Vangelo – Lc 9,22-25 Giovedì 6 marzo 2025, dopo le ceneri

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».
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Il Vangelo di oggi si parla del dono della grazia. Senza la grazia è impossibile andare oltre la pura materialità. Con la grazia si capisce sempre meglio che le cose prese senza lo Spirito non danno vita. Dio pensa a tutto per noi e ci dà le cose che ci fanno bene. Ci insegna dunque a chiedere con la fiducia che ci vuole dare tutto, anche quello che gli chiediamo noi, se non ci fa male o appena non ci fa male. Anche il dono più materiale di Dio è un dono di grazia, che fa bene anche alla nostra anima. E non è così davvero bello? Invece senza la grazia accolta possiamo rovinare anche i doni più belli. Che Dio ci aiuti a camminare con lui per godere dei suoi doni e se possibile ci protegga da inganni che ci fanno perdere o rovinare i suoi doni.
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