Sci – Courchevel si tinge di azzurro. Giunge infatti
un’importante vittoria italianaa nello
sci alpino.
Federica Brignone si è aggiudicata il gigante
di Courchevel, in Francia, valido per la Coppa
del Mondo. La valdostana con il tempo
di 2’12’59 ha preceduto la norvegese Mina
Fuerst Holtmann. A tre settimane di distanza
dal successo di Killington non si è invece
ripetuta Marta Bassino, che dopo un’ottima
prima manche conclusa al secondo posto
chiude solo settima. La Brignone, che conquista
la 11/ma vittoria in carriera, sale anche
in testa alla classifica di coppa del mondo di
specialità con 225 punti. Sedicesima Sofia
Goggia a 1”49, appena davanti alla fuoriclasse
statunitense Mikaela Shiffrin, 17esima a
1”65 dopo aver conquistato le ultime quattro
prove tra gigante e slalom; 28esima Irene
Curtoni a 2”79.
“Sono partita attaccando su tutte le porte
perché era l’unico modo per fare un po’
la differenza. Eravamo tutte molto vicine e
se volevo provare a batterle dovevo partire
col fuoco e arrivare col fuoco”. Poi racconta
della seconda manche, perfetta anche tatticamente:
“La pista era un po’ più rovinata,
ma la mia sciata è abbastanza rotonda e mi
permette di arrivare nelle buche riuscendo
a spingere. Credo di aver attaccato ancora
più nella seconda che nella prima e alla fine
è arrivata la vittoria”. Per la Brignone, che ha
conquistato il pettorale rosso di leader della
specialità, è finalmente il momento del successo
su una delle sue piste preferite: “Qui a
Courchevel non ero mai riuscita ad ottenere
un buon risultato, ci tenevo davvero a fare
bene davanti al mio fan club che viene sempre
qui a trovarmi. Con la neve un po’ facile
che c’era ha fatto la differenza l’atteggiamento
in gara. Sto sciando bene e, quando
sono quest’anno. Ho lavorato con una motivazione
ancora maggiore rispetto al passato,
mi sento bene e non ho avuto intoppi nell’allenamento
estivo potendomi preparare al
meglio in tutte le condizioni. Io voglio tenere
questo pettorale di leader fino in fondo e
quindi non dovrò mai cedere di un passo”.
In un sol colpo ha conquistato il pettorale
rosso di specialità (davanti alla Holtmann)
e il secondo posto della classifica generale,
dietro alla Shiffrin. “Nella prima manche non
sono stata abbastanza aggressiva – ha ammesso
la Shiffrin -, non ho preso dei rischi.
Sono molto delusa, è raro per me stabilire
una strategia di gare e non riuscire a metterla
in pratica. Mi sto facendo tante domande, ma
è tutta colpa mia. Non ho scuse”.
Terza nella prima manche (ma a soli 6 centesimi
dalla Holtmann), la Brignone è partita
bene, ha aumentato il vantaggio fino a chiudere
in 2’12”59 con 44 centesimi di vantaggio
sulla Holdener. Dopo di lei sono scese
Marta Bassino, che non è riuscita a ripetersi
ed è scivolata al settimo posto, e la norvegese
Holtmann, che non è riuscita a ripetere
l’irresistibile finale dell’azzurra (ha perso 3
decimi negli ultimi 9 secondi di gara) e le è
finita dietro di 4 centesimi. Per la Holdener
è stato il primo podio in gigante, per la Holtmann
il primo in Coppa del Mondo. Grande
rimonta di Sofia Goggia che con il secondo
tempo di manche è risalita dal 26° al 16°
posto, a 1”49 dalla Brignone e davanti alla
Shiffrin. Per la Goggia è ritorno nelle prime
30 delle liste di gigante, significa che dalla
prossima gara – il 28 dicembre a Lienz – partirà
con il pettorale numero 16 (a Soelden, a
inizio stagione, aveva il 64). Delusa invece la
Shiffrin. Era dal gigante di Plan de Corones
del 23 gennaio 2018 (uscì) che non andava
così male in questa specialità. Dopo quell’uscita
aveva raccolto l’oro olimpico, il bronzo
mondiale, 4 vittorie e 5 podi in gigante.
La coppa del mondo donne resta in Francia e
si sposta in Val d’Isere: sabato discesa e domenica
combinata.
Arrivo— 1. Brignone 2’12”59
2. Holtmann a 4/100
3. Holdener (Svi) a 44/100;
4. Rebensburg (Ger) e Vlhova (Slk) a 48/100
6. Hector (Sve) a 59/100;
7. Bassino a 77/100;
8. Tviberg (Nor) a 86/100;
9. Schmotz (Ger) a 89/100;
10. Robinson (N. Zel) a 98/100;
16. Goggia a 1”49
28. I. Curtoni a 2”79.