Calcio – Serie A – La presentazione della sesta giornata
La sesta giornata che inizierà nel pomeriggio alle 18 chiude un trittico frenetico per il massimo campionato. Lunedì sera, lo spezzatino colpisce ancora, avremo un quadro più chiaro di come le formazione affronteranno l’autunno calcistico e se le previsioni estive erano state più o meno centrate.
La partita di cartello risulta essere sorprendentemente il posticipo di questa sera alle 20.45. Al San Paolo scende quel Chievo, ex cenerentola ed ex matricola terribile, che si gode un sorprendente terzo posto ad una solo lunghezza dai partenopei. La bella vittoria di domenica scorsa contro il Sassuolo, ha definitivamente lanciato i ragazzi di Maran ai vertici della classifica ed un eventuale risultato positivo di stasera potrebbe far scattare ambizioni isperate ad inizio stagione. Il Napoli parte col favore del pronostico, ma i clivensi non sono per nulla da sottovalutare. In questi anni è stata spesso elogiata la conduzione societaria da parte del patron Campedelli, gestione molto oculata sotto il profilo economico, con un vivaio all’avanguardia, e un centro d’allenamento di prim’ordine. Ma poco si è parlato della parte tecnica sottovalutando spesso i veneti relegandoli ad una squadra solida ed esperta, ma dal calcio vecchio e difensivo.
In realtà in lavoro di Maran ha creato un gruppo di giocatori che si conosce a memoria, poco cambiato nel mercato estivo, che quest’anno sta anche cercando di giocare più palla a terra per dare più respiro alla manovra e molto pericoloso sulle palle inattive. Maran giustamente predica umiltà, chiedendo a tutto l’ambiente di rimanere con i piedi per terra ricordando che l’obiettivo è una salvezza tranquilla. Inoltre il mister non fa drammi sulla prolungata sterilità offensiva, in fondo se segnano gli altri reparti è il sintomo che la manovra funziona. Per oggi si prevede un ampio turnover in difesa e in attacco mentre a centrocampo dovrebbe essere confermati tutti i titolari, su tutti Castro e Birsa, con un unico ballottaggio fra Hetemay, che tanto ha speso in termini di corsa, e Radovanovic. Ultimo dato che farà riflettere: il Chievo ha chiuso la campagna abbonamenti, con un numero di tesserati superiore al Napoli di quasi mille unità. Dato a dir poco clamoroso!
Per il Napoli l’impegni non finiscono stasera, perché la Champions è alle porte e mercoledì chiamerà i ragazzi di Sarri ad un impegnativo incontro con i campioni di Portogallo del Benfica. Quindi si presume un ampio turnover. Il Napoli però non deve perdere la scia della Juventus capolista, soprattutto dopo il pari di Genova, e quindi Sarri potrebbe sorprendere confermando molti titolari. Unico quasi sicuro di entrare dal primo minuto è Insigne che dovrebbe sostituire Mertens e forse si va verso l’esordio in maglia celeste di Giaccherini con Milik ancora al centro dell’attacco. Vedremo se la piccola divergenza di opinioni tra Sarri e De Laurentiis del dopo Genoa, ricordiamo che Sarri si è lamentato delle decisioni arbitrali, mentre il presidente ha ribadito la sua fiducia nella classe arbitrale ricordando a Sarri di aver speso più di 100 milioni per mettere a sua disposizione una rosa all’altezza, sarà stata metabolizzata o rischierà di diventare una spaccatura pericolosa.
La Juve tornata in vetta solitaria scende al Barbera, anche lei con la Champions nella mente. L’impegno di martedì a Zagabria non è quello da far tremare i polsi, ma l’avvio stentato del primo turno e il fatto che in Europa nessuno si porta niente da casa, fa sì che la Dinamo sia già uno snodo importante. In più le discussioni post Inter non sono ancora sopiti, come dimostrato dalla conferenza stampa pre partita di Allegri ancora un po’ su di giri sulle domande riguardanti la formazione e sull’utilizzo di Higuain. Anche la partita di Palermo sulla carta non appare un impegno proibitivo, confermato anche dalla facile vittoria sul Cagliari di mercoledì, ma mai abbassare la guardia. Il turnover sarà giudizioso e pare che per la prima volta toccherà a Dybala sedersi in panchina e dove potrebbe scendere in campo per la prima volta la coppia d’attacco pesante Higuain Mandzukic. Conferma per Rugani in difesa, riposa Chiellini, mentre Khedira riprenderà il suo posto a metà campo.
Il Palermo ha dalla sua la forza del Barbera che spingerà molto con il suo caldo tifo, e i nervi distesi per la bella vittoria di Bergamo che ha dato a De Zerbi una spinta non indifferente. Sicuramente il giovane mister si coprirà parecchio, come fanno un po’ tutte le squadre con la Juventus, unica punta il macedone Nesterovski che sta ben impressionando con due reti consecutive, ma che non sembra aver nessun timore di affrontare la difesa più solida del campionato. Per De Zerbi una grande soddisfazione affrontare i bianconeri lui che fino a pochi mesi fa girava i campi di lega pro alla guida del Foggia.
