VOLLEY SUPERVISION – A TU PER TU CON SOFIA MONZA

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VOLLEY – Oggi per Romanews intervistiamo Sofia Monza, palleggiatrice classe 2002 in forza alla Futura Volley Busto Arsizio per la stagione 2024/2025. Sofia vanta un’altezza di 174 centimetri ed è nativa di Rho, in provincia dì Milano. La giocatrice ha compiuto tutta la trafila del settore giovanile di Busto Arsizio (che nel 2017 cambia denominazione in Uyba), dalla formazione under 14 fino a disputare il campionato di serie B2 contestualmente con quello under 18 nella stagione 2018-2019. Nell’annata successiva si è trasferita alla formazione federale del Club Italia, dove è rimasta per un biennio disputando il campionato di serie A2. Nella stagione 2021/2022 ha fatto ritorno alla Uyba Volley Busto Arsizio, società con cui ha esordito nella massima categoria nazionale.

Con la maglia azzurra della nazionale italiana è stata convocata in tutte le rappresentative giovanili: nel 2017, con la nazionale under 16, si è aggiudicata il campionato europeo di categoria vincendo anche il premio di miglior palleggiatrice del torneo; nel 2018 ha vinto la medaglia d’argento ai campionati europei under 17, nel 2019 ha conquistato la medaglia d’argento nel campionato del mondo con la nazionale under 18, nel 2021 si è laureata campionessa del mondo con la nazionale under 20 e nel 2022 ha conquistato l’europeo con la nazionale under 21. A mio parere è una delle palleggiatrici più forti nella seconda categoria nazionale e in questa stagione può essere l’anno del definitivo salto di qualità per diventare una delle migliori palleggiatrici del panorama internazionale.
L’intervista di Marco Boldini
1) La prossima stagione sarà la tua seconda con la maglia della Futura Volley Busto Arsizio, cosa ti aspetti da questa stagione?
Sicuramente mi aspetto una stagione molto equilibrata e competitiva, ci sono roster molto forti. Ogni punto sarà importante, e sarà importante restare sempre in partita.
2) Hai iniziato a giocare a pallavolo fin da piccola, hai fatto tutto il settore giovanile con la Uyba. Come è nato l’amore per questo sport?
La passione per lo sport ce l’ho da quando sono nata, perché la mia è una famiglia di sportivi: mio papà giocava a calcio, mia mamma e mia sorella a pallavolo, quindi sono sempre stata abituata ad andare a vedere partite e guardare sport in televisione. Io inizialmente, quando ero più piccola, ho fatto equitazione, poi in terza o quarta elementare ho iniziato a giocare a pallavolo e non ho più smesso.
3) Hai esordito in serie A2 e poi in serie A1. Raccontami le emozioni di quegli esordi.
Gli esordi in A2 e A1 me li ricorderò sempre, perché sono dei sogni che si realizzano. In A2 ho esordito con il Club Italia, in A1 con la UYBA a Vallefoglia, tra l’altro questa era una partita in cui la prima palleggiatrice Jordyn Poulter era infortunata, quindi ero molto emozionato e anche agitata, però è andata bene e abbiamo vinto, quindi un esordio positivo.
4) Cosa significa rappresentare il Club Italia?
È un grande orgoglio. Quando mi è arrivata la chiamata sapevo che era un’occasione da non perdere, il Club Italia mi ha aiutato tanto nella mia crescita, perché comunque vivi in un contesto dove pallavolo e scuola stanno sullo stesso piano e sono la parte principale della giornata. È stata un’esperienza bellissima anche per il fatto che giocavamo in una categoria di alto livello, la squadra era giovane ma giocavamo con giocatrici di esperienza.
5) Alla luce del mercato fatto dalla Futura Volley Busto Arsizio, dove può arrivare la tua squadra in questa stagione che sta per iniziare?
Io sono molto positiva e molto carica per la stagione, secondo me siamo una squadra forte. Alcune ragazze le conosco, altre meno però sono sicura che potremo fare bene. Ovviamente, come ho detto prima, ci sono tante squadre molto forti e quindi ci sarà da lottare ogni partita.
6) La scorsa stagione cosa è mancato alle cocche per raggiungere il traguardo della promozione?
Di preciso non credo che ci sia una cosa specifica che è mancata. Secondo me, non abbiamo giocato al meglio le ultime due gare contro una Talmassons che invece ci ha messo tantissimo in difficoltà e noi non siamo riuscite a restare attaccate a loro per combattere ogni set. Dispiace perché arrivavamo da un bellissimo percorso.
7) Delle molte medaglie vinte con le nazionali giovanili, quale ricordi con più piacere e perché?
Sicuramente la prima medaglia d’oro agli Europei under 16 in Bulgaria, perché era la mia prima esperienza in Nazionale ed iniziarla con un oro europeo è stata veramente una grande soddisfazione.
Poi l’altra che ricordo con più piacere è la vittoria del mondiale under 20.
8) Se un giorno in futuro ti allontanerai da Busto, in quale squadra ti piacerebbe giocare?
Sinceramente non è ancora una cosa a cui penso, preferisco vivere stagione per stagione e quando è il momento di decidere si valutano le varie proposte e si sceglie.
9) So che il tuo ragazzo è un atleta molto forte della nazionale brasiliana, un palleggiatore come te. Lo sfrutti per eventuali consigli? 😂
Andare spesso a vedere le sue partite e vederlo giocare mi aiuta molto per capire come giocano i giocatori di un livello così alto e posso prendere anche qualche spunto. Ogni tanto gli chiedo di insegnarmi alcune cose, ma mi dice che è anche lui sa come riesce a fare, quindi i consigli li prendo prevalentemente guardandolo.
10) Quale allenatore nella tua carriera devi ringraziare maggiormente per essere arrivata dove sei ora?
Sicuramente devi ringraziare Matteo Lucchini, perché è stato il mio primo allenatore, ha creduto in me e mi ha fatto iniziare il percorso di pallavolo a livello agonistico.
Il secondo allenatore che mi sento di ringraziare è Massimo Bellano, che ho avuto per due anni al Club Italia. 
11) Preferisci la cucina italiana o brasiliana? Come si trova Sofia ai fornelli?
Sono combattuta. Nell’ambito pasta-pizza non ci batte nessuno, quindi in questo caso cucina italiana. Però devo ammettere che mi piace molto anche la cucina brasiliana, secondo me la carne brasiliana è veramente deliziosa.
Ai fornelli me la cavo con le cose semplici, ma non mi sento proprio una professionista.
12) Hai un cagnolino bellissimo di una razza giapponese molto rara e particolare, che rapporto hai con lui? E come lo gestisci quando sei lontana da casa per impegni sportivi?
Io e il mio ragazzo abbiamo deciso di prendere questa cagnolina e fin da subito ci ha riempito le giornate di gioia e di felicità, ma è anche vero che non è facile gestirla per le trasferte perché giochiamo entrambi. Per fortuna ci sono i miei genitori che si sono resi disponibili quando siamo in trasferta.



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