Imoco Volley al lavoro a Rua di Feletto per continuare la preparazione precampionato. Questa settimana i primi arrivi delle nuove e delle prime “reduci” dall’Europeo che hanno rimpolpato il gruppo delle titolari, integrate in questa prima parte dalla giovani dell’Imoco Volley San Donà. Da oggi in palestra con coach Santarelli, rientrato anche lui a inizio settimana dall’esperienza all’Europeo con la Croazia, e il vice Lionetti che ha gestito la prima fase della preparazione, si aggregheranno anche la nuova schiacciatrice americana Megan Courtney, Bozana Butigan, Hristina Vuchkova, la nuova centrale bulgara Hristina Vuchkova, la croata Bozana Butigan, nei prossimi giorni anche la nuova schiacciatrice USA Kathryn Plummer e la veterana del gruppo Monica De Gennaro, la prima campionessa d’Europa che tornerà in palestra con le Pantere. Con loro il gruppo che sta lavorando fin dal 16 agosto composto da capitan Wolosz, De Kruijf, Gennari, Caravello, Frosini e Omoruyi. Da lunedì entreranno in gruppo anche le altre due azzurre “europee”, Miriam Sylla e Paola Egonu, e quindi il team sarà al completo, ad eccezione di Raphaela Folie che è in palestra a continuare il suo lavoro differenziato e Sarah Fahr che si aggregherà al gruppo dopo il periodo di rieducazione post operatorio che sta svolgendo a Roma.
Sabato alle 17 a San Donà le Pantere giocheranno, nell’ambito della presentazione del settore giovanile al palasport Barbazza, la prima amichevole contro la squadra di A2 di Montecchio, dove verranno impiegate parecchie ragazze dell’Under 19 che in questo periodo stanno facendo la preparazione con la prima squadra.
INTERVISTA a Daniele Santarelli, il coach dell’Imoco Volley che ha inaugurato questa settimana la sua quinta stagione da capo allenatore sulla panchina gialloblù, oltre alle due precedenti da vice.
Ecco il riassunto della sua estate passata a dirigere la nazionale della Croazia: “E’ stata un’estate lunga e impegnativa. Con la nazionale croata abbiamo lavorato con poche pause perché fin dall’inizio, con atlete che erano ferme da un paio di mesi e qualche problema fisico nel gruppo, abbiamo dovuto spingere per trovare la giusta condizione. Siamo riuscite a disputare un bel torneo nella Golden League, sempre in crescita fino alla finale giocata in casa della Bulgaria. Abbiamo perso combattendo (3-1), ma la squadra si è fatta valere giocando un ottimo torneo. Poi all’Europeo che giocavamo in casa abbiamo iniziato molto bene fino alla partita con l’Italia che per noi era a un livello inarrivabile e abbiamo subito una “lezione” comunque da mettere in preventivo quando affronti team che puntano a vincere la competizione. Purtroppo nell’ottavo di finale con la Francia, squadra simile a noi, ci siamo arrese al tie break in volata, purtroppo è andata così, avrei preferito spingermi fino ai quarti, ci stava, ma il bilancio è comunque positivo.”
Che effetto ti ha fatto essere per la prima volta avversario di tua moglie (Monica De Gennaro) e dell’Italia di coach Mazzanti, a te particolarmente legato (Santarelli è stato vice di Mazzanti a Casalmaggiore e nei primi due anni a Conegliano)?: “E’ stata una sensazione strana, sia per lei che per me. Era la prima volta che ci succedeva e a livello di nazionali per di più, ci ha fatto un certo effetto! In questi quattro mesi ci siamo visti solo due giorni e rivedersi da avversari in un Europeo è stato emozionante e strano. Per me è stata una partita densa di significato, la mia prima volta contro la nazionale del mio paese, con Davide in panchina e Monica in campo… Purtroppo quella che al di là del risultato doveva essere per noi una festa è stata rovinata dall’infortunio a Sarah Fahr, è stato molto brutto vederla soffrire per il ginocchio, è una ragazza speciale e nonostante sia con noi solo da un anno è già entrata nel cuore di tutti e le auguro davvero ogni bene per il suo ritorno in campo.”
A proposito di Fahr, inizierete la stagione senza di lei e Folie, per fortuna è arrivata una garanzia come la bulgara Vuchkova: “Purtroppo l’estate ci ha lasciato qualche strascico importante, ma come sempre la società che ringrazio si è mossa alla grande per trovare subito una sostituta in tempi record. Dopo l’infortunio di Sarah ci siamo sentiti con Pietro Maschio e c’era libera sul mercato una giocatrice esperta, con carisma e mezzi tecnici importanti come Vuchkova, reduce da una grande stagione in Turchia. L’avevo affrontata di recente con la nazionale e l’ho vista in forma, quindi vista la sua disponibilità e il suo entusiasmo nell’accettare la nostra proposta l’abbiamo accolta nel gruppo. Sarà molto utile perchè è una giocatrice completa con un muro molto importante e conosce bene sia l’Italia che le competizioni internazionali. Mancando inizialmente due italiane dovremo adattarci, solo per il campionato italiano, alle regole sul numero di straniere in campo, ma noi solitamente abbiamo in sestetto un’italiana in più quindi cercheremo in campionato di gestire le scelte nell’attesa del rientro prima di Folie e poi di Fahr. Ma non vedo grossi problemi in questo senso vista la rosa a disposizione. In champions e al mondiale invece potremo essere liberi e il problema delle italiane in campo non c’è.”
Eri alla finale di Belgrado alla Stark Arena, gremita da oltre 20.000 spettatori (record mondiale della pallavolo femminile), che effetto ti ha fatto dopo un anno e mezzo di porte chiuse e con la prospettiva di iniziare la stagione italiana con il 35% del pubblico sugli spalti? “Ero a Belgrado nelle vesti di “ultras” delle azzurre, io e pochi altri italiani in un palazzo pieno con 20.000 persone, ho avuto i brividi. E’ stata una grande emozione dopo tanto tempo senza pubblico, ma già alla finale di Golden League in Bulgaria c’era alla finale un muro di 5000 persone a seguire la partita, quasi tutte senza mascherina come anche a Belgrado. Vedendo queste situazioni, oltre alla grande emozione di rivedere lo sport vissuto con il pubblico, speravo che fosse un nuovo inizio e che anche in Italia si sarebbe potuto andare verso una riapertura, visto che abbiamo il Green Pass, le vaccinazioni proseguono, nei campi le società sono molto ligie nell’applicare le regole di sicurezza. Invece siamo ancora fermi al 35% del pubblico, davvero troppo poco vedendo quello che succede negli altri paesi con stadi e palasport di ogni disciplina che si stanno riempiendo sempre più. Speriamo davvero che si possa aumentare, sarebbe un bel segnale per tutti.”
Come hai trovato la tua squadra dopo i primi allenamenti a Rua di Feletto?
“Intanto è stato davvero emozionante tornare a casa, rivedere lo staff e le giocatrici che c’erano a inizio settimana, con alcune di loro lavoro da 4/5 anni e ritrovarsi è stato bello. Per ora siamo un gruppo disomogeneo, abbiamo tante ragazze della giovanile che ci stanno dando una grossa mano e che verranno utilizzate sabato nella prima amichevole a San Donà con il Montecchio, una classica del nostro precampionato. Sono contento di poterle far giocare sabato insieme ad alcune “senior” perchè contemporaneamente al palasport sabato ci sarà anche la presentazione del settore giovanile che per noi è un fiore all’occhiello, sarà per loro una bella soddisfazione. In questi giorni stanno arrivando le altre atlete, le nuove americane e le reduci dall’Europeo. Da lunedì con il rientro di Sylla ed Egonu saremo al completo e potremo progressivamente lavorare con tutto il gruppo in vista dell’amichevole a Bologna con Bergamo e il successivo torneo di Imola. Per ora il lavoro è fatto con molta attenzione alla parte fisica per evitare infortuni e acciacchi, personalizzando l’attività di ogni singola atleta a seconda della sua condizione. Dalla prossima settimana inizieremo con il gruppo al completo a lavorare di squadra, tenendo sempre conto delle condizioni fisiche di ciascuna per non correre rischi.”
Il 2 ottobre c’è la Supercoppa con Novara, poi il campionato, come vedi il lotto delle concorrenti in Italia dopo il mercato estivo?
“Sono convinto che ormai il campionato italiano sia a tutti gli effetti il più bello, qualitativo e difficile del Mondo, più di qualsiasi altro, Turchia compresa. Ogni anno diciamo che la qualità si è alzata, che il livello cresce, ma non è una frase fatta, è la verità. Ci sono tante squadre fortissime, tutte hanno fatto addizioni importanti al loro roster con innesti interessanti. Le favorite? Le solite, a contenderci i trofei ci saranno certamente Novara, Monza, Scandicci, tutte rinforzate, anche Busto Arsizio che si è mossa molto bene e viene da un’ottima stagione, ma non dimentichiamo Chieri che dopo una stagione sorprendente ha rilanciato per crescere ancora, oppure neopromosse come Vallefoglia che affronteremo alla prima giornata che ha messo assieme una squadra da tenere d’occhio. Bisogna fare attenzione specie a inizio stagione a questo tipo di squadre che hanno il vantaggio di poter lavorare da tempo al completo, mentre le “big” solo da questi giorni con il rientro delle nazionali. Comunque sarà una stagione dura e avvincente, speriamo di viverla con il pubblico.”