DON CENTOFANTI – VANGELO DI GIOVEDI 11 APRILE E COMMENTO

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VANGELO -CGv 3,31-36 Giovedì 11 aprile 2024, Santo Stanislao, vescovo e martire

Chi viene dall’alto, è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.
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Si può essere chiusi alla grazia che bussa alla porta del cuore dal cielo o tramite gli altri per ignoranza, perché quella grazia non è ancora più apertamente manifesta a quella data persona. Ma si può anche cincischiare nella distrazione, nella superbia. Si resta nel proprio essere saputelli invece di desiderare sempre più la luce di Dio da ovunque venga. Ci si chiude allo sguardo spirituale restando nei propri schemi terreno, talora ammantati di falsa, talora falsamente austera, spiritualità. Che peccato chiudersi, anche semichiudersi al venire di Dio che gradualmente dona lo Spirito senza misura. Senza misura perché anche nel più piccolo dono del cielo vi è l’infinito e sapiente amore di Dio per noi e per gli altri e perché la grazia accolta viene sempre più, all’infinito, in un’avventura meravigliosa di vita con ogni bene.



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