Basket – Addio a Bill Russell, leggenda dell’Nba e dei Boston Celtics

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Basket – È morto Bill Russell, leggenda dell’Nba e dei Boston Celtics. Lo ha annunciato la famiglia, secondo quanto riportato dalla Cnn. Russell aveva 88 anni ed è stato la prima superstar del basket americano, oltre a essere stato l’atleta più  vincente nella storia dello sport americano. Schierato nel ruolo di centro, rimbalzista e stoppatore senza eguali fino all’arrivo di Wilt Chamberlain con il quale diede luogo a duelli di gioco altamente spettacolari, Russell nelle sue 13 stagioni da giocatore tra il 1956 e il 1969, ha trascinato la squadra dei Boston a vincere ben 11 titoli, di cui otto consecutivi, due dei quali da allenatore-giocatore.

Infatti Russell è stato anche il primo coach professionista afroamericano nella storia del basket, negli anni in cui in cui nella capitale del Massachusetts e in tutti gli Stati Uniti c’era ancora la segregazione razziale. Lui, Russell, non si è mai tirato indietro neanche sul fronte dei diritti civili. Una volta, nel 1961, quando i Celtics dovevano giocare una partita contro i St. Louis Hawks a Lexington, nel Kentucky, a lui e ad altri compagni di squadra afroamericani venne rifiutato il servizio in una caffetteria. Per protesta, la squadra lasciò la città senza giocare.

Russell ha scritto la storia della pallacanestro rivoluzionando il suo ruolo di centro e dominando il gioco da difensore eccezionale qual era. È stato MVP per 5 volte e per 12 anni è stato un All Star. Ha chiuso la carriera con 21.620 rimbalzi, oltre 22 a partita, arrivando a  raccoglierne 51 in una sola gara. A fare da corollario, 15,1 punti e 4,3 assist di media.

Russell era inoltre solito non firmare autografi perché, sosteneva, avrebbe mostrato acquiescenza all’establishment bianco dell’epoca che non permetteva agli afroamericani di avanzare in ambiti che non fossero lo sport. Prima di passare al professionismo aveva vinto due campionati universitari (Ncaa) con il team della University of San Francisco e l’oro olimpico, con gli Usa a Melbourne nel 1956. Nella Nba, invece, oltre agli undici anelli aveva vinto anche per cinque volte il premio di Mvp, ovvero di miglior giocatore della lega. Membro della Hall of fame del basket dal 1975, nel 2011 era stato insignito dall’ex presidente Barack Obama della ‘Presidential Medal of Freedom’, una delle massime onorificenze pubbliche negli Stati Uniti.

“Per quanto abbia vinto, la comprensione della lotta è quello che ha veramente illuminato la sua vita”, si legge nel messaggio d’addio che ha diffuso la famiglia.