VOLLEY SUPERVISION – A TU PER TU CON ROSSELLA OLIVOTTO

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VOLLEY – Oggi per Romanews intervistiamo Rossella Olivotto, centrale classe 1991 (27 aprile), con un’altezza di 186 centimetri appena accasatasi all’Akademia Messina in serie A2 per la stagione 2024-2025, la stagione 2023-2024 Rossella indossava i colori della Trentino volley women in serie A1 ed era capitano della squadra, tra l’altro nella sua città natale.

La carriera agonistica di Olivotto inizia nella stagione 2007-2008 con la maglia del Trentino Rosa in serie B2 ed in quella stagione conquista la promozione in serie B1, categoria che giocherà nelle due stagioni successive con la stessa maglia.
Nell’annata 2010-2011 fa il suo esordio in Serie A1 con la maglia di Pesaro vincendo la Supercoppa italiana; nella stagione 2011-2012 passa a Casalmaggiore in serie A2 e conquista la promozione in A1 al termine del campionato 2012-2013; nella stagione 2014-2015 viene ingaggiata dalla Metalleghe Sanitars Montichiari per poi fare ritorno alla Pomi Casalmaggiore quando vince la Supercoppa italiana e la Champions League il 10 aprile 2016. Al Palageorge di Montichiari si scrive la storia, quando Casalmaggiore batte il Vakifbank Istanbul con un netto 3-0 (25-23 25-23 25-22), davanti a circa 4200 spettatori. Nella stagione 2016-2017 veste i colori del Volley Pesaro in serie A2 e conquista la promozione in serie A1 nella stagione 2017/2018; Rossella arriva ai play-off scudetto con la stessa maglia nella stagione 2018-2019 per poi trasferirsi alla Zanetti Bergamo per due stagioni. Nell’estate del 2018, con la nazionale italiana, partecipa alla National League e ai giochi del Mediterraneo.
Rossella ha sempre indossato il numero 3 sulla maglia ad esclusione della stagione di Montichiari, dove ha indossato il numero 11, e della stagione scorsa dove ha indossato il numero 13, così come nella stagione della vittoria della Champions League con Casalmaggiore.
L’intervista di Marco Boldini
1) Quali sono i motivi principali per cui hai scelto Akademia Messina per la stagione 2024-2025? Quali sono gli obiettivi della squadra e personali per il prossimo campionato ?
Ho scelto Messina in primis per il progetto molto importante e ambizioso che mi è stato mostrato dal coach e dal presidente. È un progetto molto stimolante per me e quindi ho deciso di sposarlo appieno. Poi per la serietà e la professionalità della società, tutte le ragazze che ci hanno giocato in passato me ne hanno parlato molto bene.
L’obiettivo della squadra coincide con il mio personale: vincere il campionato e portare Messina in A1. Sappiamo che non è semplice, quest’anno ci sono tante squadre che lotteranno per salire e che hanno rinforzato il proprio roster, quindi sarà una bella lotta. Però ho fiducia nella squadra che ha composto Messina e non vedo l’ora di iniziare.
2) In quasi tutte le stagioni in cui hai giocato a pallavolo hai sempre indossato il numero 3, c’è una motivazione particolare?
Direi di no, non coincide con eventi o compleanni, però è un numero che mi è sempre piaciuto, che ho sempre sentito mio e che ho scelto fin dall’inizio della mia carriera. Ci sono particolarmente legata, mi ci rivedo.
3) Hai vinto la Supercoppa italiana all’esordio in serie A1 con la maglia di Pesaro, raccontami quello che ti ricordi di quella coppa vinta.
È stata una stagione stupenda, molto emozionante perché era la mia prima in A1. Mi sono trovata catapultata da Trento ad una realtà di altissimo livello, perché la Scavolini Pesaro aveva appena vinto lo scudetto ed era una delle società più importanti del panorama pallavolistico. 
Ho avuto la fortuna di giocare con tantissime campionesse, confrontarmi con loro e togliermi tante soddisfazioni. Sono cresciuta tanto sia dal punto di vista umano che da quello pallavolistico, in quella stagione è arrivata anche la vittoria della Supercoppa, siamo arrivate nella final-four di Champions League e sono state tutte esperienze che mi hanno arricchito veramente tanto.
4) La seconda esperienza a Casalmaggiore (stagione 2015/16) praticamente avete vinto tutto: campionato, Champions League, con finale a Montichiari con tanta gente. Riesci a raccontarmi quella finale?
