OXYGEN – Nicole Romeo è la stella della Oxygen Roma Basket. Fin dal primo giorno si è calata perfettamente nel ruolo di capitano e tutti, all’interno della società, credono nelle sue capacità da leader, a partire dal coach Vincenzo Di Meglio: “Non ho paura della pressione, anzi la accolgo con grande favore. Per me è un onore essere il capitano di questa squadra. Il rispetto tra me e il coach è reciproco. Credo nei suoi sistemi di gioco tanto quanto lui crede nella mia capacità di aiutare la squadra a vincere più gare possibili“.
L’ambizione della società è alta e Nicole non si nasconde: “L’obiettivo è arrivare ai playoff. All’inizio siamo state sfortunate a perdere alcune partite ravvicinate, ma le prossime tre partite possono cambiare completamente la nostra classifica. Possiamo veramente metterci in un’ottima posizione per competere nei playoff“.
Con Roma è stato subito amore a prima vista: “Adoro la città di Roma. Sono rimasta molto colpita da come il club ha lavorato per riempiere il Palazzetto per la nostra prima vera partita in casa. Il calore di questa città è incredibile. Anche quando trascorro le mie giornate in centro vengo riconosciuta subito e mi chiedono delle foto o informazioni sulle partite. In una città dove il calcio è dominante, far parlare di basket femminile non può che essere un vanto e devo fare i complimenti a tutta la società“.
Romeo ha avuto la possibilità di poter giocare in diversi paesi durante la sua grande carriera, ma è stata l’esperienza in Spagna a colpirla di più: “Il Girona è stato uno dei miei club preferiti in cui ho potuto giocare. Il palazzetto era sempre pieno e lì il basket femminile ha veramente un grande seguito. Giocano sempre in Eurolega, quindi è stato un piacere vestire quella maglia. Spero nei prossimi anni di poter parlare allo stesso modo della Oxygen perché ha tutte le potenzialità per diventare un grande club“.
La sua passione per il basket è sbocciata fin da quando era molto piccola: “La mia avventura è iniziata quando avevo 5 anni, mia mamma mi portò ad una partita di basket e in quel momento decisi che era quello che volevo fare. Mi innamorai subito di questo splendido sport“.
Nicole è nata in Australia, nella città di Adelaide, ma ha chiare origini italiane: “Ho deciso di giocare per l’Italia perché era una squadra che mi valorizzava come giocatrice. Rispetto all’Australia ci sono molti più tornei Fiba, quindi ciò significa più visibilità ed esperienza ai massimi livelli. Inoltre l’Australia è un paese ben radicato nel basket, l’idea di portare l’Italia alle Olimpiadi con le mie radici italiane era qualcosa in cui volevo essere coinvolta. Volevo aiutare l’Italia a tornare al livello in cui merita di stare“.
Nicole è una ragazza come tante ma a volte la sua personalità non viene accolta nel miglior modo: “Penso che la maggior parte delle volte vengo fraintesa. Sono una persona con una visione in bianco e nero. Di solito non ho filtri, il che è una benedizione e una maledizione allo stesso tempo. Ciò significa che le persone o mi amano o mi odiano! Ma mi sento molto a mio agio nella mia pelle. All’inizio sono selettiva con le persone, poi però tengo vicini a me tutti coloro a cui voglio veramente bene. Sono autentica, appassionata e generalmente accomodante“.
Le idee per il futuro non sono ancora ben delineate: “La mia carriera purtroppo si avvicina alla fine e sto iniziando a pensare alla vita dopo il basket. Non ho piani precisi in questo momento, mi piacerebbe poter lavorare e vivere sia in Australia che in Italia, quindi l’idea è di trovare qualcosa che mi permetta di farlo. Chissà magari potrò essere la prima GM donna dell’Oxygen Basket Roma, ma già avverto che costerò tanto! (ride, ndr)”.