DON CENTOFANTI – VANGELO DI SABATO 6 LUGLIO E COMMENTO

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VANGELO – Mt 9,14-17 Sabato 6 luglio 2024, XIII settimana del Tempo ordinario, anno pari

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno.
Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».
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Gesù qui dice chiaramente che la grazia è un dono che Dio elargisce gradualmente, aiutando ad aprire il cuore con delicatezza. Tra le righe qui giustifica il Battista: questi ha indicato in lui il Messia a tutti, anche ai suoi discepoli. Ma solo alcuni erano pronti a staccarsi dalle loro abitudini, dai rapporti costruiti nel tempo, lasciando la comunità guidata da Giovanni e seguendo il Cristo. Dunque Giovanni non per sé stesso tiene in vita la propria comunità ma per accompagnarla verso Gesù. La sua meravigliosa testimonianza la darà al termine della sua vita morendo decapitato: come a dire col sangue il capo non sono io, è Gesù, egli deve crescere ed io diminuire.



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