SCI – Nel giorno in cui Sofia Goggia esce all’ultima porta per un errore, quando era in linea per un’ottima prestazione e nemmeno Elena Curtoni riesce a concludere la gara, altre due azzurre si ritrovano fra le migliori del lotto, aumentando la lista di podi della stagione. Bene anche gli azzurri a Kitzbuehel.
Lara Gut-Behrami allunga la sua striscia vincente in superG, raggiungendo i 14 successi in carriera, ma l’Italia è ancora sul podio grazie alla prova maiuscola di Federica Brignone, che agguanta il terzo posto a 1”02 dalla svizzera, superata solo dall’austriaca Tamara Tippler, che prende 93 centesimi dalla Gut. Ottima la gara della Brignone, un bel mix di aggressività e tecnica, seguita a soli 4 centesimi di distanza da Francesca Marsaglia, quarta a 1”06. Nel giorno in cui Sofia Goggia esce all’ultima porta per un errore, quando era in linea per un’ottima prestazione e nemmeno Elena Curtoni riesce a concludere la gara, altre due azzurre si ritrovano fra le migliori del lotto, aumentando la lista di podi della stagione e potendo sempre lottare per le posizioni più importanti. Bene anche Marta Bassino, che chiude all’ottavo posto con 1”41 di distacco dalla Gut, e a punti va anche Laura Pirovano, grazie al 22/o posto a 2”02. Oltre a Goggia e Curtoni non hanno terminato la gara neppure Nadia Delago e Roberta Melesi. La classifica del superG vede la Gut in testa con 245 punti, davanti a Corinne Suter con 169 punti e alla brignone che sale a 165. Al quarto posto c’è Marta Bassino con 162 punti. L’Italia femminile torna da Crans Montana con un bottino di 2 vittorie e due terzi posti e si prepara al gigante di casa a Kronplatz, in programma per martedì 26.
Federica Brignone: “Sono contenta perché era un periodo in cui non avevo tanta fiducia. Qui a Crans Montana avevo un buon feeling. Oggi con il mio numero non era facile interpretare correttamente il percorso, mentre Lara Gut è stata davvero molto, molto brava. Io avrei potuto fare meglio nella parte iniziale e in quella centrale. Non è facile scegliere il numero: io ho deciso di partire davanti perché pensavo che fosse meglio. Poi in realtà, il tracciato aveva passaggi molto difficili e molto tattici e quindi, se tornassi indietro, sceglierei almeno il nove. Sto trovando buone sensazioni in tutte le discipline e quello che cerco è di sciare come in allenamento in tutte le gare che andremo a fare”.
Francesca Marsaglia: “Era dall’inizio stagione che facevo parziali molto buoni ma non riuscivo a finalizzare. Avevo bisogno di questo tipo di gara per capire che sono sulla strada giusta. Devo anche ringraziare le mie compagne perché con il livello che abbiamo ci tiriamo l’una con l’altra ogni giorno”.
Nel DH maschile Kitzbuehl Beat Feuz compie l’impresa e fa il pieno delle vittorie in discesa in questa edizione dell’Hahnenkamm a Kitzbuehel. Una doppietta storica per lo svizzero, che prima di questo 2021 non aveva mai vinto sulle nevi tirolesi. Il suo tempo è di 1’55”29, per 17 centesimi meglio di quello del francese Johann Clarey, che a 40 anni diventa l’atleta più vecchio ad essere salito su un podio di Coppa del mondo. Al terzo posto c’è Matthias Mayer, al secondo podio in tre giorni, staccato di 38 centesimi da Feuz. Ma oggi la Streif ha battezzato il ritorno ad alto livello di Christof Innerhofer, un altro atleta rispetto a quello visto nella prima discesa, capace di staccare il quarto tempo assoluto e avvicinarsi al podio. Gli 86 centesimi di ritardo che Innerhofer accusa da Feuz non spiegano bene la prestazione del campione di Gais, che è tornato ad attaccare senza esitazione su una pista dura e veloce come piace a lui. Dominik Paris chiude al settimo posto, in una giornata in cui il carabiniere della Val d’Ultimo non ha trovato il giusto feeling con la pista, oltre ad essere sceso nel momento in cui la visibilità era scarsa. Gran colpo di Florian Schieder, 25enne carabiniere di Castelrotto, che, partito con il numero 50, ha fatto registrare i migliori intermedi per tutta la parte alta del tracciato per poi lasciare qualcosa nella parte finale, ma è riuscito comunque a chiudere la sua gara al 14/o posto con 1”43 di ritardo da Feuz, il suo miglior risultato in carriera, sulla pista che più ama. A punti anche Matteo Marsaglia, 28/o, mentre sono appena fuori dalla zona punti, Davide Cazzaniga 33/o e Emanuele Buzzi 35/o. Con i 100 punti conquistati oggi, Feuz balza in testa alla classifica di specialità con 326 punti, contro i 298 di Matthias Mayer e i 217 di Johann Clarey. Paris è quinto a 188.
Christof Innerhofer: “Sono contento, ho fatto una bella prova rispetto a due giorni fa. C’era una neve che mi aiutava e mi permetteva di spingere di più. La visibilità era buona, oggi dovevo mettere una marcia in più e quindi non mi sono preoccupato della visibilità o di altre cose. Oggi sapevo che avrei dovuto di nuovo trovare il coraggio di mettere giù le punte degli sci e farli tirare. Non ci sono riuscito perfettamente all’ingresso della stradina, ma nel complesso una buona prova.”
Dominik Paris: “Non ho sciato bene, forse non trovato la migliore scioltezza dall’inizio e poi sotto ho perso tempo. Ho bisogno di lavorare ancora quando ci sono queste condizioni di luce. Quando sono sceso io non si vedeva niente e io faccio ancora un po’ fatica quando è così. Ma non ci sono scuse, si tratta di lavorare ancora e migliorare anche quando le condizioni non sono perfette, come riuscivo a fare in passato”.
Florian Schieder: “Dopo la seconda prova mi sentivo già bene, poi non sono riuscito a partire nella prima gara. Oggi volevo solo sciare come faccio in prova, senza strafare e ci sono riuscito bene. Sono sorpreso dei miei intermedi, anche perché non mi sentivo così bene, forse perché ero molto veloce. Sono davvero contento di questo risultato”