Pallanuoto: dopo 14 anni la Pro Recco abdica. Scudetto a Brescia

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Pallanuoto – Dopo 14 Scudetti consecutivi, il Tricolore lascia Recco e prende la strada di Brescia: a Mompiano i ragazzi di Hernandez perdono anche in gara 4 per 11-10. “Il Brescia ha meritato lo Scudetto, noi no – afferma il mister della Pro Recco Hernandez – è una questione di attitudine: se non hai fame, se non sei coraggioso, il talento non basta per vincere. Abbiamo commesso errori individuali e così non si possono portare a casa le partite.

Il quarto appuntamento vale lo scudetto 2021. L’AN Brescia batte 11-10 la Pro Recco e interrompe l’egemonia dei liguri che durava da 14 campionati consecutivi. La squadra di Alessandro Bovo gioca bene, soffre nel finale e conquista con merito il secondo scudetto della sua storia. Chiude la serie 3-1. “Adesso festeggiamo per tre giorni”, dice lo storico capitano dei lombardi Christian Presciutti. Chiude al terzo posto la RN Savona che supera 18-13 la Telimar a Palermo, concludendo la serie sul 2-0.
Chi temeva che le energie spese 24 ore prima potessero pesare sul match è stato smentito. Nuoto e alta velocità. Niente batterie scariche.
Pro Recco in vantaggio solo all’inizio di match con Luongo: il suo classico gol da 5, in superiorità, sorprende Del Lungo. Gioia effimera perché nel giro di sessanta secondi il Brescia pareggia con Nikolaidis (Di Fulvio nel pozzetto) e passa in vantaggio con Renzuto che ribatte in rete un rigore respinto dalla traversa. Di Fulvio mette il risultato in parità sfruttando un uomo in più, ma Ivovic e compagni non riescono più a tornare davanti e i padroni di casa scappano sul +2 capitalizzando con Dolce altrettante superiorità: il primo quarto si chiude sul 4-2.
Strigliata di Hernandez al riposo, ma il Brescia al primo affondo guadagna il secondo penalty di giornata che Cannella non sbaglia. Pro Recco fortunata sul gol del 5-3: Echenique, con Gitto nel pozzetto, tira sul palo, il pallone carambola sulla spalla di Christian Presciutti e si insacca. Il fratello Nicholas segna il 5-4 servito da un assist delizioso di Younger impossibile da sbagliare. I
l Brescia però scappa di nuovo: Jokovic non lascia scampo a Bijac (6-4) con Ivovic nel pozzetto (due falli per lui, Di Fulvio e Figlioli con due tempi e mezzo da giocare). Ancora il mancino croato, questa volta con Mandic espulso, manda i lombardi sul +3. La saetta di Figlioli fa respirare i biancocelesti (7-5), la girata al centro di Aicardi, in superiorità, vale il 7-6, risultato che a 27 secondi dalla sirena non cambia più.
La Pro Recco acciuffa il pareggio dopo tre minuti e mezzo del terzo tempo: alzo e tiro con palomba di Mandic da applausi. Equilibrio che però dura un’azione: Nicholas Presciutti finisce nel pozzetto e Cannella non perdona (8-7). Brescia sul +2 perché un contro fallo spalanca la porta a Dolce che davanti a Bijac segna il 9-7. Ivovic e compagni si aggrappano ancora a Mandic che in superiorità scarica in rete il 9-8 a 140 secondi dalla fine del tempo. Non arriva il pareggio questa volta e Dolce, con l’uomo in più, cala il poker personale, poi Christian Presciutti prima della sirena scarta Echenique e sigla l’11-8.
La Pro Recco accorcia con Younger dopo 55 secondi del quarto tempo, Figlioli a metà quarto sfrutta l’uomo in più (11-10) e regala qualche speranza ai biancocelesti perché il Brescia non impensierisce più Bijac. Del Lungo stoppa Mandic e i biancocelesti gettano l’ultima superiorità – la terza consecutiva – senza tirare. La rimonta non riesce e gara 4 la vincono i lombardi.
“Il Brescia ha meritato lo Scudetto, noi no – afferma mister Hernandez – è una questione di attitudine: se non hai fame, se non sei coraggioso, il talento non basta per vincere. In tutte le partite abbiamo commesso parecchi errori individuali e così non si possono portare a casa le partite”.

Le felicitazioni del presidente della Pro Recco Paolo Barelli. “Complimenti all’AN Brescia campione d’Italia per aver compiuto un’impresa costruita con lungimiranza, determinazione, passione e programmazione mai scalfite dai molteplici secondi posti in campionato e coppa Italia succeduti proprio contro la Pro Recco, che dominava la serie A1 dal 2006.
Complimenti al patron Marco Bonometti, al presidente Andrea Malchiodi, ai dirigenti, allo staff tecnico guidato da Alessandro Bovo e ai giocatori, molti dei quali artefici dei successi del Settebello insieme agli atleti alla Pro Recco cui va il mio plauso per essere, come avviene ormai da vent’anni, protagonisti sia in Italia sia in Europa. Il mio pensiero va anche all’amico Piero Borelli, anima storica del Brescia che starà esultando da lassù.
Complimenti per lo spettacolo che ci avete offerto malgrado una stagione drammaticamente complessa, che siamo riusciti a portare a termine grazie all’impegno di tutti e alla sinergia pianificata coi sacrifici di tutte le società. Adesso si va a Belgrado per la Champions. In bocca al lupo. Siete il nostro orgoglio!”.

Le parole del patron dell’AN Brescia Marco Bonometti. “Dodici anni di lotta e sofferenza per me, ma ce l’abbiamo fatta ed è giusto così: siamo una squadra di uomini veri. Abbiamo superato una squadra fortissima con grande merito, dopo quattro partite agonisticamente belle e avvincenti. Una vittoria meritata per questa società e che dedichiamo a tutti i nostri tifosi”.

Le parole del presidente dell’AN Brescia Andrea Malchiodi. “Una gioia incredibile è tanto tempo che aspettavamo questo momento. La dedico a tutti i tifosi bresciani. E’ una giornata storica per noi, tanto attesa ma finalmente è arrivata”.

Le parole del tecnico dell’AN Brescia Alessandro Bovo. “Ogni stagione ci abbiamo creduto, pur con mezzi inferiori rispetto alla Pro Recco. Quest’anno abbiamo alzato il livello tecnico della rosa. Abbiamo giocato questi playoff da grande squadra. Dedichiamo questo scudetto a Piero Borelli. Oggi ho visto una sua foto ed ho pensato a lui e ad un grande regalo da fargli”.

Il commento del portiere dell’AN Brescia Marco Del Lungo. “Volevo lasciare qualcosa a Brescia, perchè a me in dieci anni ha dato tanto. E’ una scelta sofferta cambiare società, ma anche di crescita. Il merito è tutto della squadra che ha giocato dei playoff incredibili. L’ultimo tempo è stato interminabile”.

Infine il commento del capitano dell’AN Brescia Christian Presciutti. “Non ho parole, sono anni che aspettavo questo momento. Non so chi ringraziare veramente. Abbiamo sofferto in queste quattro gare ma sapevamo che potevamo farcela. Abbiamo battuto una squadra che ha fatto la storia della pallanuoto. Una vittoria che ci dobbiamo godere e poi penseremo alla Champions League”.nù




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