Calcio – Champions League: il resoconto della prima giornata
Martedì e mercoledì ha avuto inizio finalmente la Champions League, la competizione calcistica per club più importante sia per il prestigio che riveste che per i premi che elargisce alle partecipanti.
Nella serata di martedì sono scesi in campo i gironi A B C e D. Gli occhi di noi italiani erano tutti puntati sull’esordio del Napoli a Kiev contro la Dinamo. Il più emozionato di tutto si pensava fosse Maurizio Sarri che alla non più giovanissima età di 57 anni ed una carriera fatta sui campi di periferia di mezza Italia, si trovava per la prima volta sulla più grande ribalta calcistica europea. Ma come sempre il mr. toscano non si è lasciato trasportare dai sentimenti e dai ricordi e a brillantemente condotto la sua squadra ad una sofferta, ma meritata vittoria. In realtà i più intimoriti sono apparsi proprio i suoi ragazzi che hanno avuto un inizio stentato dove il gioco non scorreva come il solito e dove gli ucraini hanno avuto per lunghi tratti il predominio del campo. Passati in svantaggio i partenopei si sono finalmente svegliati, come se lo schiaffone ricevuto gli avesse destati improvvisamente.
Finalmente il gioco e le occasioni sono incominciate a fioccare dimostrando la pochezza del reparto difensivo della Dinamo e la netta superiorità del tridente azzurro Callejon Milik Mertens. Proprio il giovane centravanti polacco è stato l’autore della doppietta che ha ribaltato il risultato, seconda doppietta dopo quella contro il Milan in campionato, che conferma sempre di più la bontà della scelta dell’erede del Pipita. Nel finale un po’ di paura e un po’ la condizione ancora precaria di inizio stagione, han fatto sì che il Napoli si appiattisse all’indietro rischiando qualcosa di troppo soprattutto su mischie generate da palle inattive dove gli ucraini han cercato di sfruttare la loro fisicità. Alla fine 1-2 è meritato ed è il migliore dei risultati possibili. Anche se la prestazione non verrà ricordata per essere stata una delle migliori della banda Sarri, il risultato è fondamentale sia perché ottenuto in trasferta sia perché vincere all’esordio in questo tipo di gironi è fondamentale per il proseguo del cammino.
Il Napoli si trova subito al comando del suo girone B visto il pareggio tra Benfica e Besiktas. 1-1 il risultato finale ottenuto dai turchi con un gol nel recupero finale con una splendida punizione del brasiliano Talisca che, ironia della sorte, è proprio di proprietà del Benfica in prestito al Besiktas. La partita è stata equilibrata e combattuta con i lusitani passati subito in vantaggio con l’argentino Cervi, che hanno lasciato il pallino del gioco agli avversari, senza correre troppi rischi, fino alla punizione descritta. Ora nel prossimo turno il Napoli attende al San Paolo il Benfica, ed è fin troppo facile pensare che una vittoria starebbe a significare via libera per il primo posto del girone.
Nel girone A si giocava la partita più importante del serata. Infatti al Parco dei Principi si sono affrontate il PSG degli sceicchi orfani però di Ibrahimovic e l’Arsenal di Mr Arsene Wenger L’allenatore francese che siede sulla panchina dei londinesi da ben vent’anni. I parigini hanno dato inizio ad un nuovo corso proprio questa estate non solo lasciando partire Ibra, ma soprattutto per il cambio di allenatore; al posto di Blanc è arrivato lo spagnolo Emery forte delle tre Europa League consecutive vinte con il Siviglia. Non è stato facile digerire il cambio per l’ambiente parigino, anche perché il modulo di gioco di Emery non ricorda molto il sistema adottato da Blanc, ed infatti l’inizio di campionato è stato molto stentato. Invece l’inizio della gara di ieri è stato veemente per il Psg che dopo poco più di un minuto passava in vantaggio proprio con l’uomo più atteso: Edinson Cavani. Per il Matador sembrava essere l’inizio di una serata trionfale, in realtà col trascorrere dei minuti si trasformerà in un mezzo incubo.
