PAPA – Francesco riceve i membri della Papal Foundation e ne incoraggia l’attività di promozione di progetti e borse di studio che forniscono “vitale assistenza” ai più fragili. Ricordando l’importanza di lavorare sempre per l’unità nella Chiesa, sottolinea che vigilanza e trasparenza sono imprescindibili.
La promozione dell’unità e la trasparenza nella Chiesa: su questi due aspetti si è soffermato Papa Francesco nel suo discorso ai membri della Papal Foundation, organismo statunitense dal 1988 a sostegno delle necessità del Pontefice e della Chiesa, ricevuti oggi in udienza nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico
Eminenze, Eccellenze,
Sono lieto di salutare voi, Membri, Amministratori e Delegati della Papal Foundation, e di porgervi i miei migliori auguri, accompagnati dalla preghiera, per la vostra permanenza nella Sede di Pietro, chiamato dal Signore nell’Ultima Cena, alla presenza degli altri, a confermare i fratelli e a fungere da segno visibile di unità per la Chiesa (cfr Lc 22,31-32). Questo affidamento pubblico di responsabilità, trasmesso ai suoi successori, è condiviso in varia misura da tutte le realtà che, direttamente o indirettamente, assistono il Papa nell’adempimento della sua missione. Essendo qualificata come “papale” – Papal Foundation –, cari fratelli e sorelle, la vostra Fondazione si può certamente annoverare tra queste.
Alla luce della responsabilità per l’unità affidata a Pietro e ai suoi successori, vorrei sottolineare due aspetti della vostra collaborazione alla missione del Papa. Il primo è la promozione dell’unità. Purtroppo, vediamo anche ai nostri giorni come l’unità della Chiesa sia ferita dalla divisione. E il diavolo è specialista nel lottare contro l’unità, lui è uno specialista! Ciò è spesso causato dall’influsso di ideologie e movimenti che, pur avendo talvolta buone intenzioni, finiscono per fomentare partiti e critiche, dove ciascuno sviluppa un certo complesso di superiorità quando si tratta di comprendere la pratica della fede. Questo è ulteriormente aggravato dall’applicazione di una terminologia mondana, soprattutto di tipo politico, quando si parla della Chiesa e della fede stessa. San Paolo ha messo in guardia la Chiesa nascente da questi strumenti di divisione, che parlano in modo superficiale o rifiutano del tutto la natura della Chiesa, come unità nella diversità, come unità senza uniformità (cfr 1 Cor 3,1-9; Rm 16,17-18). E Colui che fa questa unità senza uniformità, l’unico capace di farlo è lo Spirito Santo.
Motivati da una fede sincera e dal vivo desiderio di aiutare gli altri, i membri della Papal Foundation si elevano al di sopra di queste divisioni faziose e promuovono l’unità attraverso il generoso finanziamento, ogni anno, di numerosi progetti e borse di studio che forniscono vitale assistenza, senza pregiudizi o discriminazioni, ai nostri fratelli e sorelle nel mondo intero. Con gratitudine per la vostra testimonianza in questo senso, vi incoraggio a perseverare in questo vostro peculiare servizio all’unità della Chiesa universale.
Il secondo aspetto, richiamato dall’affidamento della responsabilità a Pietro e ai suoi successori per l’unità della Chiesa, è la trasparenza. Unità e trasparenza. Come sapete, negli ultimi anni la Santa Sede ha fatto passi notevoli per garantire che i servizi forniti alla Chiesa universale e alla società in generale dai suoi vari Dicasteri, Istituzioni e Uffici siano svolti con un’adeguata trasparenza. Ciò è particolarmente importante nel servizio di carità, che fa affidamento sulla buona volontà e sulla generosità di tante persone in tutto il mondo. Sebbene non siano paragonabili all’immenso danno derivante dall’incapacità di proteggere i più vulnerabili da varie forme di abuso, gli scandali finanziari causati da una mancanza di vigilanza e trasparenza danneggiano il buon nome della Chiesa e possono mettere in discussione la credibilità della fede stessa. A questo proposito, ringrazio e apprezzo la Papal Foundation per il costante impegno a mantenere adeguate misure di trasparenza, affinché il finanziamento di borse di studio e progetti vada veramente a beneficio di chi ne ha bisogno e contribuisca all’edificazione del Regno di Dio sulla terra. E niente rimanga per la strada, o nelle tasche.
Cari amici, esprimo ancora una volta la mia gratitudine per tutto il vostro impegno e prego affinché siate rinnovati nel vostro zelo per assistere l’opera caritativa del Vescovo di Roma, che presiede nella carità la Chiesa intera (cfr Ignazio di Antiochia, Lettera ai Romani, Proemio). Grazie, grazie davvero! So che voi fate questo lavoro con gioia, con letizia. Mai perdere il sense of humor, mai, avanti con questo, che è molto importante. Vi affido, con le vostre famiglie e quanti sono associati alla vostra missione, all’intercessione di Maria, Madre della Chiesa, e di cuore vi benedico. E vi chiedo, per favore, di non dimenticarvi di pregare per me. Grazie!