Martin Luther King e il suo sogno di pace ed uguaglianza

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Martin Luther King – “Io ho un sogno” urlò alla folla Martin Luther King, quello storico 28 Agosto 1963.  Il suo è stato un appello forte, un grido di speranza, un rammentare che siamo tutti fratelli nati dallo stesso Dio, che il colore della pelle non dovrebbe farci diversi oppure darci diritti diversi ed in molti applaudirono ma non tutti e la storia infatti ci ricorda della sua tragica fine.

LA SUA VITA

Martin Luther King nasce il 15 Gennaio del 1929 ad Atlanta (Georgia) nel sud degli Stati Uniti. Fin dall’infanzia, King sente il problema della discriminazione razziale e della separazione tra bianchi e neri nella società americana. Dopo un periodo di studi in giurisprudenza, King passa agli studi di teologia e nel 1954 si trasferisce con la moglie Coretta Scott a Montgomery (Alabama), per svolgervi il ministero pastorale in una chiesa battista. Proprio a Montgomery il 10 dicembre 1955 avviene l’episodio che dà inizio al movimento per i diritti civili, quando l’afro-americana Rosa Parks su un autobus occupa un posto riservato ai bianchi e viene arrestata perché si rifiuta di alzarsi. La notizia si diffonde rapidamente e la comunità nera decide di boicottare i mezzi di trasporto pubblico, scegliendo unanimemente Martin Luther King come capo del movimento. Il boicottaggio totale dura 382 giorni, finché il movimento ottiene l’abolizione della segregazione sui mezzi pubblici. Le reazioni dei bianchi però sono violente e King diviene il bersaglio di minacce, arresti e attentati.

Nonostante la fatica e i momenti di sfiducia, con la forza della fede King prosegue nel suo impegno per i diritti civili e il movimento si estende a tutti gli Stati Uniti. Nonostante i tanti ostacoli la legge per i diritti civili viene  approvata il 10 febbraio 1964. La figura di Martin Luther King attira l’interesse di tutto il mondo e i suoi scritti sono tradotti in molti paesi. Alla fine dello stesso anno gli viene conferito il premio Nobel per la pace “per aver fermamente e continuamente sostenuto il principio della nonviolenza nella lotta razziale nel suo paese”.

IL SUO TRAGICO ASSASSINIO

Il 4 aprile 1968 a Memphis (Tennessee), Martin Luther King, affacciatosi sulla terrazza dell’hotel in cui si trova insieme ad altri leader neri, viene ucciso da un colpo di fucile.

E’ sepolto presso il King Center, ad Atlanta, dove ogni giorno la sua tomba è meta di pellegrinaggi e omaggi floreali. Il suo epitaffio recita: “Free at last” (Finalmente libero)
Martin Luther King è oggi ricordato in tutto il mondo per i suoi famosi discorsi e per la forza con cui sostenne i principi di uguaglianza e libertà.
Ogni anno, il terzo lunedì di Gennaio, gli Stati Uniti celebrano una giornata di festa in suo onore, il Martin Luther King Day, per ricordare la sua importanza nella storia della nazione.

RAZZISMO NEL 2022

Le battaglie di Martin Luther King contro il razzismo di ogni tipo si può considerare conclusa nel 2022? La risposta è una “dolorosa” sentenza, NO!. Ci sono episodi di razzismo dei bianchi verso i neri ma anche dei neri verso i bianchi, centinaia di cristiani vengono maltrattati ed uccisi in molte aree del pianeta per la loro religione, attentati terroristici per motivi politici e religiosi vengono compiuti nel nome della superiorità del proprio partito o credo, sino ad arrivare ai giorni nostri dove in nome di una carta verde non prevista dalla Costituzione si vieta alle persone di entrare nei negozi o salire su tram, metropolitane e bus, Si, proprio i bus simili a quelli dove Rosa Parks era stata arrestata. I secoli passano ma il razzismo, i soprusi, la mancanza di diritti sono una tragica realtà.

 




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