Volley. – Oggi per romanews intervistiamo Beatrice Badini, centrale in forza al Volley Garlasco 2001 per la seconda stagione consecutiva, attualmente la squadra allenata da coach Mattioli si trova al primo posto del girone B della serie B1 con lo stesso punteggio di Ostiano.
Beatrice, classe 1999, è nativa della provincia di Varese e vanta un’altezza di 190 centimetri circa.
La carriera di Badini inizia nel settore giovanile della Uyba Volley Busto Arsizio nella stagione 2015/2016, all’epoca griffata Yamamay; nella stagione 2017/2018 fa sempre parte del settore giovanile di Busto Arsizio con qualche apparizione in prima squadra insieme alle centrali titolari Beatrice Berti e Federica Stufi; nella stagione 2018/2019 si trasferisce a Lecco agli ordini di coach Gianfranco Milano, mentre le due stagioni successive cioè quella 2019/2020 e 2020/2021 si trasferisce alla Tecnoteam Albese Como ed indossa la maglia numero 11. Dopo l’esperienza comasca decide di trasferirsi negli States, più precisamente la Arizona State University; finita l’esperienza americana nella stagione successiva fa ritorno in Italia ed in serie B1 con la maglia di Esperia Cremona, stagione che si è conclusa con la promozione in Serie A2. Al termine dell’esperienza cremonese si trasferisce di nuovo alla Tecnoteam Albese Como, in questa occasione come compagne di squadra ha Alessia Conti e Valentina Cantaluppi.
L’intervista di Marco Boldini
Domande:
1) Sei alla tua seconda stagione con la maglia di Garlasco, come ti trovi con la squadra e quali sono gli obiettivi di questa stagione?
2) A Garlasco c’è anche la squadra maschile, anche loro in serie B se non sbaglio! Il fatto di avere anche la squadra maschile è motivo di distrazione oppure è uno stimolo?
3) In questo momento siete prime in classifica generale a pari merito con Ostiano, sei soddisfatta oppure a tuo parere si poteva fare di più?
4) Siete soprannominate le pinguine a Garlasco, si può sapere per quale motivo?
5) Hai iniziato a giocare a pallavolo nel settore giovanile di Busto Arsizio, cosa significa iniziare in un settore giovanile di una squadra così importante? Alcune volte ti hanno portato in panchina con la prima squadra, che emozione è stata per te?
6) Ad un certo punto hai deciso di trasferirti in America, più precisamente in Arizona. Cosa cambia a livello di gioco e agonismo rispetto al campionato italiano?
7) Correggimi se sbaglio. Hai avuto anche un allenatrice donna, stiamo parlando di coach Magri ai tempi di Cremona. Cambia qualcosa rispetto ad avere un allenatore uomo oppure è indifferente?
8) Come è iniziato il tuo amore per la pallavolo e quando hai capito che poteva diventare un lavoro e non un semplice hobby?
9) Come gestisci la tua alimentazione durante la stagione?
10) Tua sorella Letizia è una palleggiatrice giusto? Attualmente gioca a Lazzate, ti piacerebbe un giorno giocare con lei nella stessa squadra magari in Serie A?
Risposte:
1) A Garlasco mi trovo molto bene, proprio per questo ho deciso di rimanere anche quest’anno. Siamo un bel gruppo e sono molto contenta di come stiamo lavorando. Gli obiettivi sono importanti per questa stagione, ma sono ben chiari a tutti noi e questo ci permette di collaborare al meglio.
2) Anche con la squadra maschile abbiamo instaurato subito un bel rapporto, abbiamo creato un bel gruppo. Quando non giochiamo in contemporanea siamo sempre sugli spalti a tifare gli uni per gli altri.
3) La partita di sabato è stata incredibile, abbiamo giocato davvero bene, a mio parere. Ostiano è una squadra tostissima e infatti non ha mai mollato. Sono molto contenta del primo posto in classifica, ma manca ancora tutto il girone di ritorno che sarà molto tosto, non si può sottovalutare nessuna squadra.
4) Lo stemma del Garlasco è proprio un pinguino, anche se noi preferiamo farci chiamare le Garlactigirls 😉
5) Crescere in un settore giovanile come quello di Busto per me è stata una grandissima fortuna. Il livello è sempre stato altissimo e questo mi ha dato l’opportunità di crescere sia come atleta, che come persona. Qualche volta ho avuto l’occasione di essere aggregata alla prima squadra e per me è stato davvero incredibile. Allenarsi così ad alto livello e stare vicino a delle vere e proprio campionesse per me è stato indimenticabile.
6) In America è tutto diverso, lo sport nei college è sempre accompagnato dallo studio. Io ho avuto la fortuna di provare da vicino quest’esperienza andando a giocare in un college americano in Arizona, come hai detto tu.
Ho visto dei palazzetti giganteschi pieni di gente, poiché negli Stati Uniti gli sport del college sono molto sentiti e seguiti. La struttura del campionato e il gioco stesso è proprio organizzato in modo diverso, per esempio il libero in America può battere e uno dei due centrali no, infatti io non battevo mai.
7) Si, ho avuto Vale a Cremona, è stato un anno incredibile e che porto sempre nel mio cuore. Ci siamo trovate fin da subito e lei è sempre stata molto disponibile con me nonostante io arrivassi a metà anno. Mi sono trovata davvero bene con lei e con tutto lo staff di Cremona, infatti il finale è stato quello che tutti sognavamo!
8) In realtà io ho iniziato a giocare molto tardi, a 14 anni. Appena ho iniziato però mi è piaciuto tantissimo, mi ricordo il mio primo allenatore di quell’epoca che mi diceva che mentre giocavo mi brillavano gli occhi: è rimasto così da allora. Andando avanti pian piano ho capito che ero portata per questo sport e che quindi sarebbe potuto diventare il mio lavoro e sono felicissima che sia andata davvero così.
9) Non seguo un’alimentazione particolare durante la stagione, se non i giorni vicini alla partita scelgo cosa mangiare con più attenzione.
10) Si, la mia piccolina palleggia a Lazzate. L’ho già detto più volte e chi mi conosce lo sa, uno dei miei sogni più grandi sarebbe giocare con lei! Prima di smettere cercherò in ogni modo di avverare questo sogno!
📸 Aldo Castoldi e Paola Vecchio 📸