivo di ammirazione: “Pensare – ha detto – che un Papa come Giovanni Paolo II, Benedetto e anche Francesco trovi il tempo di stare ad ascoltare un povero semplice frate cappuccino è un esempio che danno loro a tutta la Chiesa, esempio di stima della Parola di Dio. In un certo senso la predica sono loro che la fanno a me”.

Il luogo scelto quest’anno per i tre appuntamenti di dicembre in preparazione al Natale è dunque l’Aula Paolo VI , perchè, spiega la Prefettura, risponde alla necessità di consentire la debita distanza tra i partecipanti in termini di prevenzione anti Covid-

Alle prediche sono invitati i cardinali, gli arcivescovi, i vescovi, i prelati della Famiglia Pontificia, i dipendenti della Curia Romana e del Vicariato di Roma, i Superiori Generali o Procuratori degli Ordini religiosi facenti parte della Cappella Pontificia.

Il calendario delle prediche segue quello dell’Avvento, dunque a partire dalla prima settimana, il 4 dicembre, poi venerdì 11 la seconda settimana, e infine venerdì 18 dicembre, sempre alle ore 9:00.
Padre Raniero Cantalamessa, dell’ordine dei Frati Minori Cappuccini, è nato a Colli del Tronto (AP) il 22 Luglio 1934. Ordinato sacerdote nel 1958, si è laureato in Teologia a Friburgo, Svizzera, e in Lettere classiche all’Università Cattolica di Milano.

Già professore ordinario di Storia delle origini cristiane e Direttore del Dipartimento di scienze religiose dell’Università del Sacro Cuore di Milano, è stato membro della Commissione Teologica Internazionale dal 1975 al 1981 e, per dodici anni, membro della delegazione cattolica per il dialogo con le Chiese Pentecostali.

Nel 1979 ha lasciato l’insegnamento per dedicarsi a tempo pieno al ministero della Parola.
È stato nominato da Giovanni Paolo II Predicatore della Casa Pontificia nel 1980 e confermato in tale carica da Benedetto XVI nel 2005. In questa veste detta ogni settimana, in Avvento e in Quaresima, una meditazione in presenza del Papa, dei cardinali, vescovi, prelati e superiori generali di ordini religiosi. È chiamato a parlare in molti paesi del mondo, spesso anche da fratelli di altre denominazioni cristiane.
Ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in Giurisprudenza all’Università Notre Dame di South Bend (Indiana), in Scienze della comunicazione all’Università di Macerata e in Teologia all’Università Francescana di Steubenville (Ohio).
Oltre i libri scientifici scritti come storico delle Origini Cristiane, sulla Cristologia dei Padri, la Pasqua nella Chiesa antica e altri temi, ha pubblicato numerosi altri libri di spiritualità, frutto della sua predicazione alla Casa Pontificia, tradotti in una ventina di lingue.
Dal 1994 al 2009, ogni Sabato sera ha tenuto su Rai Uno la rubrica di spiegazione del vangelo della Domenica “Le ragioni della speranza”.
Dal 2009, quando non è impegnato nella predicazione alla Casa Pontificia e in altre parti del mondo, vive nell’Eremo dell’Amore Misericordioso di Cittaducale (RI), prestando il suo servizio sacerdotale a una piccola comunità di monache claustrali.
Il 18 luglio 2013 è stato confermato da papa Francesco nell’ ufficio di Predicatore della Casa Pontificia.

Il 25 ottobre scorso padre Raniero Cantalamessa mentre papa Francesco lo annoverava tra i nuovi 13 cardinali – creati nel recente Concistoro – era seduto con il suo tradizionale saio marrone di frate cappuccino ed era intento ad ascoltare, come un qualsiasi fedele, la recita dell’Angelus in televisione in un luogo dell’anima a lui molto caro e in cui ha vissuto tutto questo lungo tempo della pandemia: l’eremo dell’Amore Misericordioso di Cittàducale nel Reatino, alle porte di Roma.
Una nomina certamente inaspettata e non preventivata per colui che dal 23 giugno 1980, per volere di Giovanni Paolo II, è il predicatore della Casa pontificia. E pur indossando da oggi la porpora ha chiesto e ottenuto dal Papa la dispensa dall’ordinazione episcopale: “Voglio morire con il mio abito francescano: cosa che difficilmente mi avrebbero permesso se fossi stato vescovo”.

Il cardinale Cantalamessa nelle ore dopo aver saputo che sarebbe divenuto cardinale aggiunse: “
Devo dire che io stesso sono pieno di ammirazione, ma non per le mie prediche ma per chi ascolta. Perché pensare che un Papa come Giovanni Paolo II, Benedetto e anche Francesco trovi il tempo di stare ad ascoltare un povero semplice frate cappuccino è un esempio che danno loro a tutta la Chiesa, esempio di stima della Parola di Dio. In un certo senso la predica sono loro che la fanno a me. Una figura che per me ha avuto grande rilievo nella mia vita è stato quello di padre Pasquale Rywalski che si trovò ad essere superiore generale quando il Signore mi chiamò a lasciare l’insegnamento universitario per dedicarmi alla predicazione.  Devo a lui e al suo discernimento questa scelta che poi via via mi ha portato a essere predicatore della Casa Pontificia e anche a girare per il mondo e fare esercizi spirituali compresi quelli dell’anno scorso ai vescovi degli stati Uniti. Era il mio padre spirituale che in quel momento particolare di svolta della mia vita ha giocato un ruolo particolare”.




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