Calcio, Europei Francia 2016 risultati 15 giugno bene Francia e Slovacchia

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E’ Stata una giornata con tre incontri ricchi di emozioni quella odierna agli europei francesi.
Imponendosi per 2-0 sull’Albania i francesi sono in testa al loro girone a punteggio pieno ed hanno ipotecato il passaggio del turno. Successo nel pomeriggio per la Slovacchia sulla Russia e pareggio tra Svizzera e Romania.

Russia – Slovacchia 1-2
32′ V. Weiss, 45′ M. Hamšík, 80′ D. Glušakov (R)

PRIMO TEMPO – La selezione allenata da Leonid Slutsky scende in campo, per 10/11, con la stessa formazione che ha pareggiato il primo incontro con l’Inghilterra, vale a dire un 4-2-3-1: Akinfeev; Smolinikov, V. Berezutski, Ignashevich, Shennikov; Neustadter; Golovin, Smolov Kokorin, Shatov; Dzyuba. Ján Kozák, mister slovacco, cambia 3 elementi rispetto al primo match adottando un 4-3-3 sui generis con Ondrej Duda ad agire da “falso nueve” viste le sue caratteristiche: Kozacik; Pekarik, Skrtel, Durica, Hubocan; Kucka; Pečovský,Hamsik, Mak, Duda Weiss. Dopo una fase equilibrata sono gli uomini di Kozak a farsi vedere con la premiata ditta Kucka-Hamsik e la conclusione alta del giocatore del Napoli. Slovacchia che fa la partita, nei primi minuti, mentre i russi agiscono prettamente di rimessa grazie alle iniziative di Smolov e Dzyuba molto mobili negli ultimi 30 metri. Col passare del tempo è la Nazionale di Slutsky a creare dei pericoli grazie ai movimenti dei tre trequartisti alle spalle del citato Dzyuba, pericoloso al 22′ con un colpo di testa non ben indirizzato verso la porta difesa da Kozacik. Fa tremare invece le coronarie dei tifosi slovacchi l’ottima azione orchestrata sempre dal numero 9 che scaricando sul Smolov offre al fantasista un’ottima chance con un tiro che sfiora il palo alla destra dell’estremo difensore. Serve una scossa alla Slovacchia ed arriva al 32′ quando Hamsik illumina in mediana offrendo un pallone al bacio per Weiss che si libera dei due centrali russi, tornando sul destro ed infilando Akinfeev con una splendida conclusione a giro. Un “Marekiaro on fire”: percussione nella retroguardia russa al 41′ e conclusione di destro che non inquadra lo specchio della porta. Il goal è nell’aria e lo firma proprio lui allo scadere del tempo, sugli sviluppi di un corner, ricevendo dall’angolo sinistro e lasciando partire un tracciante che bacia il palo alla sinistra del portiere russo, finendo in rete. Una firma d’autore che chiude i primi 45′ di gioco (2-0).

SECONDO TEMPO – Cambia i due mediani davanti alla difesa il mister russo, ad inizio ripresa, inserendo Glushakov e Mamaev ma non cambia il canovaccio dell’incontro. Kucka si libera molto facilmente a centrocampo concludendo in porta e costringendo alla deviazione non facile il portiere russo. Match che non ha più grandi sussulti con gli slovacchi in gestione e la Russia, nonostante le sostituzioni, incapace di creare problemi alla retroguardia avversaria. Un 2-0 che sembra essere ormai risultato acquisito ed invece al 80′ grazie ad un’azione di Shatov, “cioccolatino” per la testa di Glushakov che realizza, ridestando dal torpore la propria squadra. Russia che si getta a testa bassa in attacco senza però trovare la giusta precisione al tiro contro il muro difensivo di Kozak che porta a casa la vittoria finale.

Romania – Svizzera 1-1
18 B. Stancu (rig.), 57′ A. Mehmedi (S)

Gli elvetici, infatti, erano reduci dalla vittoria di misura sull’Albania (1-0), mentre i rumeni arrivavano a questa sfida dopo aver perso nel match inaugurale contro la Francia padrona di casa per 2-1.

Al Parco dei Principi di Parigi, sotto la direzione del russo Sergej Karasëv, è la formazione elvetica a tirare per prima con un sinistro di Xherdan Shaqiri, trovando però l’opposizione della difesa. Al 6′ la prima grande occasione, con Blerim Džemaili che serve l’attaccante Haris Seferović, che però non centra la porta da dentro l’area di rigore. Lo stesso centravanti ha una nuova opportunità al 16′, ma Ciprian Tătăruşanu si fa trovare pronto e respinge. Quando la Svizzera sembrava dominare, arriva il colpo di scena: trattenuta di Stephan Lichtsteiner su Alexandru Chipciu e, proprio come contro la Francia, Bogdan Stancu realizza il rigone, diventando il primo giocatore degli Europei a quota due realizzazioni ed il primo rumeno a marcare due volte nella storia della rassegna continentale. La Svizzera reagisce subito con un tiro dalla distanza del difensore Fabian Schär, ben controllato dal portiere rumeno, ma al 28′ è Cristian Săpunaru a rendersi pericoloso su una maschia in area, colpendo il palo. Il miglior elvetico resta Shaqiri, che al 38′ serve con un cross Džemaili, il quale non centra lo specchio.

