Pallanuoto, Italia batte Spagna 10-5: il Settebello è campione del mondo
Settebello – Gli azzurri trionfano a Gwangju: per la nazionale italiana è il quarto titolo iridato
L’Italia di pallanuoto maschile trionfa a Gwangju. Il Settebello allenato da Alessandro Campagna vince la medaglia d’oro al Mondiale battendo la Spagna 10 a 5 in finale. Per la nazionale italiana è il quarto titolo iridato, otto anni dopo l’ultimo, conquistato a Shanghai. Dai parziali (2-2, 5-3, 8-4) emerge la superiorità dimostrata del gruppo azzurro. La vittoria è stata festeggiata da tutto lo staff, compreso il ct, con un tuffo nella piscina insieme con la squadra neocampione. Una porestazione immensa, un torneo da super-squadra.
Settebello sul trono mondiale. Padroni e campioni del mondo. Stradominata la Spagna in una partita con gli avversari rimasti a contatto soltanto sul 2-2. Poi una sinfonia azzurra con una difesa imperforabile (4/13 con l’uomo in meno), Del Lungo che para un rigore a Barroso a 23 secondi dalla fine del primo periodo e due break di tre a zero (5-2, 8-3) che annientano e stordiscono gli spagnoli, incapaci di rientrare nel match. Dalla piscina Natatorium dell’Oriental Sports Center di Shanghai alla Nambu University Grounds di Gwangju, dal 2011 al 2019. Otto lunghissimi anni con Alessandro Campagna che torna sul tetto del mondo insieme a Pietro Figlioli, Matteo Aicardi e Niccolò Figari. E’ il quarto mondiale dopo Berlino 1978, Roma 1994 e Shanghai 2011, il secondo con il coach siracusano, che ne ha vinto uno anche da giocatore nel 1994 a Roma, tornato alla guida dell’Italia alla vigilia dei mondiali di Roma 2009 dopo il biennio 2001-2002. E’ la settima medaglia della storia della squadra nazionale più titolata dello sport italiano.
Bronzo alla Croazia che batte 10-7 l’Ungheria.
Le parole del presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli. “La squadra è stata allenata e preparata alla perfezione. Sono arrivati alla finale in condizioni eccellenti e hanno dominato la Spagna che era data per favorita dai pronostici. Complimenti a loro e a tutte le società che seguono questi meravigliosi ragazzi. Questo successo dimostra, ancora una volta, che il sistema federale funziona. I nostri tecnici sono i migliori al mondo, sono i più richiesti e i più esperti: di questo siamo orgogliosi. Dobbiamo andare avanti così, consapevoli che è sempre più difficile”. Al termine del match Italia-Spagna il presidente della Federazione Italiana Nuoto ha ricevuto la telefonata del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti che si è congratulato per la splendida vittoria del Settebello.
Il commento del cittì Campagna. “La partita perfetta, in una giornata perfetta, nella finale di un mondiale. Sono venuti fuori il nostro gioco, la nostra personalità e il nostro orgoglio. I ragazzi sono stati perfetti, eccezionali. Siamo cresciuti alla distanza in questo campionato del mondo: all’inizio non stavamo benissimo. Nella sofferenza siamo cresciuti. Il prossimo anno ci sarà ancora più tensione, una Olimpiade è sempre differente: questo è stato un test superato alla grandissima. Voglio ringraziare tutto il mio staff, determinante sempre. Un ringraziamento particolare lo rivolgo al presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli che sa come gestire perfettamente i settori agonistici”.
Il commento del capitano Figlioli. “Siamo entrati in acqua con la testa libera, in riscaldamento ci sentivamo tutti bene. Il gol (quello del 3-2, ndr) mi ha caricato ancora di più e da quel momento è stata una grande cavalcata. Abbiamo eseguito alla perfezione le indicazioni del nostro allenatore. Non abbiamo concesso spazi agli spagnoli, perché siamo rimasti sempre concentrati sull’obiettivo. Questo gruppo è molto unito, sa soffrire e uscire dalle difficoltà. Il prossimo anno ci aspettano le Olimpiadi, un altro grande appuntamento. Dedico questa vittoria alla mia famiglia, ovviamente ai miei compagni, anche a quelli rimasti a casa, e a tutti gli italiani che spero si innamorino ancora di più di questo sport”.
