SNOWBOARD – L’Italia dello snowboard, dopo otto anni , si prende la medaglia del metallo più pregiato ai Mondiali di Bakuriani, in Georgia: l’hanno vinta Aaron March e Nadya Orcher nel parallelo misto a squadre.
La coppia azzurra ha battuto in finale la coppia austriaca composta da Andreas Prommegger e Sabine Schoefmann. Quarta l’altra coppia italiana, composta da Maurizio Bormolini e Lucia Dalmasso.
Mondiali Snowboard, impresa Nadya Ochner e Aaron March
A centrare un obiettivo ambizioso, ma non certo impossibile per gli azzurri sono stati Nadya Ochner e Aaron March che hanno vinto la medaglia d’oro nel parallelo a squadre, dopo un percorso che la coppia ha concluso con una finale a dir poco perfetta.
La coppia azzurra ha dominato contro i fortissimi austriaci Andreas Promegger e Sabine Schoeffmann. March è riuscita a mettere 74 centesimi fra sé e Promegger, consegnando il testimone a Ochner che è riuscita a difenderlo fino al termine, quando ha chiuso con 29 centesimi di vantaggio rispetto all’avversaria Schoeffmann.
Per entrambi si tratta della medaglia più sognata, ambita ma anche la prima in carriera: Aaron March, 36 anni dell’Esercito, che per Nadya Ochner, 29enne delle Fiamme Oro, arrivati all’alloro più grande dopo una lunga carriera di grande lavoro e sacrificio sulle piste.
Le dichiarazioni dopo la vittoria
“Abbiamo fatto davvero un buon lavoro – ha detto Nadya -, soprattutto Aaron che è stato fortissimo sin dalle prime porte, contro Promegger e ci ha permesso di prendere un gap che bisognava difendere per vincere l’oro. Quando sono partita per la finale ed eravamo così vicine, non capivo bene se ero davanti o dietro, ma sapevo di aver superato bene il dosso e di dover spingere al massimo fino alla fine e così ho fatto. Dopo 12 anni di Coppa del mondo e dopo l’infortunio di inizio stagione che mi ha permesso di tornare a fare le prime curve solo il 15 dicembre, dopo qualche delusione nei giorni passati, adesso sono davvero contenta. È una medaglia che mi dà tanta tanta soddisfazione”.
“E’ una squadra che ha lavorato tanto – ha detto Aaron – e oggi è una giornata che ripaga di tutto. I tanti dettaggli che abbiamo curato, la preparazione mirata che abbiamo orientato a questi Mondiali. E’ davvero una giornata perfetta. L’obiettivo è reso ancor più prestigioso anche per il valore degli avversari incontrati e superati, dai primi turni alla finalissima contro i favoriti austriaci. Ero deluso dopo l’ottavo posto di martedì, proprio Promegger mi aveva buttato fuori. Oggi mi sentivo sempre meglio run dopo run. Contro Bormolini non è stato facile, perché è in una forma splendida. Volevo la rivincita contro Promegger e sono riuscito ad averla. Nadya è stata bravissima perché finalizzare è molto difficile. Tutta la squadra oggi è diventata campione del mondo: la team event rappresenta proprio questo. Sono contentissimo di aver vinto l’oro che tante volte mi è sfuggito nella carriera”.