Nella ripresa il tecnico rumeno Anghel Iordănescu mette in campo Ovidiu Hoban, che ha subito un’occasione, ma mette a lato da posizione favorevole. Dopo un momento di stasi, un calcio d’angolo porta al pareggio della Svizzera con Admir Mehmedi (57′), che tira di potenza dopo un’incertezza della retroguardia avversaria, diventato il primo giocatore elvetico a segnare sia in un Europeo che in un Mondiale. Poco dopo, Shaqiri, ancora protagonista, slalomeggia tra i difensori avversari subendo fallo, ma calcia fuori il conseguente calcio di punizione. La prima parata di Yann Sommer arriva al 65′, su un colpo di testa lento di Claudiu Keșerü, mentre Vladimir Petković inserisce Breel Embolo in attacco al posto di Seferović. Al 70′ è l’ex giocatore dell’Udinese Gabriel Torje a calciare su una punizione da lontano, con Sommer che si allunga ed allontana il pericolo. Dall’altro lato, Ricardo Rodríguez crossa per Shaqiri, che però prova un’improbabile rovesciata e sbaglia (74′). I rossocrociati continuano a pressare, con Džemaili che calcia alto imbeccato da Behrami al 77′, ma gli ultimi tentativi da entrambe le parti non portano a nulla: finisce 1-1.

Con questo pareggio, la Svizzera fa un passo importante verso il passaggio del turno, raggiungendo quota quattro punti, mentre la Romania cancella lo zero e resta in corsa, considerando anche che nell’ultima partita giocherà contro l’Albania, sulla carta l’avversaria più abbordabile del raggruppamento.

Francia-Albania 2-0
90′ Griezmann, 90’+4′ Payet

La Francia deve attendere fino al 90′ ma alla fine riesce a prevalere sull’Albania a Marsiglia nel secondo impegno dei Campionati Europei 2016. La selezione padrona di casa, è la prima a conquistare l’accesso agli ottavi di finale; al “Vélodrome” decidono i gol di Griezmann, subentrato a gara in corso e decisivo come spesso gli capita quando parte dalla panchina, e Payet, entrambi nel finale, al 90′ e al 94′.

Quasi eroica la resistenza opposta dall’Albania, che sfiora l’impresa di conquistare il primo punto in una fase finale degli Europei proprio nella partita più difficile, contro i favoritissimi padroni di casa: la squadra di Gianni De Biasi colpisce anche un palo sullo 0-0, poi nell’ultima parte del match deve arrendersi alla netta superiorità francese. Ora il passaggio del turno dipende dall’ultima partita contro la Romania, che il punto l’ha conquistato nel pomeriggio contro la Svizzera.

I francesi rompono gli indugi quasi subito: al 4′ Giroud manda alto di teta su invito di Payer da calcio da fermo. L’Albania ci prova con Memushaj dalla distanza, ma senza successo; e il resto del primo tempo sfila via on poche emozioni, anche se su buoni ritmi.

Risulta evidente dopo i primi 45 minuti che alla Francia manca qualcosa; qualcosa che si chiama Paul Pogba, così Deschamps manda in campo lo juventino dopo il riposo al posto dell’evanescente Martial. Il primo pericolo della ripresa lo crea Payet, con un calcio di punizione maligno che si perde di poco a lato. Al 51′ l’Albania colpisce un palo, al termine di un’azione rocambolesca nella quale l’ultimo a toccare sembra Koscielny; poco più tardi Pogba arriva con un attimo di ritardo su un pallone proveniente da sinistra e, in cattiva coordinazione, calcia fuori. La Francia aumenta la pressione: Deschamps manda dentro anche Griezmann, ma è Giroud a pareggiare al 68′ il conto dei pali, colpendo la base del montante con la specialità della casa, un colpo di testa quasi perfetto. Nel finale ci provano Sagna e Gignac, subentrato a Giroud, ma la porta di Berisha è stregata. Fino a quando al 90′ ci pensa Griezmann, di testa, a sbloccare il punteggio e vanificare in una frazione di secondo gli sforzi degli albanesi. Il bel gol di Payet poi arrotonda il punteggio e spedisce il fantasista del West Ham in testa alla classifica dei marcatori. All’Albania resta la soddisfazione di una prova gagliarda e qualche chance di passare agli ottavi, battendo la Romania.




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