Montecassino – Dopo il successo della riapertura della fine settimana scorsa continua il flusso dei fedeli e dei turisti all’abbazia di Montecassino.
Nel Monastero sono ricominciate le attività, i 100 posti previsti come capienza massima attuale nella basilica cattedrale sono stati ben presto occupati dai fedeli desiderosi di tornare a partecipare ad una celebrazione eucaristica e ad ascoltare le parole dell’abate Donato Ogliari.
La capienza massima giornaliera di 400 persone consentita in questo momento nel Monastero è stata raggiunta in entrambe le giornate (fine settimana), per un totale di circa 800 visitatori in due giorni, “risultato senza dubbio positivo – commentano dall’Abbazia – che ha visto anche nella giornata di martedì 2 giugno un buon numero di persone varcare la soglia del cenobio cassinese”.
L’open day del 1° giugno ha registrato con soddisfazione un overbooking per le visite guidate gratuite in programma per tutta la giornata e molti, arrivati senza prenotazione anticipata, hanno avuto la possibilità di partecipare prendendo il posto di chi aveva dovuto cancellare per imprevisti. “Questo open day, questo nostro spalancare le porte – ha dichiarato l’abate Ogliari – è stato un modo per dire che stiamo tornando pian piano alla normalità, un modo per tornare a riabbracciare i nostri fratelli e le nostre sorelle e dimostrare loro la nostra vicinanza”.
“Numeri che lasciano ben sperare – prosegue la nota – per una ripartenza di tutto rispetto, non soltanto per la millenaria Abbazia ma anche per un intero territorio, che può guardare avanti con fiducia e puntare ad una ripresa che, seppure con modalità differenti, porterà ad una graduale ripartenza e, perché no, ad una più forte consapevolezza del potenziale che ciascuna realtà può esprimere, alla luce di un approccio diverso rispetto alla consueta esperienza di viaggio al momento non praticabile”.
Un luogo di culto ma anche d’arte e turismo religioso tutto da visitare per una giornata all’insegna della religiosità immersi nella natura e nei ricordi storici che Montecassino ci regala.