Master Group Sport Volley Cup A1: vittorie per Vicenza e Scandicci

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OBIETTIVO RISARCIMENTO VICENZA – IL BISONTE FIRENZE 3-1 (18-25, 25-23, 25-23, 27-25)
La tensione della partita da vincere a tutti i costi dura un set, poi l’Obiettivo Risarcimento Vicenza la trasforma in determinazione e porta a casa l’intera posta in palio contro Il Bisonte Firenze, trascinato anche dal caloroso pubblico. Tre set all’ultimo respiro, vinti con il minimo scarto, con le biancoblù che lottano con il cuore fino alla fine, andando a prendersi quello che in altre occasioni era invece stato lasciato. Una vittoria importante per la classifica e per il morale, che farà iniziare a Cella e compagne la settimana con il sorriso. Un altro ko sul filo per le toscane di Francesca Vannini, che come accaduto in altre occasioni si battono, ma tornano a casa a mani vuote.

Obiettivo Risarcimento in campo con Kitipova-Carter per la diagonale palleggiatore-opposto, Cella e Partenio in banda, Wilson e Popovic al centro, Lanzini libero. Francesca Vannini sceglie Bechis in palleggio, Turlea opposto, Vanzurova e Usic in banda, Calloni e Krsmanovic centrali e Parrocchiale libero.

Pochi scambi e le fiorentine trovano il primo break, subito colmato da Wilson a muro (5-5), ma tre errori consecutivi in attacco rimandano avanti Il Bisonte che da quel momento in poi tiene le redini del gioco salde in mano, con le biancoblu che soffrono in ricezione e non riescono ad essere efficaci in attacco. Cella prova ad accorciare sul 7-9, le avversarie vanno sul +7 con l’ingresso di Trevisan per Partenio, Cella recupera 2 lunghezze, poi con un rigore su ricezione lunga Il Bisonte chiude sul 18-25.

Al ritorno in campo sono ancora le ospiti a firmare il primo doppio vantaggio, con l’Obiettivo Risarcimento che si trova anche a -3, prima dei due ace di Carter che valgono il sorpasso e Cella conquista il doppio vantaggio: 10-8. Dopo la sospensione tecnica la capitano biancoblu allunga, le fiorentine provano ad accorciare, Popovic e Cella a muro ripristinano il +3, poi le fiorentine trovano un break di 4-0 che vale il 16-17. Si prosegue punto a punto, Carter trova il muro del 20-18, ma un errore riporta la situazione in parità, poi è ancora l’opposta statunitense a chiudere con due attacchi sul 25-23.

Popovic a muro e Partenio in attacco inaugurano il terzo parziale, Carter trova l’ace del 5-2, ma in poco tempo torna la parità, con Il Bisonte che mura e un pallonetto delle biancoblu che si ferma sul nastro della rete: 6-6. Popovic a muro riconquista il break e Cella, prima in attacco e poi a muro, incrementa per il 12-8. L’Obiettivo Risarcimento arriva ad avere 5 punti di vantaggio, ma azione dopo azione le avversarie recuperano pareggiando a quota 16. Si prosegue all’insegna dell’equilibrio, le fiorentine mettono la testa avanti sul 22-23, ma le biancoblu continuano a lottare, Partenio conquista la palla set, Goliat entra in prima linea al posto di Kitipova ed è proprio lei a chiudere a muro il set: 25-23.

Le biancoblu partono bene anche nella quarta frazione di gioco, con Cella che spinge in attacco e Popovic a muro, mentre Lanzini c’è su ogni pallone: 10-5. Carter regala a Partenio il rigore del 15-9 e loro sbagliano per il +7- Il Bisonte però non si arrende, mura, sfrutta qualche palla non gestita al meglio delle vicentine, rosicchia il vantaggio azione dopo azione, arrivando a pareggiare sul diciannovesimo punto. Si prosegua ancora una volta punto a punto, con l’Obiettivo Risarcimento che nella fase finale sbaglia troppo al servizio, ma riesce comunque a rimanere in campo con la testa. Cella conquista i primi due match-ball, Carter il terzo e questa volta Partenio va a chiudere facendo scoppiare la festa in un palazzetto mai così caloroso.

“E’ stata una partita difficilissima dal punto di vista emotivo, con ambedue le squadre che hanno dimostrato di non accettare la condizione di precarietà della classifica – racconta coach Delio Rossetto -: nessuno vuole retrocedere e lo si è visto anche dall’intensità degli ultimi tre set, con nessuna delle due che ha mai mollato, specialmente Firenze, che ha rimesso in piede un quarto set nel quale sembra tutto facile. Poi nel punto a punto siamo riusciti a restare lucidi, con Cella decisamente sopra le righe e il muro di Popovic che ha condizionato non poco l’attacco avversario”.

