CULTURA – ROMA – SOTTO L’ANGELO DI CASTELLO

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ROMA – All’interno della IV edizione della rassegna “sotto l’Angelo di Castello: danza, musica, spettacolo”, sarà in scena il 7 agosto alle ore 19.00 e alle ore 21.00, Silvia Gribaudi con un doppio appuntamento: alle ore 19,00 presso la Terrazza dell’Angelo, la Gribaudi presenterà la performance di 15 minuti dal titolo A CORPO LIBERO, elaborazioni musicali Mauro Fiorin; alle 21.00 invece – presso il Cortile Alessandro VI  sarà la volta di GRACES coreografia Silvia Gribaudi, drammaturgia Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti, performer Silvia Gribaudi, Siro Guglielmi, Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo.

7 AGOSTO ORE 19.00
Terrazza dell’Angelo
PERFORMANCE
A CORPO LIBERO
Performance di e con Silvia Gribaudi
elaborazioni musicali Mauro Fiorin
produzione Associazione Culturale Zebra
Vincitore Premio GDA Veneto – edizione 2009
Vincitore Premio del pubblico GDA Veneto 2009
Biennale di Venezia 2010 – Aerowaves – Dance Across Europe 2010
Edinburgh Fringe Festival 2012 – Do Disturb – Palais De Tokyo 2017
Durata 15 minuti
Non c’è nulla di comico al di fuori di ciò che è propriamente umano”
(Henri Bergson, Il Riso).
7 AGOSTO ORE 21.00
Cortile Alessandro VI
DANZA
GRACES
coreografia Silvia Gribaudi
drammaturgia Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti
performer Silvia Gribaudi,
Siro Guglielmi, Matteo Marchesi
e Andrea Rampazzo
disegno luci Antonio Rinaldi
direzione tecnica Leonardo Benetollo
costumi Elena Rossi
produzione Associazione Culturale Zebra
coproduzione Santarcangelo Festival
con il sostegno di MiC – Ministero della Cultura
durata 60 minuti

All’interno della IV edizione della rassegna “sotto l’Angelo di Castello: danza, musica, spettacolo”, sarà in
scena il 7 agosto alle ore 19.00 e alle ore 21.00, Silvia Gribaudi con un doppio appuntamento: alle ore
19,00 presso la Terrazza dell’Angelo, la Gribaudi presenterà la performance di 15 minuti dal titolo A
CORPO LIBERO, elaborazioni musicali Mauro Fiorin; alle 21.00 invece – presso il Cortile Alessandro VI –
sarà la volta di GRACES coreografia Silvia Gribaudi, drammaturgia Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti,
performer Silvia Gribaudi, Siro Guglielmi, Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo.
Nella splendida cornice di Castel Sant’Angelo, guidato dal Direttore generale Musei Massimo Osanna, la
rassegna a cura di Anna Selvi, promuove il confronto fra l’arte dell’attore, quella del danzatore e del
musicista, che riesce a innescare un dialogo con gli spazi del museo e i suoi pubblici nell’ambito del
programma di valorizzazione del monumento.
La performance delle ore 19.00, della durata di 15 minuti, “A corpo libero” è un lavoro che ironizza sulla
condizione femminile a partire dalla gioiosa fluidità del corpo, esplorando da un punto di vista
drammaturgico un tempo di inadeguatezza, un tempo di onnipotenza e un tempo di accettazione in una
contaminazione di tecniche espressive. Un corpo che danza che occupa spazi pieni e vuoti, che si relaziona
con le sue curve e le sue “parti molli”: l’imperfezione che diventa normalità, la propria fisicità come
superficie di un mondo interiore. “A corpo libero” di Silvia Gribaudi è uno spettacolo dissacrante portato in
spazi urbani, grido di rivolta di una donna che cerca la libertà.
Alle ore 21.00 invece darà di scena “Graces” un progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto
di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817. L’ispirazione è mitologica. Le 3 figlie di
Zeus – Aglaia, Eufrosine e Talia – erano creature divine che diffondevano splendore, gioia e prosperità. In
scena tre corpi maschili, tre danzatori – Siro Guglielmi, Matteo Marchesi, Andrea Rampazzo – dentro ad
un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in
un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto. Qui il maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi
e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura. In scena anche l’autrice Silvia Gribaudi che ama
definirsi “autrice del corpo” perché la sua poetica trasforma in modo costruttivo le imperfezioni elevandole
a forma d’arte con una comicità diretta, crudele ed empatica in cui non ci sono confini tra danza, teatro e
performing arts.
Negli ultimi 10 anni Silvia Gribaudi si è interrogata sugli stereotipi di genere, sull’identità del femminile e
sul concetto di virtuosismo nella danza e nel vivere quotidiano, andando oltre la forma apparente,
cercando la leggerezza, l’ironia e lo humour nelle trasformazioni fisiche, nell’invecchiamento e
nell’ammorbidirsi dei corpi in dialogo col tempo. Graces si è realizzato grazie allo sguardo registico e visivo
di Matteo Maffesanti (regista, formatore e videomaker) che ha seguito con Silvia Gribaudi tutto il processo
artistico che si è sviluppato con tappe di lavoro che comprendevano laboratori con cittadini sui materiali
coreografici.
Con un umorismo generoso e un’empatia radicale, la coreografa italiana Silvia Gribaudi eleva le concezioni
di imperfezione umana a forma d’arte al di là dei cliché e delle apparenze. Ispirandosi alla scultura Le tre
grazie (Antonio Canova 1812 – 1817) che rappresenta le figlie di Zeus Eufrosine, Aglaea e Thalia, i tre
interpreti maschili insieme a Silvia cercano nuovi significati della parola “grazia”. Con la danza e la parola,
ma soprattutto con calore e leggerezza, lo spettacolo rivela una parte fondamentale della nostra umanità.
Annette Van Zwoll, dramaturg.

“Graces” è
Vincitore del premio Danza&Danza 2019 “Produzione Italiana dell’anno”
Vincitore dell’azione CollaborAction#4 2018/2019
Finalista premio Rete Critica 2019
Spettacolo selezionato a NID Platform 2019




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