Sci – Federica Brignone, classe 1990, ha vinto la Coppa del Mondo di sci alpino femminile. E’ la prima italiana a riuscirci, nella storia azzurra. Soltanto Gustavo Thoeni (4 titoli), Piero Gros e Alberto Tomba erano riusciti nell’impresa, e l’ultima vittoria azzurra risaliva al 1994/95 con il bolognese. La Brignone ha trionfato senza gareggiare, perchè in Svezia, ad Are, hanno cancellato le gare ancora una volta per colpa del Coronavirus: un caso di positività ha costretto gli organizzatore a fare il passo indietro, anche perchè il governo svedese aveva annunciato il divieto di manifestazioni sportive con oltre 500 persone, e l’annuncio definitivo è arrivato dopo che un addetto alle piste proveniente dalle gare maschili di Kvitfjell ha accusato uno stato febbrile che ha indotto l’organizzazione e la Federazione Internazionale a prendere questa decisione.
Le parole di Federica Brignone, prima donna italiana a vincere la Coppa del mondo di sci alpino. “Stavo facendo merenda insieme a Marta Bassino e al nostro fisioterapista, quando gli allenatori ci hanno comunicato la decisione del comitato organizzatore. Per un attimo ho pensato fosse uno scherzo, poi ho capito che era tutto vero. La mia vittoria arriva in un momento molto delicato per tanti motivi sportivi e non sportivi, la coppa non mi è stata consegnata e nemmeno so quando avverrà la cerimonia. Tuttavia sono particolarmente emozionata, si è avverato il sogno di una vita, non nascondo che ho pianto di felicità. Ho voluto festeggiare con tutto lo staff, ovviamente avrei preferito giocarmela in pista, la fiducia era ai massimi livelli perchè sto sciando bene in tutte le discipline, averla vinta in questo modo non è certamente ciò che desideravo, però sono stata nelle prime posizioni quasi ad ogni gara e per l’intera stagione, penso di essermela meritata. Spero di realizzare al più presto quanto ho compiuto, devo ringraziare davero tutti coloro che mi hanno aiutato a raggiungere questo obiettivo, dalla mia famiglia, al mio skiman, alla Federazione Italiana, al Gruppo Sportivo Carabinieri e a tutti coloro che lavorano dietro alle quinte. Sono orgogliosa di avere raggiunto questo risultato in un momento così difficile per l’italia, mi auguro di avere portato un sorriso al nostro Paese”.
Federica “orgoglio italiano” è figlia d’arte (la madre Maria Rosa Quario è stata sciatrice della nazionale a cavallo tra gli anni 70 e gli 80, il padre Daniele Brignone è maestro di sci), è una vera appassionata di sport. Pratica o ha praticato surf, arrampicata, tennis, golf, trekking, canoa. Era fidanzata con il collega Nicolas Raffort, discesista francese. Nel corso dell’anno ha totalizzato undici podi e ben cinque vittorie di tappa (nella combinata di Crans Montana, nel supergigante di Sochi, nel gigante di Sestriere, nella combinata di Altenmarkt e nel gigante di Courchevel) realizzando il record di punti per un’italiana con 1378 punti, aggiungendo allo storico successo i trionfi nelle classifiche di gigante e combinata alpina, oltre al secondo posto in supergigante e al terzo in discesa.
