Papa – E’ nelle librerie Nelle l’edizione aggiornata del volume “La Vita dello Spirito. Dio parla al Cuore dell’uomo”, curato da don Franco Nardin. L’opera contiene brani di scritti e discorsi di Papa Francesco da cui emerge un pensiero teologico e antropologico centrato sulla spiritualità del cuore. Discernimento, combattimento spirituale, accompagnamento, relazioni, tenerezza, amore per gli ultimi, tra le parole del Papa più ricorrenti in un tomo tutto da leggere e sul quale riflettere.
La nuova e ampliata edizione del testo che raccoglie le omelie e i discorsi di Papa Francesco sulla tematica del “cuore” e della vita secondo lo Spirito che è presente nella Chiesa. L’aggiornamento del testo riguarda l’inserimento di riferimenti importanti contenuti nell’Enciclica Fratelli tutti e nella Lettera apostolica Patris Corde; vi trovano spazio poi brani del discorso introduttivo di Papa Francesco al “Patto Educativo Globale”; le sue indicazioni sul compito della Teologia e la necessità del discernimento, infine, frasi tratte dall’Esortazione apostolica Gaudete et exsultate.
Come scrive nella premessa il curatore don Franco Nardin, dal volume edito dal Gruppo San Paolo emerge una “autentica spiritualità del Cuore, che sa integrare le grandi tradizioni della Chiesa e della spiritualità di Sant’Ignazio di Loyola”, il fondatore della Compagnia di Gesù, sul cui insegnamento si è formato Papa Francesco. Un pensiero teologico che rappresenta un forte contributo alla vita spirituale per tanti fedeli, laici e consacrati, che desiderano aprirsi alla voce dello Spirito, per guarire il proprio cuore, e avere la capacità di “comprendere i segni che la Divina Provvidenza ci lascia ogni giorno”.
“Con le sue riflessioni Papa Francesco ricorda l’importanza di costruire la fede su una umanità integrale, conscia dei propri limiti e della necessità dell’intervento di Dio”, scrive il cardinale Angelo De Donatis, vicario generale di Papa Francesco per la diocesi di Roma, che firma la prefazione. Un’umanità salvata da Cristo che sana il cuore dell’uomo, afferma ancora il porporato, “perchè egli stesso ha avuto un cuore, un cuore che palpita di amore e misericordia per l’uomo”. (…). Tuttavia oggi, osserva, “l’uomo ha indurito il proprio cuore, ha costruito un muro e ha perso la fiducia e la speranza” nella presenza di Dio.
Nei suoi interventi, Papa Francesco offre un attento esame del cuore dell’uomo mettendone in evidenza anche i difetti come l’ipocrisia e la falsità, la doppiezza e tutta una serie di limiti. Il Papa sa che guarire il cuore dell’uomo “significa, dunque, trovare la medicina per l’umanità e far risplendere la Chiesa come Sposa di Cristo senza macchia”. Ma come guarire il cuore? Prima di tutto, suggerisce Francesco, mettendosi in ascolto della Parola di Dio, nutrendosi dell’Eucaristia e riguardo ai sacerdoti, combattendo contro l’abitudine alla celebrazione, per vivere in pienezza l’incontro con Cristo. E’ necessario poi vigilare sul proprio cuore perché non sbandi. Infine, sottolinea il cardinale De Donatis, da un cuore sano deriva l’amore concreto, “per gli ammalati, i sofferenti, i moribondi, gli ultimi, coloro che subiscono violenze, i dimenticati, ovvero coloro che vengono definiti la carne di Cristo”.
Don Franco Nardin è parroco di una popolosa parrocchia di Ostia Lido, comune e diocesi di Roma, intitolata a Nostra Signora di Bonaria, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul libro: “Lo definisco un pensiero anche antropologico perché Francesco ha una grande conoscenza del cuore dell’uomo e sa perfettamente che se cambia il cuore allora cambia tutta la realtà, che è inutile che cambiamo tante strutture esterne, perchè se poi il cuore non cambia, tutto rimane uguale. E il cuore, secondo i Padri orientali, in particolare i Padri ortodossi russi, ha il significato dell’integrità della persona, cioè, noi siamo chiamati ad amare non solo con una parte di noi, ma con tutta la persona. E’ un pensiero antropologico perché centrato sulla necessità e l’urgenza, oggi, di ritornare a mettere al centro la persona e naturalmente le relazioni. Come mette in evidenza proprio Francesco anche nel suo discorso riguardo al Patto educativo globale, questo progetto che il Papa vuol portare avanti per tutta la Chiesa. A me pare che una delle preoccupazioni più grandi di Papa Francesco sia espressa nella parola accompagnamento spirituale: oggi è veramente urgente e necessario ritornare a questo accompagnamento o direzione spirituale che non appartiene solo ai sacerdoti. Poi anche la parola relazioni con le culture, le religioni, la fratellanza. Ci sono tante altre parole che abbiamo sentito dal Papa, per esempio la parola misericordia, una vera fede nel cuore di Gesù. Un’altra parola che vorrei mettere in evidenza è tenerezza e cioè scoprire veramente Dio come un Padre premuroso, pieno di tenerezza, che ci attende sempre. Naturalmente tutto questo conduce al progetto di Papa Francesco di una Chiesa “in uscita”, ma se noi non abbiamo questa capacità di andare oltre i limiti che troviamo nei nostri fratelli che stanno fuori, è chiaro che ci blocchiamo, che giudichiamo e non siamo in grado di vedere che cosa ci dice lo Spirito, i suoi segni. Siamo entrati di un’epoca nuova, quindi la conoscenza del cuore degli altri ci aiuta a superare le tensioni, l’incomunicabilità con gli altri. Infine, moltissime volte Papa Francesco pone al centro della guarigione del cuore e della vita dello Spirito l’importanza della Parola di Dio, del Vangelo: la Parola è la vera medicina, lui dice di avere sempre il Vangelo in tasca e di leggerlo ogni giorno perché la Parola di Dio penetra nella nostra vita, nel nostro cuore, e piano piano ci guarisce”.