Il commento di Echenique. “Incontrare la Spagna è ormai un’abitudine; batterla è molto bello. Siamo arrivati meglio di loro alla finale, con più fame e voglia di vincere. Che differenza c’è tra me e Messi? Io ho vinto un campionato del mondo. Dopo l’espulsione nella prima partita, passata la rabbia, mi sono gasato e sono cresciuto fisicamente e psicologicamente. Non mi sono lasciato condizionare. In finale siamo stati strepitosi assolutamente”.
Il commento di Aicardi. “Voglio ringraziare tutte le società italiane che hanno dato la possibilità a tutti noi giocatori di arrivare in condizioni perfette a questi mondiali. Noi poi ci abbiamo messo del nostro. E’ una vittoria meravigliosa dopo tante sofferenze”.
Il commento di Figari. “Non riesco a spiegare quanto sia emozionato per questa vittoria. E’ stata una grande impresa: ancora non ci credo. Siamo sul tetto del mondo, con pieno merito”.
Il commento di Del Lungo. “Ancora non ci credo, è l’emozione più grande della mia vita. Siamo stati grandiosi dall’inizio alla fine”.
Il commento di Dolce. “Sono sul tetto del mondo. Non svegliatemi, non ci sto credendo”.
Il tweet del presidente del consiglio Giuseppe Conte. “Il Settebello torna sul tetto del mondo dopo otto anni. Un altro oro che impreziosisce il medagliere azzurro ai Mondiali di Gwangju 2019 dopo i trionfi di Simona Quadarella, Gregorio Paltrinieri e Federica Pellegrini. Grandi ragazzi, grande Italia”.
Spagna-Italia 5-10
Spagna: Lopez Pinedo, Munarriz Egana 1 (rig.), Granados Ortega, De Toro Dominguez, Cabanas Pegado, Larumbe Gonfaus, Barroso Macarro, Fernandez Miranda, Tahull I Compte, Rocha Perrone 2, Mallarach Guell 2, Bustos Sanchez, Lorrio Bejar. All. Martin Lozano.
Italia: Del Lungo, Di Fulvio 1, Luongo 2, Figlioli 1, Di Somma, Velotto, Renzuto Iodice 1, Echenique 1, Figari, Bodegas 1, Aicardi 1, Dolce 2, Nicosia. All. Campagna.
Arbitri: Margeta (Slo) e Goldenberg (Usa).
Note: parziali 2-2, 1-3, 1-3, 1-2. Del Lungo (I) para un rigore a 7’37 del primo tempo, sul 2-2, a Barroso. Espulso con sostituzione Di Somma (I) a 1’45 del quarto tempo. Uscito per limite di falli Figari (I) a 3’36 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Spagna 4/13 + due rigori e Italia 4/6.
CRONACA. Subito in gol. Trenta secondi e dopo l’espulsione di Aicardi al centro, l’extraplayer passa dalle mani di Di Fulvio che scarica a Luongo per l’1-0 da posizione cinque. Un minuto e cinquanta secondi e Perrone pareggia da cinque metri alla prima superiorità iberica concessa per fallo grave di Figari (1-1). Munarriz e Granados falliscono due extraman e dall’altra parte gli azzurri raddoppiano col Chalo dopo un’azione insistita e conclusa magistralmente sotto il sette dall’italoargentino. Quarta superiorità spagnola, la difesa scala male e ancora Perrone la piazza nell’angolo per il pareggio a 1’22 dalla fine (2-2). Il fuoriclasse iberico a 20 secondi dal termine innesca l’azione che porta al rigore commesso da di Di Fulvio su De Toro. Dai cinque metri spara Barroso ma Del Lungo è magistrale e intusce il tiro.
Nel secondo tempo, dopo un minuto e mezzo capitan Figlioli piazza la bomba a uomini pari del +1. Tre minuti sul cronometro, terza espulsione iberica e Dolce mette la firma sul 4-2. Settebello a petto gonfio: quarto extraplayer, palla velocissima e Renzuto che dai due metri segna il 5-2 a metà tempo. Tre reti in quattro minuti, musica maestro. Si succedono tre superiorità senza gol, poi a un minuto dalla fine la controfuga spagnola si conclude col rigore di Figari su Perrone, che stavolta Munarriz realizza per il 3-5. La difesa azzurra stoppa l’ottavo extraman e si cambia campo sul +2.
