Don Centofanti – Vangelo di venerdì 24 gennaio e commento

23

Vangelo – Mc 3,13-19 Venerdì 24 gennaio 2025, San Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa.

In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.
***
Gesù sale sul monte ossia prega, poi chiama i discepoli lì, ossia pregano insieme e costituisce i dodici apostoli. Perché stessero con lui, ossia prima cosa è l’appoggiarsi a lui, il crescere in lui e poi gradualmente li invia a predicare il vangelo e a scacciare i demoni, ossia a curare, ad aiutare ogni persona in ogni suo bisogno spirituale, umano e materiale. Sono cose per nulla scontate: talora anche in parrocchia si fanno fare cose senza attenzione alla equilibrata crescita profonda della specifica persona e poi in questo cammino gradualmente orientandola a misura anche al bene verso gli altri. Talora si possono orientare le persone a fare cose senza un adeguato e via via ordinato cammino specifico di crescita. Tutto ciò è certo meglio che fare il male ma non venendo costruito sulla grazia autentica che si riceve può appesantire, scoraggiare, stancare. Invece Gesù dice che il suo giogo è soave e il suo peso leggero perché nella grazia è lui a portarci per mano.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *