Sochi – Domenica la Formula 1 sbarca a Sochi per il GP di Russia (con pubblico): un tracciato costruito attorno al Villaggio Olimpico, in cui la Ferrari cercherà il riscatto dopo le difficoltà riscontrate a Spa, Monza e Mugello.
Quello russo sarà un appuntamento molto importante per la Ferrari SF1000 che dovrà mostrare segnali di ripresa dopo le opache prestazioni delle ultime gare. Non dobbiamo aspettarci una Rossa in lotta per il podio ma sarà interessante capire se il processo di sviluppo imboccato dalla Scuderia di Maranello è quello corretto. Ci saranno sicuramente degli sviluppi sulla vettura che saranno fondamentali specialmente in ottica 2021. Dati alla mano la stagione della Ferrari è molto deludente. Il gap chilometrico rispetto al 2019 è cresciuto notevolmente e, viste le carenze del progetto, sarà dura riuscire a recuperare performance in questo finale di stagione 2020.
Il circuito, lungo 5853 metri, è composto da ben 12 curve a destra e solo 6 a sinistra. il circuito di Sochi è stato costruito attorno al Sochi Olympic Park ed è stato realizzato da Tilke che è la mente di diversi circuiti della new generation. Il tracciato combina sia tratti ad alta velocità (T18-T2, T10-T13) che sezioni più tecniche con quattro curve molto lente (T2, T4, T13, T15). I punti principali dove sorpassare sono tre: staccata di curva 2, curva 13 e curva 17. Il primo settore è quello più veloce ed è caratterizzato da rettilineo di partenza abbastanza breve, seguito dalla curva 1, a destra di media velocità, che immette su un rettilineo più lungo che porta alla staccata di curva 2, dove certamente potranno vedersi dei sorpassi. Curva 3 è una piega a sinistra che immette su interminabile curvone a 180° verso sinistra, che termina con la curva 5, a 90°. Dopo un breve rettilineo, i piloti giungono in una zona ricca di curve ad angolo retto. Si comincia con la curva 6, a destra, seguita da un allungo comprendente una doppia curva a destra (7, da 270 km/h, e 8, da 175 km/h); dopo un nuovo tratto rettilineo, si arriva ad altre due curve a 90° da raccordare, stavolta a sinistra (9-10), dopo le quali si giunge alla curva 11 (anche questa a 90°), che immette nel tratto più veloce della pista, ovvero quello composto dai curvoni 12 (a destra) e 13 (a sinistra), culminanti con la staccata della curva 14 (a destra da 170 km/h) e dal successivo tornante (curva 15), che porta i piloti nell’ultima parte della pista ricca di curva ad angolo retto. A partire dalle curve 16 (a sinistra) e 17 (a destra), seguite da un breve rettilineo che porta alle ultime due curve (18 e 19), entrambe a destra, che disegnano un ampio 180°, dopo il quale si torna sul rettilineo dei box. Il settore 3 è sicuramente quello più importante dove per essere veloci servirà un’ottima stabilità in frenata, un avantreno molto preciso e tanta trazione.
Sochi è un tracciato impegnativo per il motore che viene sfruttato al massimo regime per oltre il 70% del giro ed i consumi saranno molto elevati. Il tempo speso in frenata ogni giro è di quasi 15 secondi, pari al 16 % della durata complessiva della gara. Particolarmente alta è invece la media delle decelerazioni massime sul giro (4,6 g).
Charles Leclerc ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del weekend del GP di Russia, in programma a Sochi, decimo appuntamento del Mondiale. “È sempre bello guidare una Ferrari, farne parte, anche se le performance quest’anno non sono state delle migliori finora: di certo non siamo nelle posizioni che vorremmo – ha spiegato il monegasco -. Stiamo vivendo un momento di difficoltà e dobbiamo accettarlo. Dal mio punto di vista nell’ultimo GP ho vissuto un ottimo sabato, ma la domenica ho incontrato molte più difficoltà”. Leclerc torna sul GP di Toscana: “Il Mugello? È una pista che amo, e nonostante alcuni incidenti nell’ultimo GP io spero che la Formula 1 ci torni nel prossimo futuro. E’ un tracciato su cui si può superare ed essere superati con facilità, in cui ci si diverte a guidare”. Infine una battuta sul probabile nuovo record di vittorie di Hamilton in F1: “Lewis merita tutto quello che sta facendo in Formula 1”.
“Ci sono piccoli aggiornamenti, non ci saranno salti di performance. Ma già dalla prossima gara andrà meglio, sarà un passo nella giusta direzione. Non voglio guardare troppo indietro, anche se cerco sempre di captare quello che è successo per provare a migliorarmi. Non è una situazione facile, siamo in difficoltà. Non dobbiamo perderci d’animo, anzi dobbiamo essere motivati per migliorare. Voglio solo tornare sulla monoposto e lavorare sodo”. Le motivazioni devono essere sempre molto alte in casa Ferrari: “L’ultima cosa che dobbiamo fare è andare giù di morale e smettere di lavorare – ha detto Charles -. Dobbiamo lavorare più di prima e restare motivati. In questa prima metà di campionato mi sono sentito bene, ho spinto la macchina sempre al limite. Abbiamo fatto qualche errore, preso qualche rischio, fatto due podi ma vogliamo rendere questa macchina costantemente competitiva per lottare per le prime posizioni”.
Sebastian Vettel ha parlato prima del GP di Russia: “Essere un pilota della Ferrari è sempre molto bello, mi sento e sono ancora parte del team. Credo che l’ultima gara sarà molto emozionante per me con la Rossa, ma ora sono concentrato sulla Russia, peccato non aver celebrato bene al Mugello”, ha spiegato il tedesco in conferenza stampa. Seb è stato poi interrogato sulle modalità di ripartenza in regime di Safety Car che hanno creato il maxi incidente al Mugello: “Non so se la Safety Car ha ritardato lo spegnimento delle luci o il rientro, io non ero abbastanza vicino per vederla, ma di certo l’incidente alla ripartenza non è stato colpa di Antonio Giovinazzi, non ha avuto altre chance di evitare il contatto con gli altri piloti”. Infine una battuta sul pubblico che sarà presente al Nurburgring il prossimo 11 ottobre: “Sono contento di tornare su una pista così importante, specialmente per noi tedeschi. Felice anche che saranno sulle tribune i fans, anche se la nostra priorità resta la sicurezza di tutti, dai piloti ai tifosi”.
n questo weekend, Lewis Hamilton potrebbe eguagliare il record di vittorie di Schumacher: “Direi che da una parte mi dispiace, per tutto quello che Michael ha rappresentato per me e la Germania. Ho sempre pensato in passato che i record di Schumacher fossero irraggiungibili, destinati a durare molto a lungo. Invece Lewis sta facendo un’impresa e ne sono felice, perché è un grande pilota. Quindi provo sentimenti contrastanti, perché stimo Hamilton e penso lo meriti