Papa – In un tempo in cui gli uomini non riescono ad uscire da difficoltà create da loro stessi, e in cui “c’è bisogno di luce, di speranza e di pace”, bisogna seguire Dio. Francesco, nell’Angelus della seconda domenica dopo Natale, e alla vigilia dell’Epifania, guarda al Vangelo di Giovanni che ricorda la potenza dell’amore di Dio “che non si lascia vincere da nulla e che, al di là di ostacoli e rifiuti, continua a risplendere e a illuminare il nostro cammino”. A mostrare ciò è il Natale, “quando il Figlio di Dio, fattosi uomo, supera tanti muri e tante divisioni”.
Affronta la chiusura di mente e di cuore dei “grandi” del suo tempo, preoccupati più di difendere il potere che di cercare il Signore. Condivide la vita umile di Maria e Giuseppe, che lo accolgono e crescono con amore, ma con le possibilità limitate e i disagi di chi non ha mezzi, erano poveri. Si offre, fragile e indifeso, all’incontro con i pastori, uomini dal cuore segnato dalle asprezze della vita e dal disprezzo della società; e poi con i Magi, che spinti dal desiderio di conoscerlo affrontano un lungo viaggio e lo trovano in una casa di gente comune, in grande povertà.
Cari fratelli e sorelle, buona domenica!
E complimenti, siete coraggiosi, con la pioggia! Buona domenica!
Oggi il Vangelo (cfr Gv 1,1-18), parlandoci di Gesù, Verbo fatto carne, ci dice che «la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta» (Gv 1,5). Ci ricorda, cioè, quanto è potente l’amore di Dio, che non si lascia vincere da nulla e che, al di là di ostacoli e rifiuti, continua a risplendere e a illuminare il nostro cammino.
Lo vediamo nel Natale, quando il Figlio di Dio, fattosi uomo, supera tanti muri e tante divisioni. Affronta la chiusura di mente e di cuore dei “grandi” del suo tempo, preoccupati più di difendere il potere che di cercare il Signore (cfr Mt 2,3-18).Condivide la vita umile di Maria e Giuseppe, che lo accolgono e crescono con amore, ma con le possibilità limitate e i disagi di chi non ha mezzi: erano poveri. Si offre, fragile e indifeso, all’incontro con i pastori (cfr Lc 2,8-18), uomini dal cuore segnato dalle asprezze della vita e dal disprezzo della società; e poi con i Magi (cfr Mt 2,1), che spinti dal desiderio di conoscerlo affrontano un lungo viaggio e lo trovano in una casa di gente comune, in grande povertà.
Di fronte a queste e a tante altre sfide, che sembrano contraddizioni, Dio non si ferma mai – sentiamo bene questo: Dio non si ferma mai –: trova mille modi per arrivare a tutti e a ciascuno di noi, là dove ci troviamo, senza calcoli e senza condizioni, aprendo anche nelle notti più oscure dell’umanità finestre di luce che il buio non può coprire (cfr Is 9,1-6). È una realtà che ci consola e che ci dà coraggio, specialmente in un tempo come il nostro, un tempo non facile, dove c’è tanto bisogno di luce, di speranza e di pace, un mondo dove gli uomini a volte creano situazioni così complicate, che sembra impossibile uscirne. Sembra impossibile uscire da tante situazioni, ma oggi la Parola di Dio ci dice che non è così! Anzi, ci chiama a imitare il Dio dell’amore, aprendo spiragli di luce dovunque possiamo, con chiunque incontriamo, in ogni contesto: familiare, sociale, internazionale. Ci invita a non aver paura di fare il primo passo. Questo è l’invito del Signore oggi: non abbiamo paura di fare il primo passo: ci vuole coraggio per farlo, ma non abbiamo paura. Spalancando finestre luminose di vicinanza a chi soffre, di perdono, di compassione, diriconciliazione: questi sono i tanti primi passi che noi dobbiamo fareper rendere il cammino più chiaro, sicuro e possibile per tutti. E questo invito risuona in modo particolare nell’Anno giubilare da poco iniziato, sollecitandoci ad essere messaggeri di speranza con semplici ma concreti “sì” alla vita, con scelte che portano vita. Facciamolo, tutti: è questa la via della salvezza!
E allora, all’inizio di un nuovo anno, possiamo chiederci: in che modo posso aprire una finestra di luce nel mio ambiente e nelle mie relazioni? Dove posso essere uno spiraglio che lascia passare l’amore di Dio? Qual è il primo passo che io dovrei fare oggi?
Maria, stella che guida a Gesù, ci aiuti ad essere per tutti testimoni luminosi dell’amore del Padre.