VANGELO – Gv 6,60-69 Sabato 20 aprile 2024, III settimana di Pasqua
VATICANO
DON CENTOFANTI – VANGELO DI SABATO 20 APRILE E COMMENTO
By RaffaeleApr 20, 2024, 05:29 am0
110In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
***
Talora vi possono essere persone, osserva Gesù, che percorrono miglia per fare un solo proselito. Sarebbe cosa buona fare i salti mortali anche per una sola persona ma cercando il suo vero bene, non cercando seguaci senza aiutarsi reciprocamente a cercare la vera volontà di Dio per ciascuno. Una persona confusa e portata a fare cose apparentemente buone ma non volute da Dio per lei fa male a sé stessa e agli altri. Quando una persona non è chiamata da Dio su quel percorso poi non comprende, non si trova, non c’è lo Spirito. Invece una persona chiamata su quel percorso anche se incontra difficoltà sarà orientata a cercare le risposte adeguate, a non desistere. È lo Spirito che dà vita la carne da sola non giova a nulla. Talora anche le guide possono non aver ancora compreso che bisogna aiutare ciascuno, se lo vuole, a cercare il suo autentico percorso voluto da Dio. Si fanno saltare di palo in frasca, si fanno fare disordinatamente tante cose, alle persone invece di aiutarle gradualmente a lasciarsi portare in un cammino di fede. Quando Dio chiama una persona ad un cammino di fede possiamo osservare che la orienta a faticare fi meno e a trovare molta più vita. Perché non fa più disordinatamente mille cose sulle proprie forze ma quelle essenziali, con ordine, volute da Dio e che Dio dona la grazia, la forza, di vivere.
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