F1 – Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio dell’Eifel, undicesima prova del Mondiale di Formula 1. Il pilota della Mercedes ha conquistato la 91esima vittoria in carriera, raggiungendo così il primato della leggenda Michael Schumacher, in testa alla classifica di tutti i tempi.
Sul podio insieme al campione del mondo ci sono Max Verstappen su Red Bull, e Daniel Ricciardo su Renault. Poi la Racing Point di Perez e la McLaren di Sainz. Hamilton, al settimo successo stagionale, allunga ulteriormente in classifica generale su Bottas, ritiratosi per un problema alla power unit.
Le Ferrari deludono dopo l’illusione del sabato: Leclerc, partito quarto, non riesce andare oltre il settimo posto. Vettel chiude invece all’undicesimo.
La strada per la rinascita è ancora lunga per la Ferrari, che dopo un sabato incoraggiante domenica al Nurburgring è andata incontro a un’altra gara molto deludente. Charles Leclerc, partito quarto, è arrivato solo al settimo posto: il monegasco si aspettava qualcosa di meglio, soprattutto nella parte iniziale di gara.
“Abbiamo visto tante volte da inizio anno che con poca benzina in qualifica sul giro secco riusciamo ad estrarre il massimo dalla macchina, ma ogni volta che mettiamo tanta benzina facciamo più fatica. Questo è quello che è successo oggi. Con le medie avevamo un passo positivo, ma sulle soft abbiamo avuto graining da subito. Da questo lato è stato un po’ un disastro“.
“Però la seconda parte di gara è stata abbastanza positiva. In occasione della Safety Car non ho voluto correre il rischio di mettere le soft visto la fatica che ho fatto all’inizio della gara. Se ieri ci siamo illusi? Credo di sì, mi aspettavo un po’ di più. Ancora una volta però il problema è stato il primo stint, poi gli altri sono andati meglio”.
Sebastian Vettel, che ha chiuso all’undicesimo posto, guarda con scetticismo agli ultimi aggiornamenti: “Difficile dire se hanno aiutato. Non credo che sia stato quanto ci aspettassimo e non abbiamo visto molto in pista. Abbiamo perso posizioni in gara e non avevamo il passo che volevamo”.
L’analisi della gara per il tedesco: “La partenza non è stata male, anche nel primo giro, quando avevo le gomme medie e una mescola di svantaggio rispetto agli altri. Abbiamo perso un’altra posizione con l’Alfa Romeo e siamo rimasti bloccati, è stato molto difficile per noi. Ci siamo presi tanti rischi, forse troppi. Dopodiché è stato difficile rimontare. Con la Safety Car c’è stata la possibilità di tornare nei punti ma non ce l’ho fatta”.
Sull’errore: “Come detto, guadagnavamo solo nell’ultima parte del rettilineo. Quando mi stavo avvicinando a Giovinazzi ho perso la macchina e non ho ben capito come. Probabilmente ho preso un rischio troppo elevato in quel momento”.
Lewis Hamilton eguaglia il record di 91 vittorie in carriera di Michael Schumacher e dopo la gara ha commentato felice il traguardo raggiunto: “Per me è un onore enorme, apprezzo tantissimo questo gesto (Mick Schumacher gli ha regalato il caso del padre ndr). Non so cosa dire. Quando cresci guardando qualcuno diventano idoli per la qualità del lavoro che fanno. Ricordo quando giocavo con Michael nei videogiochi. Non pensavo di poterlo avvicinare o eguagliare. Devo tutto a questo team incredibile. Mi sono reso conto di averlo eguagliato tornando in pit lane. Ho tantissimo rispetto per lui”.
Sulla gara: “Lotta con Valtteri? Ho fatto una bella partenza, l’ho affiancato ma ho avuto un po’ di sottosterzo e ho cercato comunque di lasciargli abbastanza spazio per evitare un incidente. Non lo vedevo, era nel mio lato cieco. Ha fatto un lavoro fantastico nel passare all’esterno, non so come ci sia riuscito, complimenti a lui. Mi ha colpito. Dopo ho cercato di tenere duro e gestire le gomme perché c’era graining e sapevo che servivano dei giri di gestione prima di tornare a spingere. Non è stata una gara semplice, le Red Bull erano velocissime. Max è andato molto bene. Ha avuto occasione nella ripartenza ma sono stato bravo a creare un buon gap. Però nella Red Bull abbiamo un serio rivale”.
LA GARA
Hamilton al via cerca di passare subito Bottas, che con tenacia mantiene la testa della corsa. Le due Mercedes sono seguite da Verstappen mentre Leclerc perde già terreno dai primi, forse condizionato da un bloccaggio effettuato nelle prime curve dopo la partenza.
Il monegasco è troppo lento ma riesce inizialmente a mantenere la posizione, facendo un po’ da tappo a Ricciardo e a tutti i piloti alle sue spalle. Davanti Bottas prova ad andarsene ma Hamilton gli resta vicino.
Al decimo giro Ricciardo sorpassa Leclerc, che continua a fare molta fatica e decide di rientrare ai box. Brutte notizie anche per l’altro ferrarista Vettel, che va in testacoda e poi rientra ai box. Intanto comincia a piovere al Nurburgring.
Al 13esimo giro Hamilton sale al comando: Bottas ha un bloccaggio in curva 1 e viene superato dal campione del mondo.
Al 17esimo giro nuova tegola per Bottas, che in un team radio lamenta mancanza di potenza da parte della sua Mercedes. Il finlandese è costretto a ritirarsi per un problema alla sua power unit che spiazza anche il muretto Mercedes. Problemi al motore anche per Albon.
Hamilton a metà gara conduce con un buon margine su Verstappen, poi c’è Ricciardo. L’olandese ha un crollo di prestazioni e il campione del mondo ipoteca la sua vittoria.
La gara si avvia verso un esito scontato ma al 45esimo giro il guasto alla monoposto di Norris innesca il regime di safety car che rimette tutto in gioco. Tutti si precipitano a fare il pit stop, con Verstappen di nuovo vicino al campione del modo. Le Ferrari: Leclerc è sesto e Vettel tredicesima.
Alla ripartenza, Hamilton allunga subito su Verstappen e vola verso la vittoria. Ricciardo fatica ma mantiene il suo terzo posto, Leclerc invece scivola al settimo, superato da Gasly.