SAVINO DEL BENE SCANDICCI – CLUB ITALIA 3-0 (25-23, 25-16, 25-21)
La Savino Del Bene Scandicci dà continuità al suo gioco e grazie a una prestazione perfetta vince contro un Club Italia sempre più in crescita nelle individualità e nel collettivo. Sestetto confermato per il Club Italia rispetto alle ultime uscite: le azzurre, che non possono ancora disporre di Guerra, schierano Malinov in regia, Piani opposto, Berti e Danesi al centro, Egonu e D’Odorico schiacciatrici e Spirito come libero. La Savino Del Bene lascia in panchina l’acciaccata Pietersen e le nuove arrivate Arias e Ikic: in campo Fiorin e Loda in posto 4, le centrali sono Alberti e Stufi. Bella cornice di pubblico con il palazzetto di Scandicci quasi esaurito.

Vola subito Enrica Merlo su un grande attacco di Egonu, capitan Stufi mette giù il contrattacco. Il buongiorno per le toscane si vede dal primo punto. E quando un’azione lunghissima viene conclusa con una gran muro di una straordinaria Alberti, il palazzetto è già una bolgia (7 a 3). Muro di Fiorin, 10-4. Al time-out tecnico le squadre arrivano sul 12 a 7. Bene il Club Italia in difesa e ricezione, perfetta la Savino Del Bene in tutti i fondamentali. Loda dalla seconda linea 13 a 7. Provano la reazione le terribili ragazzine, ma si fermano ancora una volta sul muro di Alberti. Nel finale di set entra Pietersen per Nikolova nel ruolo di opposto, l’olandese trova subito un colpo dalla seconda linea di rara precisione e potenza. Il parziale si chiude con una fast di Alberti, 25 a 23.

Resta in campo Orro per il secondo set, che si apre in perfetto equilibrio con gli attacchi di Berti ed Egonu (3-3); sul 5-5 la Savino Del Bene trova tre punti consecutivi con Fiorin e Stufi, e Lucchi ferma il gioco. Scandicci continua a difendere alla grande e sul turno di servizio di Fiorin vola 12-6 con il muro vincente di Loda. Sul 15-7 il coach azzurro prova il doppio cambio con Malinov e Zanette, ma è sempre Danesi la più reattiva in attacco (16-9) e a muro (17-11). Entra in campo anche Botezat e proprio la nuova entrata, insieme a D’Odorico e Zanette, firma il controbreak del 19-15; la Savino Del Bene risponde però con 4 punti consecutivi e, malgrado la reazione di D’Odorico per il 23-16, chiude alla prima occasione con Nikolova.

Per il terzo set c’è Zanette nel sestetto titolare del Club Italia, in diagonale con Orro. Si torna a combattere punto a punto con Danesi che firma il 2-3; sul 7-7 Zanette ed Egonu trovano un break importante per il 7-10, aiutate dal servizio di D’Odorico. Dopo lo stop chiamato da Bellano le padrone di casa pareggiano con l’ace di Stufi (11-11). Due errori di Scandicci aiutano le azzurre per il 13-15, ma sul servizio di Loda arriva il controbreak decisivo: parziale di 7-0 con tre muri di Alberti e Nikolova, che vanificano i due time out utilizzati da Lucchi. Nikolova tiene avanti le padrone di casa sul 21-16, D’Odorico prova a reagire (22-19) ma le toscane sono ormai irraggiungibili e chiudono sul 25-21 con Loda, dopo un match point annullato da Egonu.

Massimo Bellano: “Sono molto soddisfatto perché per lunghi tratti il Club Italia ha espresso un gioco molto organizzato; noi siamo stati bravi a non innervosirci e rimanere ordinati, toccando tanto a muro e giocando con lucidità. Rispetto alle nostre abitudini siamo stati molto precisi anche sugli scambi più lunghi e questo è un segnale di maturità importante”.

Cristiano Lucchi: “Prestazione troppo altalenante, abbiamo provato a reagire nel terzo set ma fondamentalmente non siamo mai riuscite ad aggredirle né in battuta né in attacco. Dobbiamo allenarci meglio in settimana ed essere più esigenti con noi stessi, perché in partita commettiamo ancora troppi errori che condizionano il risultato. Quando siamo avanti nel punteggio dobbiamo avere un altro atteggiamento, oggi ho visto una squadra troppo contratta”.




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