C’è grande soddisfazione all’interno della squadra azzurra per l’esito di una stagione che ha visto, oltre allo storico trionfo di Federica Brignone, anche il primo posto dell’Italia nella classifica per nazioni femminile con 4069 punti, davanti a potenze mondiali come Austria e Svizzera. Gianluca Rulfi, direttore tecnico del gruppo Elite (comprendente oltre a Brignone pure Goggia e Bassino), mostra la sua piena soddisfazione. “La vittoria di Federica rappresenta l’esito naturale della sua stagione disputata ai massimi livelli. Ogni classifica di specialità lo testimonia, è stata una battaglia sportiva serrata durata un’intera stagione, eravamo pronti a giocarcela anche in questa occasione. Brignone raccoglie oggi quanto non ha raccolto negli anni passati, quando la sfortuna le ha voltato più volte le spalle. In senso generale è il successo del nostro progetto, le atlete hanno ottenuto il massimo di quello che meritavano e la Federazione è stata brava a metterle disposizione la struttura adatta. I segnali per il futuro sono ottimi da tutte le squadre: dalle giovani di slalom che stanno crescendo esponenzialmente, alle velociste, per arrivare alle notre senatrici che hanno dato il giusto esempio”.
Ecco tutti i numeri della carriera di Federica Brignone
Ha esordito nel Circo bianco il 1º dicembre 2005, partecipando ad Alleghe a uno slalom gigante valido come gara FIS. Dopo aver debuttato in Coppa Europa nel febbraio 2006, nello stesso anno si è laureata campionessa nazionale juniores di slalom speciale e slalom gigante a Pozza di Fassa, giungendo inoltre terza in supergigante. Nella stagione seguente ha partecipato ai Mondiali juniores sulle nevi austriache di Altenmarkt-Zauchensee, piazzandosi 19ª in supergigante.
Ha esordito in Coppa del Mondo il 28 dicembre 2007, partecipando al gigante di Lienz, senza però concludere la gara. Nel 2008 si è aggiudicata la prima vittoria in una gara FIS nel gigante di Valloire in Francia. Durante l’annata successiva ha iniziato a ottenere i primi importanti risultati in Coppa Europa. Nel circuito continentale ha conquistato infatti i primi piazzamenti nelle prime dieci e il primo podio, un secondo posto in gigante alle spalle della connazionale Irene Curtoni. Questi risultati le hanno permesso di chiudere 11ª in classifica generale e 6ª in quella di gigante. Nel marzo 2009 si è aggiudicata la medaglia d’oro ai Mondiali juniores di Garmisch-Partenkirchen nella combinata, la cui classifica è ottenuta usando i tempi delle prove di discesa, gigante e slalom. Sempre nel 2009 si è classificata seconda in supergigante e terza in combinata ai Campionati nazionali di San Pellegrino Terme.
Il 24 ottobre 2009 ha conquistato i primi punti in Coppa del Mondo, chiudendo al 21º posto il gigante di Sölden, mentre il 28 novembre successivo, alla seconda gara stagionale, è salita per la prima volta sul podio, giungendo terza nel gigante di Aspen. Nel febbraio 2010 ha vinto la sua seconda medaglia ai Mondiali juniores, giungendo seconda a pari merito con Lena Dürr e alle spalle di Mona Løseth nella prova di gigante.
Ha partecipato ai XXI Giochi olimpici invernali di Vancouver 2010, piazzandosi 18ª in gigante; nella stessa specialità, il 17 febbraio 2011 ha conquistato la medaglia d’argento ai Mondiali di Garmisch-Partenkirchen, giungendo alle spalle della slovena Tina Maze; al termine della stessa stagione si è laureata campionessa nazionale di gigante a Courmayeur.
Il 17 dicembre 2012 la sua carriera ha subito un’interruzione, poiché ha deciso di operarsi per la rimozione di una cisti al malleolo. . È rientrata nella stagione 2013-2014 partecipando alla gara di gigante svoltasi a Sölden il 26 ottobre 2013, classificandosi 25ª. Ai XXII Giochi olimpici invernali di Soči 2014 si è classificata 11ª nella supercombinata e non ha concluso né lo slalom gigante, né lo slalom speciale.