È stata una stagione ricca di successi: quell’anno abbiamo vinto sia la Supercoppa Italiana, sia la Champions League. La squadra era formata da giocatrici di assoluto valore, ma la cosa che ricordo maggiormente è il gruppo che si era creato, veramente molto unito, coeso e affiatato. Era bello stare insieme, sia in palestra che fuori e questo ha fatto sì che arrivassero questi successi. La final-four di Champions a Montichiari non la potrò mai dimenticare: sono stati due giorni stupendi, giocavamo praticamente in casa e quindi tantissime persone ci hanno seguito e supportato. C’era una bellissima atmosfera nel palazzetto, la curva era colorata di rosa ed è stata veramente una bellissima esperienza.
5) So dell’amicizia profonda che ti lega a Camilla Mingardi, mi puoi spiegare come è nata?
L’amicizia con Cami è nata quando abbiamo giocato a Montichiari, eravamo in casa insieme e quindi abbiamo legato da subito. Più questa amicizia è andata oltre la pallavolo: io e lei siamo molto legate, io potrò sempre contare su di lei e lei potrà sempre contare su di me. È un’amicizia che durerà tutta la vita, indipendentemente dalla pallavolo.
6) Hai giocato anche nella Nazionale italiana, cosa significa rappresentare la propria nazione?
È il sogno di qualsiasi giocatrice rappresentare la nazione, vestire la maglia azzurra è un’emozione incredibile. Sono stata molto orgogliosa di farne parte anche se per poco, ho avuto la fortuna di potermi confrontare con le nazionali più forti del mondo, fare tante esperienze che mi hanno arricchito e mi hanno fatto vedere la pallavolo anche dal punto di vista appunto nazionale. 
7) Sei nativa di Trento, come hai fatto ad appassionati alla pallavolo? Da piccolina come hai iniziato a giocare?
Mi sono appassionata fin da piccola perché a Trento abbiamo una cultura pallavolistica molto importante, grazie a Trentino Volley che è ai massimi livelli da tantissimi anni. Fin da piccola andavo al palazzetto con i miei genitori a seguire la squadra e quindi ho iniziato ad apprezzare questo sport subito; ho iniziato a praticarlo grazie ad una mia amica, alle medie: lei giocava già e mi ha chiesto di andare con lei a provare un allenamento ed è stato amore a prima vista.
8) Raccontami le due stagioni che hai vissuto con la maglia della Zanetti Bergamo.
Sono state due stagioni per me molto positive, sono cresciuta e migliorata tanto. Bergamo è una società storica molto importante, che ha scritto la storia della pallavolo femminile e quindi giocare in quel palazzetto è stato molto motivante e conservo ricordi molto belli. Purtroppo la seconda stagione non è terminata a causa del Covid, però sicuramente ho dei ricordi molto positivi.
9) Sei forte a muro e non lo dico solo io, tanto che sei soprannominata “miss Muro”. Secondo te qual è il fondamentale che devi migliorare?
Il servizio, penso che ci lavorerò tanto in questa stagione perché è un fondamentale che può dare tante soddisfazioni ed è un po’ psicologico. Voglio trovare più continuità e mi impegnerò per trovarla.
10) Come vedi il tuo futuro (spero molto lontano) una volta finita la carriera agonistica?
Me lo immagino sempre legato al mondo dello sport. Io sono laureata in Scienze della Comunicazione, penso sia stato importante conseguire un titolo di studio in parallelo all’attività agonistica perché, purtroppo, la carriera di noi sportivi non può durare per sempre. Mi piacerebbe entrare a far parte di una società sportiva e occuparmi di comunicazione e marketing, un settore che mi ha sempre affascinata tanto. 
11) Sei fidanzata con un bravo ragazzo che conosco personalmente (Andrea), come vi siete conosciuti?
Ci siamo conosciuti 8 anni fa ad una festa in spiaggia a Bibione, anche lui è un ex sportivo quindi mi capisce e mi supporta tantissimo.
12) Dal punto di vista fisico cosa cambia giocare al sud rispetto che al nord? Mi spiego meglio! Quanto è importante uscire dall’ allenamento e trovare un clima più mite e magari avere la possibilità di immergere i piedi nell’ acqua di mare invece di trovare un clima più umido al nord? 
Al momento non saprei dirlo, questa sarà la mia prima stagione al sud, però ho delle aspettative molto alte: troverò un ambiente caldo in cui mi troverò bene. So che le persone sono super accoglienti e questo aiuta a dare il meglio di sè. 
13) Sei abituata a giocare in palazzetti importanti vista la tua carriera agonistica, cosa pensi del palazzetto di Messina che ospiterà le vostre partite in casa?
Mi aspetto tanto calore, la società sta lavorando veramente molto bene per cercare di portare sempre più persone a seguire le nostre partite dal vivo. Questo per me sarà un aspetto fondamentale, vedere tante persone sugli spalti ad incitarci sicuramente sarà motivante e ci farà rendere di più e ci aiuterà a raggiungere il nostro obiettivo.



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