DON CENTOFANTI – VANGELO DI MARTEDI 3 SETTEMBRE E COMMENTO

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VANGELO – Lc 4,31-37 Martedì 3 settembre 2024, San Gregorio Magno, papà e dottore della Chiesa

In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
***
Taci, esci da costui. Lo Spirito in Gesù e anche in noi ci fa vedere gli errori ma non rinchiude in essi le persone. Anzi ci fa vedere anche gli errori come possibili trampolino di lancio di una vita rinnovata. Infatti gli errori fanno sperimentare conseguenze negative che orientano ad aggiustare il tiro. Possiamo avvertire difficoltà verso le persone che si comportano male nei nostri confronti ma al di là dei sentimenti negativi che possiamo sperimentare lo Spirito ci fa guardare con simpatia alle persone perché guarda al loro cuore profondo e non alla cosa che stanno facendo magari per ignoranza, perché non hanno ancora ricevuto la grazia per comportarsi diversamente.



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