Ai successivi Mondiali di Vail/Beaver Creek 2015 è stata 19ª nello slalom speciale e non ha completato lo slalom gigante, mentre il 24 ottobre 2015 ha conquistato la sua prima vittoria in Coppa del Mondo, aggiudicandosi lo slalom gigante di Sölden. Ai Mondiali di Sankt Moritz 2017 si è classificata 8ª nel supergigante, 4ª nello slalom gigante, 24ª nello slalom speciale e 7ª nella combinata. Il 19 marzo 2017 si aggiudica lo slalom gigante di Aspen, davanti alle compagne Sofia Goggia e Marta Bassino, in uno storico podio tutto tricolore, il cui unico precedente risale allo slalom gigante di Narvik del 1996 (Deborah Compagnoni, Sabina Panzanini, Isolde Kostner).
Il 14 gennaio 2018 ha fatto parte di un altro storico podio tutto tricolore, il primo in discesa libera, con un secondo posto dietro a Sofia Goggia e davanti a Nadia Fanchini. Ai XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeongchang 2018 ha vinto la medaglia di bronzo nello slalom gigante, si è classificata 6ª nel supergigante, 8ª nella combinata e non ha completato la discesa libera.
Ai Mondiali di Åre 2019 è stata 10ª nel supergigante, 6ª nella combinata e 5ª nello slalom gigante; quell’anno in Coppa del Mondo ha vinto la classifica di combinata. Il 23 febbraio 2020 nella combinata disputata a Crans-Montana ha ottenuto la 1esima vittoria in Coppa del Mondo divenendo, assieme a Isolde Kostner, la seconda atleta più vincente fra le italiane nel massimo circuito internazionale, a un successo da Deborah Compagnoni. In quella stessa stagione 2019-2020 ha conquistato la Coppa del Mondo generale (prima donna italiana a riuscirci) con 153 punti di vantaggio sulla seconda classificata Mikaela Shiffrin, oltre a quella di slalom gigante (con 74 punti in più di Petra Vlhová) e quella di combinata (75 i punti di vantaggio su Wendy Holdener); i suoi podi stagionali sono stati 11, con 5 vittorie.
Specialista nello slalom gigante (nel quale è stata vice-campionessa mondiale a Garmisch-Partenkirchen nel 2011), durante la sua carriera ha avuto modo di perfezionarsi molto anche nelle specialità veloci, ottenendo ottimi risultati in discesa libera, in supergigante e in combinata. Federica è un carabiniere!
La sciatrice di La Salle ha riscritto la storia dello nostro sci ottenendo il record di punti (1378). Una vittoria condizionata comprensibilmente dall’assenza di Mikaela Shiffrin ma ampiamente meritata. Le 5 vittorie e gli 11 podi in stagione raccontano di un’annata memorabile che si è conclusa in gloria. Poche ore fa anche la seconda della classifica generale di Coppa del Mondo e detentrice del titolo, Mikaela Shiffrin, si è complimentata con l’azzurra con un lungo post su instagram:
” Congratulazioni a tutte le vincitrici del Coppe, nonostante la stagione sia finita in maniera improvvisa, le vostre prestazioni vi hanno portate qui e ve lo meritate. Congratulazioni a Federica Brignone, Petra Vlhova e Corinne Suter. Avrei voluto essere in partenza con le mie avversarie prima che finisse la stagione, ma in un certo senso mi sento fortunata perchè sono riuscita a fare quello per cui sono venuta qui. Ho fatto qualche bella curva negli ultimi giorni di preparazione.”
Una doverosa citazione va a questa campionessa dal grande cuore, Mikaela Shiffin.La ragazza ha abbandonato le competizioni per la perdita, nel giro di pochi giorni prima della nonna ed a seguire dell’amatissimo padre.
Una morte improvvisa, a soli 65 anni: la tragedia è avvenuta in un incidente nella sua casa di Edwards, in Colorado, cadendo dal tetto dell’abitazione. Jeff era rientrato negli Stati Uniti dopo essere stato al fianco dell’intero team Shiffrin, dalla figlia Mikaela alla moglie Eileen, nella trasferta di Bansko.
Forza Mikaela tuo padre è sempre con te ce la farai…….