L’apertura del terzo tempo è tutta azzurra. Apre il bomber Aicardi in parità dai due metri. Il cavaliere mascherato di Rio 2016 riceve al centro dal mancino Echenique e compie una rotazione velocissima con il pallone che riappare alle spalle di Lopez Pinedo (6-3). Pallanuoto da fantascenza: ancora il Chalo inventa e Dolce (doppietta) realizza da sette metri con l’aiuto del palo (7-3). Mezzo minuto e Di Fulvio prende controfallo, parte come un centrometrista al centro, doppia finta e rete magistrale per l’8-3 a 3″42 dalla fine del parziale. E’ grande Italia. Se ne accorge Martin, chiama time out, cerca di rinfrescarre le idee ai suoi. Secondo fallo grave di Di Fulvio e Mallarach col mancino infila il 4-8 realizzando il terzo extraman su nove tentativi. Più quattro a otto minuti dalla gloria.
Gli azzurri sono in trance. Implacabili. La Spagna non c’è più. Segnano Luongo e Bodegas, nel mezzo Mallarach in superiorità (4/13 + 2 rigori contro 4/6 dell’Italia). Game, set and match. Campioni del mondo!
Settebello medagliati ai campionati mondiali (4 ori, 2 argenti, 1 bronzo)
CALI 1975
3. Italia: Alberani, Simeoni, Baracchini, Marsili, Castagnola, De Magistris, Ghibellini, Castagnola, Del Duca, D’Angelo, Scotti Galletta. CT Lonzi
BERLINO 1978
1. Italia: Alberani, Simeoni, Baracchini, Marsili, Fondelli, De Magistris, Ghibellini, Galli, Ragosa, Collina, Scotti Galletta. CT Lonzi
MADRID 1986
2. Italia: Trapanese, Misaggi, Pisano, Steardo, Campagna, Caldarella, Fiorillo, Giuseppe Porzio, Postiglione, Tempestini, Ferretti, D’Altrui, Averaimo. CT Dennerlein
ROMA 1994
1. Italia: Attolico, D’Altrui, Bovo, Giuseppe Porzio, Campagna, Roberto Calcaterra, Fiorillo, Franco Porzio, Pomilio, Gandolfi, Ferretti, Silipo, Averaimo. CT Rudic
BARCELLONA 2003
2. Italia: Gerini, Postiglione, Mangiante, Buonocore, Rath, Roberto Calcaterra, Tempesti, Angelini, Felugo, Alessandro Calcaterra, Goran Fiorentini, Silipo, Bencivenga. CT De Crescenzo
SHANGHAI 2011
1. Italia: Tempesti, Perez, Gitto, Figlioli, Giorgetti, Felugo, Figari, Gallo, Presciutti, Deni Fiorentini, Aicardi, Deserti, Pastorino. CT Campagna
GWANGJU 2019
1. Italia: Del Lungo, Di Fulvio, Luongo, Figlioli, Di Somma, Velotto, Renzuto Iodice, Echenique, Figari, Bodegas, Aicardi, Dolce, Nicosia. CT Campagna
Albo d’oro e piazzamenti Italia
Belgrado 1973: 1. Ungheria, 2. Urss, 3. Jugoslavia; Italia quarta
Cali 1975: 1. Urss, 2. Ungheria, 3. Italia
Berlino 1978: 1. Italia, 2. Ungheria, 3. Jugoslavia
Guayaquil 1982: 1. Urss, 2. Ungheria, 3. Germania Ovest; Italia nona
Madrid 1986: 1. Jugoslavia, 2. Italia, 3. Urss
Perth 1991: 1. Jugoslavia, 2. Spagna, 3. Ungheria; Italia sesta
Roma 1994: 1. Italia, 2. Spagna, 3. Russia
Perth 1998: 1. Spagna, 2. Ungheria, 3 Jugoslavia; Italia quinta
Fukuoka 2001: 1. Spagna, 2. Jugoslavia, 3. Russia; Italia quarta
Barcellona 2003: 1. Ungheria, 2. Italia, 3. Serbia&Montenegro
Montreal 2005: 1. Serbia&Montenegro, 2. Ungheria, 3. Grecia; Italia ottava
Melbourne 2007: 1. Croazia, 2. Ungheria, 3. Spagna; Italia quinta
Roma 2009: 1. Serbia, 2. Spagna, 3. Croazia; Italia undicesima
Shanghai 2011: 1. Italia, 2. Serbia, 3. Croazia
Barcellona 2013: 1. Ungheria, 2. Montenegro, 3. Croazia; Italia quarta
Kazan 2015: 1. Serbia, 2. Croazia, 3. Grecia; Italia quarta
Budapest 2017: 1. Croazia, 2. Ungheria, 3. Serbia; Italia sesta
Gwuangju 2019: 1. Italia, 2. Spagna, 3. Croazia
Foto Marcel ter Bals orangepictures/Deepbluemedia.eu