La carriera di Rossella Olivotto inizia nella stagione 2007-08, in Serie B2, con la Trentino Rosa: con lo stesso club conquista la promozione in Serie B1, categoria dove giocherà per le due stagioni successive.
Nel 2010-11 fa il suo esordio nella pallavolo professionista grazie all’ingaggio da parte del Robursport Volley Pesaro, in Serie A1, vincendo la Supercoppa italiana.
Nella stagione 2011-12 passa al Volleyball Casalmaggiore, in Serie A2, con il quale conquista la promozione nella massima divisione italiana al termine del campionato 2012-13 e ritorna in Serie A1 nella stagione 2013-14.
Nella stagione 2014-15 viene ingaggiata dalla neopromossa Promoball Volleyball Flero.
Quindi fa ritorno al club di Casalmaggiore per disputare il campionato 2015-16, aggiudicandosi la Supercoppa italiana e la Champions League.
Nell’annata 2016-17 sta vestendo la maglia del Volley Pesaro, in Serie A2.
Ecco l’intervista in esclusiva che ci ha concesso!
Allora raccontaci l’inizio della tua carriera.
1. Ho iniziato a giocare a pallavolo da piccolissima. Tra tutti gli sport praticati è stato l’unico di cui non ho potuto più farne a meno. A Trento ho affrontato tutto il percorso dalle giovanili fino alla serie B1, che al tempo era la massima categoria in regione. Finita la scuola superiore ho deciso di accettare la proposta di Pesaro e così mi sono trasferita ed ho iniziato la mia carriera professionistica.
Obiettivi presenti e futuri?
2. Per ora mi concentro solo sul presente e l’obiettivo è quello di fare la promozione con la mia squadra.
Il tuo successo più bello.
3. Il mio successo più bello risale all’anno scorso quando con la Pomì abbiamo vinto la Champions league. Vincere un trofeo così importante e sentire il calore di tutti gli appassionati di pallavolo italiana è stata un’emozione unica.
I tuoi hobby.
4. Nei momenti liberi mi piace molto visitare posti nuovi ma se il tempo è poco opto per un po’ di shopping e cinema.
Il tuo piatto preferito.
5. Un classico: la pizza.
Viaggi e vacanze fatte o che vorresti fare.
6. Amo viaggiare e scoprire posti nuovi. Per quest’estate ho già programmato un viaggio a Creta che dicono sia un’isola stupenda (consigliata anche dalla mia compagna greca Eleni Kiosi).
Cosa pensi della politica?
7. La politica dovrebbe amministrare un Paese, seguendo norme morali e promuovendo azioni per il bene dei propri cittadini. Purtroppo molto spesso non succede questo.
Sport seguiti o praticati?
8. Oltre la pallavolo mi piacciono molto il tennis (che ho praticato da piccola) e il basket. Grazie al nostro preparatore atletico mi sto appassionando anche al crossfit, sport che penso di praticare quest’estate finita la stagione.
Fil preferito?
10. Ce ne sono tantissimi. Diciamo che il mio genere preferito è l’azione.
Un dono che vorresti?
11. Un viaggio a sorpresa.
Cosa vuoi dalla tua vita?
12. Dalla mia vita vorrei riuscire a dare sempre il massimo e guardarmi allo specchio la sera soddisfatta di me stessa.
Quanto conta il successo?
13. Avere successo per me significa non solo puntare sempre al massimo e non accontentarsi ma anche credere in se stessi e nelle proprie capacità. La voglia di avere successo per me è importante perché implica un continuo mettersi in gioco e affrontare nuove sfide. È stimolante perché è necessario porsi costantemente nuovi obiettivi e impegnarsi al massimo per raggiungerli: il successo la giusta ricompensa di tanto impegno.
Quanto conta il denaro?
14. Io penso che il denaro non faccia la felicità ma sia comunque importante.
Quanto contano gli affetti?
15. Gli affetti sono fondamentali nella mia vita.
Che pensi del mondo in cui viviamo?
16. Una società ambigua dove l’apparire spesso conta più dell’essere.
Sogni da realizzare?
17. I sogni non si dicono
Libri preferiti?
18. Ultimamente due libri che ho letto e mi sono piaciuti molto sono Io prima di te e La ragazza del treno.
Obiettivi da realizzare?
19. Non mi pongo degli obiettivi stabiliti.
Ci racconti le sensazioni ed il clima del pre gara?
20. Prima di una gara è sempre presente un clima di grande concentrazione e di carica. È tanta la voglia di concretizzare il lavoro e la preparazione della settimana.
Come ti prepari?
21. Solitamente prima di una gara cerco di visualizzare le azioni che si potrebbero presentare in partita e ripasso gli schemi avversari.
Cosa ti da la grinta e la concentrazione?
22. La musica può aiutare per caricarsi ulteriormente.
Rivisiti il tuo comportamento in campo dopo la fine delle competizioni?
23. Si solitamente finita una gara ripenso alle azioni, a quello che è andato bene e a quello che si può migliorare.
Quante ore ti alleni al giorno?
24. Dipende dai giorni. Dalle 3 alle 6 ore in base al numero degli allenamenti.
Pensi mai a quando sarai “grande”? (famiglia, marito, figli)
25. Sì ci penso ma per ora mi concentro sul presente.
Quanto ha significato la tua famiglia nell’inizio della tua carriera ed in generale nella tua vita?
26. La mia famiglia è sempre stata fondamentale per me. Quello che sono lo devo a loro.
Quanto conta l’apporto dei tifosi nella pallavolo ?
27. I tifosi sono molto importanti nella pallavolo e in generale in tutti gli sport. Ti danno la carica durante le partite e ti supportano durante la settimana seguendo anche gli allenamenti in palestra.
Come stai vivendo questo periodo della tua carriera?
28. Bene. Ho acquisito maggiore consapevolezza nei miei mezzi rispetto agli anni passati ed ho molta voglia di migliorare ancora.
Sono buoni i rapporti con le compagne di squadra?
29. Molto buoni. Siamo un bellissimo gruppo e questo è fondamentale per ottenere degli ottimi risultati.
Cosa pensi del momento che il mondo sta vivendo?
30. È una situazione al limite. Tutta questa violenza e questo odio che sta caratterizzando il mondo si sta riflettendo anche nelle nostre vite e sui nostri comportamenti. Ci sono sempre più episodi violenti e sono presenti quotidianamente sempre più atteggiamenti aggressivi. Bisognerebbe partire dall’avere più rispetto verso il prossimo, una qualità che potrebbe essere il primo passo per migliorare la situazione.
Chi è per te un vero leader?
31. Un vero leader è una persona in grado di ascoltare e comprendere le necessità di chi gli sta intorno e attuare scelte per il bene comune.
Raffaele Dicembrino