Arianna Errigo – SCHERMA – Cresce la polemica tra l’atleta Arianna Errigo e le Federazione Italiana Scherma. Il contendere? La doppia convocazione agli appuntamenti di Coppa del Mondo!
Cerchiamo di fare luce su una problematica che va avanti da qualche mese.
Da una parte la Federazione Italiana Scherma che vuole che Arianna si concentri su una sola ‘Arma’, dall’altra la Errigo che desidera qualificarsi alle olipiadi con una doppia possibilità di espreimere le sue doti?
E’ giusto il pensiero della FIS che vuole la concentrazione degli atleti su un’unica competizione oppure va incentivata la richiesta di Arianna Errigo?
Non spetta a noi decidere o prendere posizione ma spetta alle parti trovare un accordo che deve dare serenità all’ambiente della scherma e a tutti gli atleti che hanno la necessità di concentrarsi per gli appuntamenti di Coppa del Mondo il cui cammino è determinante anche per la qualificazioni alle Olimpiadi in Giappone.
La polemica sta crescendo a dismisura in queste ore inquanto alla giovane schermitrice è stato impedito di partecipare all’ultima tappa di Coppa del Mondo di sciabola disputata nel weekend a Seul, la monzese sta cercando di inseguire la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 sia nel fioretto (dove è stata due volte Campionessa del Mondo e dove ha conquistato medaglie a cinque cerchi) e anche nella sciabola ma la Federscherma vuole che l’azzurra si concentri solo sull’arma dolce.
Dopo qualche polemica e qualche presa di posizione sui social, Cesare Di Cintio, avvocato della schermitrice, ha scritto una lettura al legale della Federazione chiedendo che venga concessa la convocazione per la prossima gara di Coppa del Mondo di sciabola che andrà in scena a Tunisi dal 10 al 12 maggio.
Risulta evidente che Arianna Errigo, che nel prossimo weekend tornerà in pedana nel fioretto a Tauber, vuole a tutti i costi proseguire il suo cammino per riscrivere un pezzo di storia di questo sport: se entro il 2 maggio non dovessero arrivare risposte positive riguardo alla sua convocazione in Tunisia, allora procederà legalmente nelle sedi opportune perché ogni ritardo potrebbe compromettere il suo cammino verso il Sol Levante.
Il 25 Aprile l’atleta ha così scritto sui social: “Ribadisco che non voglio regali e non pretendo nulla se non la possibilità di giocarmi le mie carte per una doppia qualificazione nel fioretto e nella sciabola.
Voglio che sia la pedana il mio giudice non altro”.
Tre giorni prima era stata ancora più chiara: “Il mio sogno è quello di difendere i colori dell’Italia alle prossime Olimpiadi di Tokyo nelle armi del fioretto e della sciabola! 🇮🇹
Vorrei rappresentare il mio paese e tutte quelle persone che con un obiettivo nel cuore mettono tutto l’impegno e la passione possibile per raggiungerlo. ❤
Il tutto, ovviamente, sempre nel rispetto dello spirito olimpico, dei valori dello sport e della competizione che deve sempre essere l’unico e solo giudice di tutti gli sportivi!
Questo è quello che mi hanno sempre insegnato i miei genitori ed è così che ormai vivo!
Questi sono i valori che niente e nessuno potrà cambiarmi!“.
L’auspicio è che il dialogo prevalga e si trovi una soluzione in grado di accontantare entrambe le parti.