Alta 188 centimetri, la non ancora ventinovenne interna è alla sua quinta stagione nella massima serie tricolore dopo le esperienze tra Liguria (La Spezia), Lombardia (tre stagioni a Broni) e Toscana (Empoli nell’ultimo torneo), un torneo da 11,2 punti e 9,5 rimbalzi di media a partita.
NUOVE SFIDE
Particolarmente concreta come tutti i balcanici, Premasunac guarda alla sua avventura all’Arena come «ad una nuova opportunità di far bene, sinonimo di ogni nuova stagione. Ho un sogno che inseguo nella mia carriera: quello cioè di riuscire a raggiungere le semifinali playoff nel campionato italiano. E così porterò un simile obiettivo con me nel bagaglio, una volta arrivata in Molise. Del resto, ho sfiorato l’ingresso tra le fab four sia tre stagioni fa con Broni, quando ci siamo arenate ai quarti contro San Martino di Lupari, che nell’ultimo torneo quando Ragusa ha arrestato il percorso di Empoli. E, in entrambi i casi, è stata questione di dettagli. Così a Campobasso porterò con me uno spirito ancor più positivo e propositivo con l’intento di provare a crescere ulteriormente e fare ancora meglio rispetto all’ultima stagione».
AMBASCIATRICI D’ACCIAIO
Sue compagne in nazionale, ad aprirle la strada verso il Molise sono state proprio due ex rossoblù come Mia Mašić ed Ivana Tikvić. «Mi hanno parlato benissimo della città, della società e dell’ambiente rossoblù. E così, dentro di me, ho subito pensato che non potevo prendere decisione migliore».
MAKING ME A FIGHTER
Parlando di se stessa, Premasunac ama descriversi «come una lunga che fa della determinazione e del temperamento il suo punto di forza. Sono una combattente. E così, anche se mi trovo ad affrontare interne magari più fisiche o dal maggiore bagaglio tecnico, non mi tiro mai indietro cercando di mettere sul parquet il carattere e la voglia di non arrendersi mai».
DEJA VU
Il ritrovarsi ora in un contesto – come quello rossoblù – caratterizzato dalla grande vicinanza dei supporter alla causa è così uno stimolo in più per chi, in carriera, può vantare «l’esperienza di aver militato in formazioni con un largo seguito. Per questo sono stata molto felice nel sapere che anche Campobasso ha dalla sua dei tifosi molto calorosi. La mia speranza è che migliori la situazione legata all’emergenza sanitaria da Covid-19 perché, personalmente, non vedo l’ora di giocare in un impianto colorato e chiassoso».
CAMMIN FACENDO
Non solo l’ambiente, a convincere Premasunac a cedere alle avances del team dei #fioridacciaio è stato un aspetto motivazionale. «La voglia di crescere – spiega – perché a me piace migliorare sempre più come atleta ed è quanto, come club, desidera la società. Di fatto, così, abbiamo obiettivi identici. E, tra l’altro, credo che gli ulteriori innesti che arriveranno andranno a delineare le ambizioni del team per la stagione in arrivo».
HRVATSKA NEL CUORE
Al pari di Mašić e Tikvić, Premasunac si illumina letteralmente quando, al centro dell’attenzione, c’è la nazionale croata e soprattutto la prospettiva – dietro l’angolo – dell’avventura all’Europeo di Francia e Spagna che prenderà il via giovedì e che vedrà la sua selezione all’interno del gruppo D a Strasburgo, un girone di ferro con le transalpine padrone di casa, la Russia e la Repubblica Ceca.