DON CENTOFANTI – VANGELO DI MARTEDI 23 LUGLIO E COMMENTO

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VANGELO – Gv 15,1-8 Martedì 23 luglio 2024, Santa Brigida, religiosa, Patrona d’Europa

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
***
Quello che Dio ci fa maturare nel cuore e che sentiamo come aspirazione, progetto, nostro in realtà è la sua opera, il suo disegno, in noi. Sono doni così belli che possiamo finire per impossessarcene. Così scoraggiandoci, lasciandoci dominare dalle ansie, chiudendoci in schemi… Lasciamo invece che Dio faccia maturare in noi e fuori di noi l’opera sua che mirabilmente in realtà è la nostra scoperta autenticamente, nella meravigliosa sapienza divina. Quello che facciamo di testa nostra sono “cose”, mero fare, concetti astratti ed inadeguati. Invece l’opera di Dio è grazia sapiente e delicata per ciascuno, la vera realizzazione di ciascuno. Rinascono una fiducia, una speranza, sconfinate.



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