Roma – “Non possiamo più permettere che un solo agente debba affrontare situazioni di pericolo estremo senza il supporto necessario. L’episodio avvenuto l’8 aprile al Policlinico Umberto I di Roma evidenzia con forza la carenza di personale presso il posto di Polizia dell’ospedale, mettendo a rischio la sicurezza degli operatori e dei cittadini.”
Così Fabio Conestà, Segretario Generale del MOSAP (Movimento Sindacale Autonomo di Polizia), commenta quanto accaduto alle ore 13 circa dell’8 aprile, quando un solo agente in servizio ha dovuto fronteggiare un soggetto psichiatrico particolarmente pericoloso, in attesa di sostenere un esame clinico.
Nonostante l’immediata richiesta di rinforzi, solo dopo 10 minuti è arrivata una volante del Commissariato Porta Pia, seguita da altre due pattuglie, tra cui la Beta Como. Nel frattempo, l’agente, rimasto solo, è stato costretto a intervenire, ingaggiando una colluttazione violenta con il soggetto. Solo l’esperienza e la preparazione del collega – esperto di arti marziali – hanno evitato conseguenze peggiori. Nonostante ciò, l’agente ha riportato una prognosi di 7 giorni, mentre altri due colleghi intervenuti successivamente sono stati refertati rispettivamente con 7 e 5 giorni.
“È impensabile – conclude Conestà – che in una struttura sanitaria di tale rilevanza vi sia un solo agente in servizio. Chiediamo con urgenza il potenziamento dell’organico al posto di Polizia del Policlinico Umberto I, per garantire un’adeguata tutela sia agli operatori delle forze dell’ordine che al personale sanitario e ai cittadini.”