Calcio – Serie A – Il punto sulla seconda giornata

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La serie A è ancora ai primi vagiti, l’interesse per il nostro campionato è ancora basso, sia perché il calcio d’agosto noi italiani lo viviamo più come un fastidio che un piacere, sia perché a mercato aperto l’attenzione di media e addetti ai lavori è più incentrato sugli ultimi movimenti delle società che su quello che effettivamente succederà in campo.

Però la seconda giornata racchiude grossi motivi di interessi soprattutto nei due anticipi di domani che vedranno scendere in campo alle 18 Lazio e Juventus e alle 20.45 Napoli e Milan. All’Olimpico la Lazio tenterà finalmente di sfatare il tabù Juventus; è infatti dal dicembre 2003 che i biancocelesti non vincono contro la Juventus in campionato. Era ancora la Lazio di Cragnotti, tanto rimpianto dai tifosi laziali, e sembra veramente passata un’era geologica da quella vittoria. Da allora solo sconfitte e qualche pareggio striminzito per la Lazio targata Lotito; unico ricordo positivo la semifinale di Coppa Italia vinta che spalancò le porte della storica finale vinta con la Roma.

La Lazio si appresta alla sfida con la tranquillità di chi non ha niente da perdere e con la rocambolesca vittoria di Bergamo ad aumentare orgoglio e autostima. Inzaghi sembra intenzionato a schierare una difesa a 3, che al 90% si traduce in difesa a 5, con Immobile unica punta con Felipe Anderson, carico dalla conquista dell’oro olimpico, a sostegno. Il pericolo che si intravede con un atteggiamento del genere è quello di schiacciarsi troppo dietro lasciando campo e palla alla Juventus.
Allegri in conferenza stampa ha già rivelato 9/11 della sua squadra in conferenza pre partita. Bonucci è out per problemi personali, ma la difesa a tre è confermata, Benatia o Rugani in ballottaggio per sostituirlo. Davanti alla difesa altro ballottaggio tra Pjanic e Lemina, ma sempre centrocampo a 5 sarà. Confermato l’attacco Dybala Mandzukic, con Higuain ancora non pronto per i novanti minuti. La sicurezza che emana la Juventus, mascherata dalle solite parole di rito, si vede anche da questo. Annunciare praticamente la formazione prima di un match così importante è merce rara nel nostro calcio. Il rischio è sempre quello che la sicurezza sfoci in arroganza sottovalutando un avversario che in contropiede e negli spazi aperti può far male.

Il Napoli è chiamato a riscattare la claudicante partenza di Pescara con una prestazione convincente, ma soprattutto i partenopei danno l’idea di doversi scrollare da dosso ancora lo shock della partenza di Higuain. Milik non sembra ancora pronto e Gabbiadini è distratto dalle sirene di mercato oltre che da un rapporto non ottimale con Sarri, il quale confermerà il solito 4-3-3 con tutti i titolarissimi in campo e con il polacco destinato a giocare titolare. Occhi puntati soprattutto sulla coppia centrale difensiva Albiol Koulibaly dopo la brutta prova della prima giornata, che avranno di fronte bomber Bacca reduce da una tripletta che lo ha definitivamente rilanciato. Il Napoli pare troppo distratto dalla dinamiche di mercato, non solo per la ricerca del sostituto di Higuain, ma anche per la caccia ad un difensore centrale di spessore.
Montella invece, partito a fari spenti visto che le attenzioni erano tutte riposte sulle problematiche societarie, sembra abbia trovato un buon equilibrio di squadra rilanciando alla grande Bacca che proposto come unico terminale offensivo dà il meglio di se. Attenzione agli esterni Niang e Suso chiamati a confermare l’ottima prova di domenica, mentre la difesa che ha già traballato con il Torino, dovrà dare il meglio di se di fronte al super attacco dei ragazzi di Sarri. Per i rossoneri la partita sarà un crocevia fondamentale per capire le dimensioni che la squadra avrà in questo campionato.

La domenica le attenzioni saranno tutte per Roma e Inter. I Giallorossi dopo il tracollo in Champions con il Porto, sono di scena a Cagliari. La Roma deve immediatamente dare una sterzata per non rischiare di vedere subito compromessa la stagione. Spalletti, il primo sul banco degli imputati assieme a De Rossi, sembra intenzionato a confermare schema e modulo escludendo il sempre deludente Dzeko sostituendolo con El Shaarawy. Ma più che di una risposta tecnica quello che si chiede alla Roma è una prova di carattere ed una determinazione che sono totalmente mancati contro i portoghesi. La piazza è di nuovo in subbuglio e giornali e radio private soffiano sul fuoco. Una battuta d’arresto sarebbe veramente devastante e avrebbe ripercussioni su tutta la stagione.

Stesso discorso vale per l’Inter la cui sconvolgente prestazione di Verona ha lasciato a dir poco sconcertati. Qui il problema pare più che altro tecnico e tattico. Un allenatore, De Boer, arrivato da pochi giorni e che per giunta non parla la lingua, non può stravolgere una squadra costruita da altri che pare inadatta al suo gioco offensivo. Ci vorrà tempo per amalgamare una rosa che pare poco omogenea con troppi doppioni e molti mediocri tra le sue file. L’arrivo di Gabigol pare più un acquisto per accontentare tifosi e media ed allontanare i riflettori dai problemi reali, mentre quello di Joao Mario rischia di infoltire una rosa già carica di centrocampisti. De Boer nella sua pur breve carriera ha dato l’idea di essere un allenatore capace e con le sue idee, bisognerà lasciarlo lavorare il più possibile in pace, cosa non facile in Italia. Il Palermo pare l’avversario ideale per iniziare il giusto cammino.
La giusta attenzione va anche dedicata al Sassuolo che dopo l’ottimo campionato dell’anno scorso ha iniziato brillantemente la nuova stagione, qualificandosi per i gironi di Europa League e vincendo la prima giornata a Palermo con un Berardi mai visto così determinato. Interessanti appaiono anche i match fra Crotone – Genoa con il ritorno di Juric nella città che ha portato per la prima volta in serie A e Fiorentina – Chievo con i gigliati che devono incamerare i primi punti della stagione. Il tabellone si conclude con Sampdoria – Atalanta Torino – Bologna e Udinese – Empoli.

Pierfrancesco Bonanno




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