Pallanuoto – Giudice sportivo: Pro Recco sconfitta 0-5 e tre punti per il Posillipo

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Pro Recco – Il verdetto è arrivato puntuale e si è abbattuto sulla Pro Recco. Costa caro il pasticcio della seconda giornata di campionato alla Pro Recco: il giudice unico, Andrea Pascerini, ha sentenziato lo 0-5 a tavolino e quindi la vittoria va al Posillipo.
I fatti sembrano voler evidenziare la responsabilità oggettiva della Pro Recco.
Non è dello stesso avviso la Pro Recco che preso atto del dispositivo del Giudice Unico, ha preannunciato reclamo alla Corte Sportiva di Appello.

Questo il provvedimento del Giudice

Il Giudice, acquisiti
a)il verbale dell’incontro (Allegato 1)
b)il reclamo del Recco (Allegato 2)
c)sentito in audizione telefonica l’arbitro dell’incontro Sig. Paoletti (Allegato 3)
d)acquisita ulteriore documentazione (Allegato 4)
RILEVA
I fatti sono riepilogati nel verbale dell’arbitro: in sostanza ciò che rileva in questa sede è quanto segue.

1) L’incontro era previsto per le 15.00.
2) Alle 14.00 gli arbitri arrivavano presso la piscina di SORI e verificavano che il campo di gioco non era ancora stato allestito.
3) Posillipo era già presente in piscina.
4) Alle 14.15 si presentavano in divisa sul piano vasca i componenti della giuria.
5) Alle 14.25 gli arbitri accedevano al piano vasca e si rendevano conto della presenza di una pedana rialzata sul fondo vasca che di fatto rendeva inagibile il campo per l’incontro di pallanuoto (in quell’area i giocatori “quasi” camminavano sull’acqua).
E’ da sottolineare al riguardo che il portiere del Posillipo non ha potuto effettuare il rituale riscaldamento “tra i pali”, ma solo nuotare.
Non solo: in tale occasione veniva preso atto che tutto l’impianto elettrico collegato al tabellone non era (ancora) attivo.
La presentazione delle squadre poteva avvenire solo alle 15.05 a causa delle carenze organizzative e in tale occasione tutti i fili elettrici erano ancora disordinati sul bordo vasca e non erano ancora funzionanti né le luci nè il segnalatore time out nè quello delle espulsioni.
6) Nel frattempo il personale (vale a dire un bagnino aiutato da una ragazza) tentava di risolvere il problema della pedana rialzata.
L’esito era che, comunque, una parte della pedana rimaneva rialzata e impediva di giocare.
7) Il problema non veniva risolto e quindi alle 15.48 gli arbitri decretavano la “fine dell’incontro”.
Arbitri e giuria rientravano negli spogliatoi.
8) Solo a questo punto il Presidente Sig. Felugo della società Recco proponeva di usare l’impianto secondario di Camogli per disputare l’incontro.
9) Successivamente veniva risolto il problema della pedana e alle 16.15 veniva accertata la regolarità del campo di gioco.
10) Gli arbitri dichiaravano la loro disponibilità ad arbitrare l’incontro, mentre il Posillipo per il tramite dei suoi dirigenti non si dichiarava disponibile.

Contrariamente a quanto sopra affermato dagli arbitri, il Recco, nel suo reclamo, sostiene che:
A) il guasto si è verificato “dopo la presentazione delle squadre schierate a bordo vasca allorchè le stesse si sono calate in vasca. Solo in tale momento infatti il guasto si è verificato in quanto parte della pedana è tornata in alto creando la situazione contestata”;
B) il fatto in oggetto “non è un fatto riscontrabile prima dell’avvio della gara come richiede l’art. 24 punto 1 RGPN …… omissis ….. prima della gara infatti tutto funzionava regolarmente e quindi la società non poteva oggettivamente prevedere e per l’effetto chiedere il cambio campo prima delle ore 15.00”.

Quest’ufficio, alla luce di quanto sopra, ritiene inequivocabile ricondurre la mancata disputa dell’incontro alla grave carenza organizzativa da parte della società ospitante cui grava, comunque, l’onere di predisporre tutto quanto necessario, nei tempi previsti, per il corretto svolgimento dell’incontro: sussiste quindi a carico del Recco una specifica responsabilità oggettiva.

