VOLLEY SUPERVISION – A TU PER TU CON MARTINA BRACCHI

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VOLLEY – Oggi per Romanews intervistiamo Martina Bracchi, schiacciatrice classe 2002 che in questa stagione veste la casacca della Wash4green Pinerolo. Martina è nativa della provincia di Piacenza e vanta un’altezza di 182 centimetri; inizia a giocare a volley fin da quando è giovanissima, tra il 2018 e il 2019 fa alcune esperienze in campionati minori prima indossando i colori dell’Academy Sassuolo e successivamente quella della Certosa; nel 2021 passa alla pallavolo Alberto Picco Lecco, dapprima in serie B1 e in seguito esordisce in serie A2 con la maglia bianco rossa della squadra lariana; nella stagione 2022-2023 mette a segno 506 punti risultando la quinta marcatrice del campionato di serie A2. Nell’annata 2023-2024 esordisce in serie A1 con la maglia della Uyba Busto Arsizio allenata dall’attuale head coach della nazionale italiana Julio Velasco (fresco vincitore delle Olimpiadi) che, con un colpo di genio, le cambia ruolo facendola passare da opposto a banda.

Nel 2018 viene convocata da coach Marco Mencarelli per uno stage con la nazionale under 18 al centro Pavesi di Milano e nel 2024 riceve le prime chiamate in nazionale maggiore
L’intervista di Marco Boldini
1) Pinerolo sta diventando una nidiata di papabili nazionali (vedi Akrari, Cambi, Moro e Perinelli puramente in ordine alfabetico), pensi che una squadra come quella di Pinerolo imbottita di talenti come Smarzek nonché l’esperta Sorokaite, possano contribuire alla tua consacrazione nell’olimpo del volley italiano?
Lo spero tantissimo! Arrivare alle olimpiadi é il mio piu grande sogno (e forse quello di qualsiasi atleta), quindi mi impegnerò al massimo per poterci arrivare. Avere al mio fianco atlete di grande calibro mi aiuterà tantissimo nella mia crescita personale, spero di prendere tutto il meglio da loro.
2) La scorsa stagione ho visto una foto tua con la mano insanguinata che ha colpito molto me, come ha impressionato altri tifosi. Quell’immagine è il simbolo della grinta che ci metti in ogni partita! Alla luce di questo spiegami, che cosa è per te la pallavolo?
La pallavolo per me è un bellissimo sport sia da vedere che praticare, ti insegna forse nel miglior modo il gioco di squadra: nessuno può far punto senza prima passarla all’avversario, non c’è individualismo e questo porta a creare un gruppo squadra sempre più affiatato. E parlando di grinta, io cerco di mettercela sempre tutta perche come detto prima la squadra ne trae tutti i benefici.
3) Raccontami la stagione in cui sei esplosa positivamente, in cui vestiti la maglia di Lecco. Qual è quel fattore che ti ha permesso di esprimerti in maniera così performante? 
Quella stagione è stata abbastanza ambigua per me, non dovevo essere titolare e mi sono ritrovata in campo, ma ogni partita l’unica cosa che pensavo era saltare in alto e tirare più forte possibile e direi che ha portato bene.
4) Cosa ti aspetti da questa stagione agli ordini di coach Michele Marchiaro? Alla luce del mercato estivo, dove può arrivare questa società nella stagione 2024-2025?
Spero molto lontano, come dice Michele il primo obiettivo é la salvezza, ma io sono convinta che possiamo dare molto di più e poter tener testa e dar fastidio a tutti i top club della stagione che ci aspetta.
5) Sei stata allenata da coach Julio Velasco, che ha avuto l’intuizione di cambiarti ruolo e farti giocare opposto. Che differenza c’è tra il ruolo di schiacciatrice ed il ruolo di opposto?
Un’enorme differenza chiamata RICEZIONE, che onestamente mi terrorizza ancora un po’ hahaha. Non mi aspettavo assolutamente questo cambio di ruolo ma ad attaccare da posto 4 mi trovo molto meglio e ora che sto prendendo la mano con la ricezione mi sento un giocatore più completo e forse giocare cosi é ancora più divertente di prima 🙂
6) A proposito di nazionale, come hai vissuto l’esperienza azzurra quando sei stata convocata?  
Non mi aspettavo assolutamente la chiamata, non ho quasi mai avuto esperienze con la nazionale soprattutto seniores. L’ambiente là è favoloso, tutte grandissime atlete pronte a lavorare per dare il meglio di se. É stata un esperienza fantastica.
7) Come hai vissuto questa escalation così rapida nella tua carriera? Ti aspettavi di arrivare al massimo livello in così breve tempo? 
Assolutamente no, a dire il vero non mi aspettavo neanche di arrivare in a2. Io di anno in anno mi pongo degli obiettivi e pian piano sto riuscendo a disintegrarli, ora un passo alla volta voglio puntare sempre più in alto, sono molto ambiziosa e non penso finirà mai la mia scalata nella pallavolo e non.
8) Per quale motivo hai scelto di iniziare la carriera pallavolistica?
Da piccola ero una grande sportiva, ho provato tantissimi sport (nuoto, karate, ginnastica artistica) e quando era giunto il momento di provarne uno nuovo ho chiesto a mia mamma che sport avesse fatto da giovane, e cosi sono sbucata nella pallavolo.
9) Hai un idolo da cui trai ispirazione per il tuo percorso sportivo?
Gabi Guimares è il mio idolo indiscusso come giocatore e come persona.
10) Nella passata stagione hai esordito in serie A1 con la maglia della Uyba, quali sono state le tue emozioni/sensazioni?
È stata un emozione fantastica, come detto prima non mi sarei mai aspettata di arrivare in A1 e quando ho messo piede dentro il palazzetto alla prima partita ero incredula dell’atmosfera e la vibes di tutte le persone li pronte a tifare. Dopo la partita c’erano molte ragazzine che venivano a chiedermi foto e autografi, mi ricordavano me da piccola quando andavo a vedere la Gas Sales a Piacenza e andavo a chiedere le foto ai giocatori, devo ammettere che alla fine delle prime partite avevo il magone.



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