Durante il pranzo della domenica ci sarà servito un gustoso Torino – Roma. Il motto di Spalletti per questa partita è concentrazione; non vuole più vedere cali di tensione nella sua squadra che han provocato, a suo dire molti dei risultati negativi di questo avvio di stagione. Per questa delicata trasferta torneranno in campo alcuni titolari non visti col Crotone, ma non Vermaelen che è alle prese con la pubalgia. Fazio si è dimostrato pronto ogni volta che è stato chiamato in causa, ma la sua sintonia con Manolas e il resto della squadra è ancora da perfezionare. Totti si riaccomoderà in panchina alla soglia del suo quarantesimo compleanno. Ancora sollecitato sull’argomento in conferenza stampa, Spalletti si è dimostrato entusiasta del capitano e del suo atteggiamento all’interno dello spogliatoio. Vedremo se finalmente Dzeko, quattro gol in cinque partite, è diventato il padrone dell’attacco giallorosso come questo inizia stagione pare dimostrare.
Mihajlovic è alle prese con infortuni e squalifiche e avrà qualche grana nello schierare una formazione all’altezza. Belotti dovrebbe tornare dall’infortunio come l’ex Iago Falque, altro ex molto atteso sarà Castan alle prese ancora con una condizione da ritrovare. Mancherà il quarto ex Ljaic ancora alle prese con un brutto infortunio. Il Torino, molto apprezzato per i suoi acquisti estivi, sta un po’ stentando e i soli cinque punti in classifica lo testimoniano. Valdifiori ancora non ha preso in mano le redini del centrocampo e il suo innesto pare molto difficoltoso. Gli infortuni e i molti giocatori che ancora non si conoscono sono un giusto alibi per il tecnico serbo, ma il tempo incomincia a stringere e patron Cairo vorrà incominciare a vedere i frutti del suo spendere.
Domenica alle 15 i riflettori saranno soprattutto sull’Inter che da grande delusione è improvvisamente diventata la diretta concorrente della Juve per la vittoria finale. La presentazione in grande stile di Gabigol in settimana ha dato ulteriore carica a tutto l’ambiente, già caricato a mille per la vittoria sulla Juve, così domenica si cerca la terza vittoria consecutiva. De Boer getta acqua sul fuoco, ma l’ambiente sembra godere di un euforia che non si percepiva da tanto tempo. Si va verso un esordio di Ansaldi dal primo minuto ed una conferma in blocco della squadra vincente delle precedenti due partite. Attenzione ad un Bologna in un buon momento. Donadoni sa sempre come schierare le sue formazione e quel Verdi pare finalmente intenzionato a mantenere le promesse di quando era un giovane di belle speranze della primavera milanista.
Il cartellone delle 15 è completato da Lazio – Empoli con i bianco celesti alla ricerca del riscatto dopo la brutta sconfitta contro il Milan, ma anche alla ricerca del giusto modulo e dei giusti equilibri, con Inzaghi che dovrà rispondere alle critiche sulla formazione schierata contro i rossoneri. Genoa – Pescara con i genovesi in un buon momento, mentre la squadra di Oddo si fa apprezzare per il gioco, ma non per i risultati, cosa che non ottimale per chi si deve salvare. E poi Sassuolo – Udinese con i nero verdi in cerca della vittoria per non tradire tutte le belle speranze di inizio stagione e i friulani a godersi un ottima classifica.
Serata domenicale dedicata ad una partita che stuzzica molto gli interessi degli addetti ai lavori. Fiorentina – Milan è una partita che potrebbe essere per palati fini con due allenatori che sono sempre stati apprezzati per il loro bel gioco. In più il ritorno da ex, un po’ al veleno, di Montella da quel pepe in più alla sfida. La viola non sta brillando in questo periodo, la via del gol sembra sempre impervia e le rotazione di Sousa paiono un po’ cervellotiche e dura da comprendere anche ai propri giocatori che non hanno mai una continuità nel gioco. La viola sembra rendere di più con due punte, ma domenica si va incontro al solito Kalinic unica punta, con il solito tourbillon alle sue spalle di tre quartiste e mezze punte.
Montella confermerà in blocco la squadra vittoriosa con la Lazio. Interessante la promozione del giovanissimo Calabria sull’out destro, mentre scontata è la riproposizione del trio d’attacco Suso Bacca Niang. Attenzione a questo Milan che non avendo impegni infra settimanali può dedicarsi al lavoro sul campo con più tempo. Montella è un allenatore con molte idee ed il lavoro quotidiano facilita l’apprendimento ai suoi giocatori. Questo Milan si candida ad essere la mina vacante del campionato, nonostante i continui rumors societari, da cui però la squadra sembra isolarsi evitando ogni condizionamento.
Come detto all’inizio la giornata si concluderà lunedì con i posticipi tra Crotone – Atalanta, per chi perde sarà già crisi, e Cagliari – Sampdoria due squadre che hanno ben impressionato, ma che sono a corto di punti.
Pierfrancesco Bonanno