Volley – Oggi per Romanews intervistiamo Nadine Zech schiacciatrice classe 2003 in forza alla LPM bam Mondovì per la stagione 2022 2023. Nata a Salisburgo in Austria è arrivata in Italia giovanissima (all’età di cinque anni) è cresciuta pallavolisticamente ad Orago e Jesolo, Già nella stagione 2020 2021 ha giocato in serie B2 con la Chions fiume volley in provincia di Pordenone. Nadine , 182 centimetri di altezza, la scorsa annata ha esordito in serie A2 indossando la casacca della Seap Dalli Cardullo Aragona mentre nella stagione che sta per iniziare ha ricevuto la chiamata di Mondovì la formazione Piemontese con alla guida coach Matteo Solforati ha sfiorato la promozione nella massima serie la scorsa stagione e che con il talento cristallino di Nadine nella stagione 2022 2023 può avere quella marcia in più per raggiungere gli obiettivi desiderati.
L’intervista di Marco Boldini
1) Come ti stai trovando con le nuove compagne di squadra e con lo staff tecnico?
In questo primo periodo a Mondovì mi sto trovando molto bene, sia con lo staff, sempre molto disponibile, sia con le mie nuove compagne. Siamo una bella squadra unita e grintosa. Ritengo che sia una nostra grande qualità che ci aiuterà sia negli allenamenti ma soprattutto durante il campionato.
2) Che cosa ti aspetti da questa stagione, secondo te in che fondamentale devi crescere ancora?
Da questa stagione mi aspetto un campionato tosto ma che possa regalarci grandi vittorie.
Il fondamentale che sento di dover migliorare è la difesa, ma ritengo di essere in costante miglioramento in tutti i fondamentali
3) Chi sarà il tuo punto di riferimento in campo nella stagione 2022 2023! Perché?
Il mio punto di riferimento in campo durante la stagione saranno tutte (le compagne di squadra) perché grazie ai loro anni di esperienza mi saranno d’aiuto per la mia crescita umana e sportiva.
4) In quale fondamentale ti senti più forte?
A mio parere il fondamentale in cui mi sento più forte è la ricezione, perché la tecnica insegnatami negli anni ha portato i suoi frutti. Mi sento di poter diventare una buona ricevitrice ed accrescere la mia sicurezza.
5) Sei arrivata in Italia da piccola cosa ti ha fatto innamorare del volley come è stato il primo contatto con questa disciplina sportiva?
Quando ero piccola vedevo le mie sorelle giocare a pallavolo e questo mi ha spinto a iniziare quello che ora é il mio presente e sarà il mio futuro. Mi é sempre piaciuta e sin da piccola il mio sogno più grande é stato quello di arrivare a giocare in serie A1.
Il mio primo contatto con questa disciplina sportiva é iniziato circa 12 anni fa a Gargnano, un piccolo paesino in provincia di Brescia. Questa mia passione è proseguita negli anni fino a quando (all’età di 11/12 anni) ho ricevuto una proposta da parte di Giuseppe Bosetti di giocare ad Orago e iniziare la mia carriera professionistica.
6) Hai ancora parenti in Austria! Come è il rapporto con la tua famiglia?
No non ho più parenti in Austria ma li ho in Germania. Il rapporto con la mia famiglia é molto stretto, ci sono sempre stati per me in qualsiasi momento e lo sono tutt’ora. A loro devo tanto.
7) La prima esperienza in serie A2 ad Aragona. Raccontami qualcosa di quella stagione
La mia prima esperienza in serie A2 ad Aragona é stata costruttiva, giocare mi ha dato la possibilità di crescere molto e confrontarmi con giocatrici di maggiore esperienza anche a livello internazionale.
8) Nel tuo futuro cosa vedi e che ambizioni hai a livello sportivo e personale?
Nel mio futuro a livello sportivo, la mia ambizione é quella di voler giocare nella massima serie. Il mio sogno più grande a livello personale è poter lavorare in ambito sportivo e medico.
9) Perché la scelta del numero 1 in questa stagione?
Durante i miei anni di pallavolo ho sempre avuto il numero 3 perché per leggenda é sempre stato il numero perfetto. Quest’anno ho avuto la possibilità di vestire il numero 1 e l’ho colta subito.
10) Toglici una curiosità: preferisci la cucina austriaca od italiana? Il tuo piatto preferito?
Il mio piatto preferito é la carne in particolare la fiorentina. Tra cucina austriaca o italiana preferisco seguire una dieta mediterranea e quindi seguire la cucina italiana ma ogni tanto una bella Sacher me la mangio volentieri.