DON CENTOFANTI – VANGELO DI SABATO 11 MAGGIO E COMMENTO

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VANGELO – Gv 16,23b-28 Sabato 11 maggio 2024, VI settimana di Pasqua

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio.
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».
***
Chiedere nel nome di Gesù non significa dire una parola magica ma cercando di vivere la serena sequela di Gesù stesso. Ecco l’apertura verso la pienezza della vita. E Gesù spiega che ci accompagna con delicatezza lungo il percorso, non spiega tutto subito astrattamente ma aiuta la graduale maturazione. Dunque lascia per esempio che si comprenda gradualmente il senso pieno, spirituale e umano, del cammino mentre la tendenza può inizialmente essere quella di guardare le cose dal punto di vista materiale e del fare più che delle intenzioni profonde. Gesù si serve delle cose del mondo come immagini di quelle spirituali: la sete di acqua e la sete di vita per esempio. Tutto infatti a suo modo è di Dio e parla di Dio. E il centro di tutto è Gesù concretezza anche umana del rapporto con Dio. Ecco perché le principali fonti della grazia sono i sacramenti e realtà in vario modo sacramenti anch’esse come per esempio la Chiesa. Concretezza che fa sentire i doni di Dio e Dio stesso vicini anche umanamente, e, per esempio, che aiuta, in modo sereno e semplice, a verificare la verità delle scelte. Una persona può dire di amare Dio ma poi nella vita concreta vede, non con i sensi di colpa ma con buonsenso, quanto si lascia portare da lui e quanto guida la propria vita in modo autonomo.



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