In particolare, deve evidenziarsi che:
1) non era stato predisposto per tempo il campo di gioco così come previsto dal regolamento (vedi in particolare il verbale dell’arbitro);
2) al momento della presentazione delle squadre, permanevano alcune carenze organizzative già evidenziate sopra (assenza luci time out e assenza luci espulsione);
3) di più, in tale momento era materialmente impossibile disputare la partita a causa della pedana rialzata che di fatto consentiva a qualche giocatore di “quasi camminare sull’acqua”.

La disponibilità degli arbitri e del Posillipo è durata ben oltre il tempo previsto, avendo concesso di fatto 20 minuti in più rispetto alla mezz’ora canonica, e nonostante questo il problema non veniva risolto.

La successiva risoluzione del problema alle ore 16.15 nonché la richiesta relativa al campo sussidiario erano evidentemente tardive.
Da quanto sopra si deve dedurre che le argomentazioni del Recco non possano essere ritenute accoglibili in quanto è pacifico che nel momento della presentazione delle squadre (ed anche – almeno – già nei 30 minuti precedenti) il campo non era adeguato nè predisposto regolarmente. Tale inadeguatezza è perdurata fino alle ore 16.15.
Si deve sottolineare che il problema relativo alla pedana rialzata non può essere ricompreso tra le circostanze impreviste, tanto più che (in tutto o in parte) tale “anomalia” era presente anche prima dell’inizio dell’incontro.
È pacifico, per questo giudicante, che la società ospitante è stata gravemente omissiva sul punto in quanto prima dell’inizio dell’incontro non si è preoccupata di verificare che il campo fosse agibile in ogni sua parte e secondo quanto previsto dagli specifici regolamenti.
È da questa carenza organizzativa che deriva una responsabilità diretta e oggettiva a carico della società ospitante per il mancato svolgimento dell’incontro.

Occorre ora valutare se i regolamenti in essere prevedano una sanzione (e quale essa sia) a seguito di una carenza organizzativa da cui sia derivata la impossibilità di disputare l’incontro.

Al riguardo non soccorre il Regolamento Generale Pallanuoto 2018/2019 in quanto non ancora approvato. È necessario quindi rifarsi a quello relativo al precedente campionato 2017/2018.
Occorre evidenziare che nell’allegato 3 del Regolamento 2017/2018 Campionato di Pallanuoto Maschile Serie A1, mentre sono elencate singolarmente le conseguenze sanzionatorie nelle “singole carenze organizzative specifiche” (per cui comunque l’incontro può essere disputato), non viene prevista in alcun modo quella carenza organizzativa che da sola impedisce lo svolgimento dell’incontro.
Nelle varie carte federali (Regolamento di Giustizia, Regolamento Campionato Pallanuoto, Regolamento Recco, ecc.) non si trovano specifici supporti a situazione analoga a quella presente.
Non per questo una situazione di tale entità può essere ignorata da questo organo giudicante.
Ai fini sanzionatori si deve ricorrere, in assenza di specifica normativa, al principio di equità, a sua volta supportato da casistica che – in senso estremamente lato – possa essere riferibile al caso di specie.
Il punto di partenza è quindi costituito, a parere di questo giudicante, dal fatto che l’incontro previsto non si è disputato a causa di una grave carenza organizzativa.
La sanzione prevista nei casi nei quali l’incontro non si è disputato (ovviamente per cause totalmente diverse dalla presente) prevede una sanzione che va ad essere ricompresa tra una o più delle seguenti:
 sconfitta a tavolino 0-5
 punti di penalità
 ammenda
(sanzioni, ovviamente, previste nel Regolamento di Giustizia in vigore).

Concludendo:
ritiene questo ufficio che vi sia una diretta e unica relazione tra la carenza organizzativa attribuibile alla società ospitante e la mancata disputa dell’incontro.
Ritiene quindi che si debba precedere utilizzando il giudizio di equità individuando quale sanzione quella prevista per casi “lato sensu” analoghi (es.: la mancata disputa di un incontro per un mancato arrivo di una squadra senza adeguata giustificazione).
Rimane da segnalare, in ultimo, l’ “inspiegabile” comportamento omissivo del Recco anche prima delle ore 15.00 e stigmatizzato nel verbale dell’arbitro.

PQM

per questi motivi il Giudice Sportivo Nazionale così decide:
1. risultato convenzionale di 0-5 a favore del Posillipo
2. ammenda € 1.000,00 a Recco per carenze organizzative.




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