Il Psg domina la gara per tutto il primo tempo con Cavani che va vicino al raddoppio in numerose occasioni, mentre l’Arsenal dà l’idea di essere completamente alla mercé dell’avversario. Ma come sempre nel calcio se non si chiudono le partite si rischia che prima o poi il gol si prenda. L’Arsenal nell’intervallo si riorganizza e piano piano prende fiducia e campo sfiorando in un paio di occasioni il pareggio, fino a trovarlo al 32st con un bel tiro dal limite di Alexis Sanchez. Ma nel finale Cavani ha ancora l’opportunità di portare in vantaggio i suoi, ma si fa anticipare dall’ottimo portiere Ospina. 1-1 finale sta stretto ai parigini ma non pregiudica la corsa al primo posto dove restano sicuramente favoriti. Dal canto suo l’Arsenal porta a casa un punticino ottimo per come si erano messe le cose. Nell’altra partita tra Basilea e Ludogorets si è verificato lo stesso risultato 1-1 con i bulgari che han rischiato la vittoria sorpresa essendo stati raggiunti solo al 35st. Ora nel prossimo turno Psg e Arsenal affronteranno Basilea e Ludogorets nettamente da favoriti, in un girone che appare già parecchio segnato.
Il girone D ha visto l’esordio europeo di Ancelotti alla guida del Bayern. Esordio trionfale visto il 5-0 che i bavaresi hanno rifilato agli esordienti russi del Rostov. Partita e dal pronostico scontato come dice il risultato finale senza storia che ha avuto un protagonista a sorpresa nel giovane Kimmich che, riportato a centrocampo dopo gli esperimenti di Guardiola che lo impiegava come difensore centrale, ha realizzato una doppietta di pregevole fattura. Nell’altra partita i finalisti dello scorso anno dell’Atletico Madrid hanno vinto 0-1 contro il Psv nella rivincita degli ottavi di finale dell’anno scorso. E come l’anno scorso i ragazzi del Cholo Simeone hanno dovuto sudare le cosiddette sette camicie per aver la meglio. Solo un gol del giovane gioiellino Saul allo scadere del primo tempo ha consentito all’Atletico di portare a casa i tre punti, complice anche una scandalosa prestazione dell’arbitro inglese Atkinson, reo di aver fischiato un rigore a favore degli olandesi inesistente, ma il portiere Oblak è stato incredibile nel respingere la conclusione dagli undici metri. Il prossimo turno metterà di fronte a Madrid le due contendenti al primo posto. Una partita sicuramente spettacolare con due squadre che fanno un gioco diametralmente opposto, ma che ci dirà chi sarò la favorita al primo posto.
Il girone C è andato in onda in due serate, complice il nubifragio che si è abbattuto su Manchester che ha costretto il City e il M’Gladbach a rinviare la gara alla serata succesiva. Il girone C è stato ribattezzato il girone della morte perché viene riconosciuto come quello più equilibrato, anche se a mio modesto avviso Barcellona e City non avranno grosse difficoltà a prendere i primi due posti, bello sarà vedere chi vincerà il girone perché dalle due squadre ci si aspetta spettacolo e gol, il tutto condito dall’ennesimo ritorno di Guardiola a Barcellona.
Intanto i Blaugrana si sono presentati al solito modo: 7-0 al Celtic con l’ennesima goleada di Champions dei catalani. Il tridente Messi Neymar Suarez l’ha fatta da padrone irridendo la povera difesa scozzese in tutti i modi. Troppa la differenza in campo, in pratica non si è mai giocato. Da segnale lo splendido gol di Iniesta con una conclusione al volo da appena dentro l’area che ha incenerito il portiere avversario. Forse il gol più bello della serata di martedì. La sera dopo il nuovo City di Guardiola ha replicato ai catalani con un netto 4-0 annichilendo i M’Gladbach venuto a Manchester con l’etichetta di sorpresa del girone.
La mano di Guardiola si sta già vedendo nonostante siano passati solo due mesi dal suo arrivo. Il 4-1-4-1 con cui schiera il City sembra già ben collaudato, gli automatismi che Pep chiede ai suoi sembrano già assimilati e lasciano ben sperare per il futuro. Aguero è lo solita macchina da gol, ma la posizione di unica punta sembra ancor più esaltarlo e la tripletta di stasera sta a dimostrarlo. Ben protetta sembra anche la difesa, cosa che nella tradizione del City non è mai avvenuta. Facile prevedere che dopo il prossimo turno City e Barca saranno in testa al girone a punteggio pieno.
Pierfrancesco Bonanno