Plebiscito Padova – CSS Verona – Si presentava come una partita comunque complicata quella contro il CSS Verona, che lo scorso anno era riuscita a beffare il Plebiscito Padova, sempre fuori casa, al termine di una partita al cardiopalma.
Ieri sera, sempre a Verona, le patavine questa volta non hanno lasciato possibilità di replica: 10 a 2 il risultato finale della quarta giornata di campionato, nel primo turno infrasettimanale di questa stagione, con tripletta di Queirolo, doppietta di Casson, Millo, Ranalli e un gol di Centanni.
La partenza della Css è colma di concentrazione. Padova va più volte su nel conteggio, ma fatica a scalfire la retroguardia di casa. Il problema evidente sin da subito è che Verona suda non poco per arrivare al tiro pulito. Pian piano esce l’esperienza delle ospiti che segnano, anche se non quanto potrebbero, per merito di Nigro, che sarà monumentale per tutta la partita, e della difesa veronese. Il secondo periodo sembra che Padova debba dominarlo, invece l’inserimento di Braga e un bel piazzato di Perna in superiorità tengono vive le gialloblù.
L’entusiasmo del folto pubblico di casa pare spingere le ragazze di casa ad accorciare ancora di più le distanze. Invece la terza frazione è quella del distacco definitivo, con Prandini e compagne che vengono frustrate mentalmente da molte superiorità sciupate. Il Plebiscito si dimostra letale, eppure non riesce ad infierire, mentre le conclusioni verso Teani si diradano sempre più.
“Buona partita da parte nostra per intensità, occasioni create e gioco prodotto” commenta il tecnico Posterivo “è stata una partita senza storia, ma abbiamo sbagliato davvero troppe situazioni da gol, anche in occasioni relativamente facili: almeno quattro le occasioni in 1 contro 0 non concluse. Sono errorii che poi in partite con il risultato un po’ più equilibrato possono fare la differenza. Dobbiamo imparare ad essere un po’ più cinici, anche perché è un peccato creare così tanto e non finalizzare, e sarebbe gratificante anche per le ragazze avere una percentuale di realizzazione maggiore. Ottima comunque la prova difensiva abbiamo subito solo due gol in questa partita fuori casa, ma questa è un po’ una conferma perché è sempre stato il nostro punto di forza.
Comunque, abbiamo iniziato bene questo periodo importante, dobbiamo continuare su questa linea, e confermo che la squadra mi sta piacendo molto come atteggiamento. Cercheremo di limare qualche errore sotto-porta, ma in generale sono molto soddisfatto di come stiamo lavorando e dell’impegno quotidiano che tutte le atlete stanno dimostrando”.
Il tecnoco di Verona, Zaccaria commenta così la prestazione della sua squadra: «Questo incontro dimostra che siamo ancora troppo acerbe. Ci manca la lucidità, non siamo riusciti a scardinare la difesa più forte del campionato né a giocare con velocità e precisione. Aggiungo che i nostri reparti stasera sembravano proprio scollegati».
Una riflessione va al cammino in campionato: «Un anno fa in partite come queste avremmo preso 5 gol per tempo. Abbiamo ancora tanta strada da fare, Padova ci ha mostrato su cosa lavorare. Non sono scontento, ma mi chiedo se riusciremo a fare quel passo che ci serve per migliorare ancora».
Nel dopogara parla anche il vicecapitano della Css, Giulia Carotenuto: «Il problema non è stata la difesa, ma fondamentalmente l’attacco: due soli gol, solo un’occasione sfruttata con l’uomo in più. È vero, era la terza partita in una settimana, ma questa non può essere mai una giustificazione».
CSS VERONA – C.S. PLEBISCITO PD 2-10
CSS VERONA: Nigro, Bartolini, Peroni, Marchetti, Borg, Alogbo, Braga 1, Perna 1, Sbruzzi, Prandini, Esposito, Carotenuto, Gabusi. All. Zaccaria
CS PLEBISCITO PD: Teani, M . Savioli, I. Savioli, Gottardo, Queirolo 3, Casson 2, Millo 2, Dario, Cocchiere, Ranalli 2, Meggiato, Centanni 1, Giacon. All. Posterivo
Arbitri: Guarracino e Schiavo
Note
Parziali: 0-2 2-3 0-2 0-3, nessuna giocatrice uscita per limite di falli. Superiorità numerica: Verona 1/9 e Plebiscito 0/7 + 2 rigori. Spettatori 200 circa
foto: Alessia Casson (credit Rosario Turrisi)