Volley supervision – A tu per tu con Agnese Cecconello

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Volley supervision – Oggi per Romanews intervistiamo Agnese Cecconello centrale dell’Acqua sapone Roma Volley Club questa stagione in Serie A1 giocatrice nativa di Trieste classe A 1999 di 190 cm di altezza. Ha iniziato la sua carriera agonistica tra il 2015 ed il 2017 al Volleyrò Casal de Pazzi in serie b1 squadra di riferimento per quanto riguarda il settore giovanile nelle due stagioni successive esordisce in serie A2 prima nella formazione isolana della Golem Olbia nella stagione 2017 2018 ed in quella 2018 2019 con la maglia della P2P Baronissi. Nella stagione 2019 2020 diventa una lupacchiotta ed indossa la casacca numero 6 dell’acqua e sapone Roma Volley Club per la prima volta in carriera in serie A2 . La stagione scorsa 2020 2021 esordisce in serie A1 con la maglia della Savino del bene Scandicci indossando la maglia numero 11 (numero che in questa stagione appartiene alla schiacciatrice Louisa Lippmann). Nella stagione in corso torna a vestire la maglia della capitale ma questa volta nella massima serie.

L’intervista è di Marco Boldini

1) In questa stagione purtroppo siete retrocesse secondo te cosa non ha funzionato?
È stata una stagione difficile come ci aspettavamo, per chi è neopromosso è sempre più complicato affermarsi e quest’anno abbiamo riscontrato parecchi ostacoli sul nostro cammino. Abbiamo provato in tutti i modi a dare il massimo e siamo riusciti ad ottenere anche degli ottimi risultati grazie a coach Mafrici che è diventato capo allenatore a febbraio, ma purtroppo per pochissimo non siamo riusciti ad ottenere la salvezza. (Il campionato si è concluso con Bergamo salva a 20 punti e noi retrocesse a 19)
2) Perché hai deciso di tornare a Roma dopo la tua prima esperienza capitolina?
Sono tornata a Roma perché giocare in A1 in una città così importante mi emozionava e mi dava una carica in più rispetto alle altre squadre. Inoltre ho un legame affettivo molto importante con questa città siccome in passato ci avevo già giocato per 4 anni.
3) L’esordio in serie a1 con una società importante come la Savino del bene Scandicci raccontami quell’esperienza?
 L’esordio con Scandicci è stata la realizzazione di un sogno, ma ancora più bello è stato l’esordio in champions con la stessa maglia, che è avvenuto più tardi. È stato a Schwerin contro una squadra Polacca ed ero più preparata e formata rispetto al primo esordio e per questo sono riuscita a dimostrare il mio vero potenziale.
4) Parliamo del tuo periodo ad Olbia cosa significa giocare in una squadra sarda con trasferte logisticamente lontane?
Le trasferte lontane non sono mai semplici per nessuna squadra. Nonostante questo ricordo piacevolmente quell’anno per il particolare calore dei tifosi e della società.
5) Ti piacerebbe giocare vicino a casa in modo da poter avere vicino la tua famiglia?
 Si mi piacerebbe molto.
6) Come ti sei avvicinata al volley?
Mi sono avvicinata al volley grazie a mia sorella che già lo praticava all’età di 8 anni
7) Una volta finita la carriera cosa ti piacerebbe fare?
 Una volta finita la carriera mi piacerebbe continuare a lavorare nell’ambito sportivo, penso come manager o direttore di qualche società…
8) Passioni extra volley le hai! Quali?
Non ho una vera e propria passione oltre al volley, mi piace lo sport in generale, fare palestra…
9) Descrivi te stessa in poche parole come atleta?
 Come atleta mi definisco molto determinata a dare sempre il massimo e grintosa nel campo di gara.
10) Che rapporto hai con i tuoi supporter?
 Con i supporters di solito ho un buon rapporto.

Foto: Moris Paganotti




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