Volley – Alla vigilia dell’importante appuntamento della Libertas Martignacco con gli “storici” quarti di finale promozione contro Mondovì , eccovi un’interessantissima intervista con il libero Alice Barbagallo.
Alice ama molto le sfide e lavora molto per migliorarsi, per lei la pallavolo è un gioco ma le piace vincere anzi, per la precisione ha dichiarato “odio perdere più di quanto mi piace vincere”. Giocatrice siracusana classe 1997 proveniente dal Volley Soverato e ha già alle spalle ben 6 stagioni consecutive in Serie A2 tra Palmi, Olbia, Cutrofiano e appunto la squadra calabrese.
Ecco l’intervista ad Alice Barbagallo di Raffaele Dicembrino
Sogni da realizzare?
–Trovare un lavoro che mi piaccia tanto ed avere un giorno una famiglia unita come quella che ho avuto la fortuna di avere.
Libro e film preferiti?
-Per salvare mia figlia. Marie Joly
-Bastardi senza gloria.
Dove vuoi arrivare?
-Dove è giusto che arrivi, e sempre con impegno e passione.
Ci racconti le sensazioni ed il clima del pre gara?
-Solitamente il pre gara lo vivo con tranquillità, perché giocare a pallavolo mi diverte…
Poi però sale l’adrenalina vera, da quando esco dallo spogliatoio e faccio ingresso in campo per il riscaldamento.
Come ti prepari?
-Ascolto la mia musica, per avere la giusta carica.
Cosa o chi ti da la grinta e la concentrazione per la partita?
-Mamma e papà nella chiamata di rito prima di andare al palazzetto.
Rivisiti il tuo comportamento in campo dopo la fine delle competizioni?
-Non solo i miei comportamenti ma anche le mie prestazioni. Da buona autocritica, trovo sia anche un modo per migliorare sempre su ogni aspetto.
Quante ore ti alleni al giorno?
-Dalle 3 alle 5 ore
Quanto ha significato la tua famiglia nell’inizio della tua carriera ed in generale nella tua vita?
-È stata fondamentale, da sempre. Senza i sacrifici e l’appoggio dei miei genitori non sarei arrivata fin qui. Mi hanno seguita ovunque ed assecondata in ogni mia scelta, dandomi sempre i giusti consigli, da sportivi quali erano.
Quanto conta l’apporto dei tifosi nella pallavolo ?
-Non esiste giocatore per cui non conti l’apporto dei tifosi. Giocare con un pubblico che è CON te e tifa per te dà sempre una carica in più. Ed in partite difficili, non può che essere un vantaggio ed un valore aggiunto.
Come stai vivendo questo periodo della tua carriera?
-Di anno in anno si imparano cose diverse e si acquisiscono nuove consapevolezze, certamente in funzione di quel che capita nel corso di una di stagione. Rispetto a quando ero più piccola affronto tutto con più maturità e serenità, anche se quest’anno a causa dell’infortunio gli ultimi mesi sono stati difficili e pieni di momenti tristi; ma pallavolo per me è e rimarrà il mio più grande divertimento.
Sono buoni i rapporti con le compagne di squadra?
-Ottimi! Abbiamo creato un gruppo fantastico, sia in campo che fuori, nonostante le piccole differenze di età e le diverse personalità di ognuna di noi.
La squadra ha una solida società ed un’ organizzazione manageriale forte ed un progetto chiaro dove potete arrivare?
-Purtroppo non si può prevedere, perché tutto può succedere. Ma cercheremo di andare il più avanti possibile, in primis per la nostra indole di giocatrici di vincere e di dar onore a tutto l’impegno che abbiamo messo fin dal primo giorno. E poi ovviamente per rappresentare al meglio la società, tra le più serie ed impeccabili su ogni fronte. Una bella realtà merita tanto e che ricorderò con piacere.
Che cosa vuoi dire ai tuoi tifosi?
-Sicuramente grazie per tutto il sostegno. E di star vicino alla squadra sempre, soprattutto nei momenti difficili, perché per un giocatore è molto importante sentire il calore di un pubblico che lotte con te.