Questo il programma di domani, giovedì 8 settembre
– 14.00 – CSI2* premio 1 – categoria speciale a fasi consecutive 1.15 mt.
– 15.30 – CSI2* premio 2 – categoria speciale a fasi consecutive 1.30 mt.
– 17.15 – CSI2* premio 3 – categoria speciale a fasi consecutive 1.40 mt.
UNO STADIO A MISURA DI CAMPIONI
La regola primaria nell’allestimento dello Stadio dei Marmi ‘Pietro Mennea’ per la tappa di Roma del Longines Global Champions Tour è ‘minimo impatto’. Traduzione: massimo rispetto dell’architettura dell’area come indica espressamente la Sovrintendenza di Stato per i Beni Architettonici e Culturali. Lo stadio costruito nel complesso del Foro Italico è infatti un impianto vincolato.
Non un compito facile per Chiara Rutelli e Massimo Quagliani architetti progettisti, alle prese con il loro secondo impegno professionale nell’ambito del LGCT.
“L’esperienza acquisita nel 2015 – dice Chiara Rutelli – è servita molto per l’appuntamento del 2016 anche se le novità di quest’anno sono diverse. Abbiamo iniziato a pensare al progetto sin da novembre scorso dandoci un filo conduttore: realizzare strutture piatte in modo di rendere visibili tutte le statue da qualsiasi punto dell’impianto. Tribune, villaggio commerciale, ristorazione sono strutture rigorosamente bianche, simmetriche e omogenee nel rispetto dell’area esistente e la copertura non incide minimamente con la completa e totale visibilità del campo gara: Particolare attenzione abbiamo messo per chi troverà posto sulle gradinate, sotto le statue. Potranno vedere lo spettacolo come chi siederà nella imponente tribuna di oltre 80 metri. Domina per tutta l’area il colore bianco, come il campo gara d’altronde, ad eccezione di una recinzione di ortensie blu. Insomma niente è stato lasciato al caso. Lo posso dire con grande soddisfazione dopo i complimenti che ci sono stati fatti dai dirigenti della Sovrintendenza”.
Il colpo d’occhio per gli ospiti stranieri e per il pubblico romano sarà di forte impatto. Due altre regole alle quali Rutelli e Quagliani hanno dovuto far fronte sono state le indicazioni del CONI sulla tutela e conservazione del fondo gara.
“La salvaguardia del prato dello stadio e della pista in tartan – dice Rutelli – sono state oggetto di grande cura. Per il campo in prato abbiamo steso dei tappeti di gomma coperti da un primo strato di sabbia per pareggiare eventuali dislivelli. Poi un’altra protezione e infine la posa finale di sabbia silicia e microfibre. Un’opera immensa dove sono stati utilizzati 42 camion per il trasporto di 800 metri cubi di sabbia. Sulla pista in tartan sono state allestite le tribune, il ristorante e gli stand del villaggio commerciale. Attenzione, allestite perché niente poggia direttamente sulla pista. Ci sono delle protezioni mobili in legno appositamente realizzate che non toccano la pista”.
La novità della quale andate più orgogliosi? “I riconoscimenti della Sovrintendenza e del CONI ci ripagano dell’impegno profuso in questi mesi – conclude Rutelli -. Però a dire la verità non ci dispiace affatto aver creato un sistema di illuminazione per le prime statue poste vicino all’ingresso principale del campo gara. Luci bianche che daranno un tocco in più di eleganza e glamour a questo evento”.
Sei veterinari, un tecnico di laboratorio, un biologo, un addetto all’ambulanza e un fisioterapista equino.
Dieci specialisti al servizio del welfare, coordinati da Alessandro Centinaio sono già all’opera presso il Foro Italico per garantire assistenza ai cavalli impegnati nel Longines Global Champions Tour di Roma.
L’assistenza veterinaria è H24, con due specialisti presenti anche di notte. In previsione di emergenze chirurgiche è stata allertata la clinica veterinaria più vicina, la Equine Practice.
Questo è il format che il gruppo veterinario LGCT applica per tutte le tappe del circuito.
Veterinari in campo dunque, ma anche due Horse Ambulance, un’unità mobile per le analisi e un’area di fisioterapia con human tecar.
C’è un cambiamento nella rappresentativa azzurra per la tappa del Longines Global Champions Tour di Roma. Massimiliano Ferrario ha infatti dato forfait e al suo posto la Federazione Italiana Sport Equestri ha convocato Francesca Arioldi.
Questo un breve profilo dell’azzurra: Figlia d’arte, suo padre è infatti il veterano azzurro Roberto, con i suoi 22 anni Francesca Arioldi è la più giovane degli azzurri in gara. Al debutto in una tappa del LGCT, vanta una importante carriera giovanile nella quale ha vinto l’oro individuale agli Europei 2008 e il bronzo a squadre in quelli del 2007 tra i children, e l’oro a squadre tra gli junior nel 2011. Vanta anche un primato inviabile: nel 2011 a 17anni è stata la più giovane vincitrice italiana di una categoria nella storia dello CSIO di Piazza di Siena.