Frosinone sconfitto 1-3 lascia la Coppa Italia al Padova

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Frosinone – Brutta sconfitta di ciociari che sconfitti dal Padova lasciano la Coppa Italia.

Polveri bagnate, difesa tutt’altro che impeccabile e la solita dose di sfortuna sottoforma di due legni nei momenti topici del match e parate di Vannucchi. Si chiude 3-1 per il Padova il secondo turno di Coppa Italia e per la squadra di Nesta sfuma la ribalta di Firenze il prossimo 28 ottobre. Solito Frosinone a due facce: impacciato nel primo tempo, diverso nella ripresa anche grazie ai cambi operati dal tecnico giallazzurro. N prima frazione di gioco il Frosinone ha mostrato evidenti lacune in fase difensiva e in fase di costruzione, minando il risultato finale. Il vantaggio di Tabanelli è stato solo illusorio, immediato il pari ospite che è poi passato a condurre con un gran gol di Della Latta che nel finale ha triplicato con una botta imparabile. Frosinone sfortunato in occasione del palo di Ciano sull’-1-2 e sul conseguente tap-in di Ardemagni addosso al portiere. Nella ripresa il Padova ha sprecato una palla gol con Fazzi, poi solo Frosinone che ha colpito un palo con Ciano ma ha gettato al vento almeno 5 occasioni nitide senza considerare due-tre ottime interventi di Vannucchi.

Ecco le parole di mister Nesta alla fine dell’incontro.

Gli interpreti di oggi hanno deluso, preoccupato della condizione fisica della squadra?

“Non credo che la sconfitta sia dipesa dalla condizione fisica, oggi ci è mancata un po’ di mentalità perché anche con l’Empoli sotto il profilo fisico avevamo fatto un’ottima partita. Oggi abbiamo cambiato un po’ di giocatori e mentalmente abbiamo steccato”.

Mister Nesta, è giusto far ruotare i giocatori in rosa, ma oggi la squadra ha dato la netta sensazione di essere svogliata. Con questo atteggiamento altro che giocarsi la promozione, bisogna stare attenti a non retrocedere.

“Io dico che come sempre c’è una via di mezzo a tutte le cose. Bisogna fare tre partite dentro una settimana, per questo abbiamo ruotato molto. Questa è la prima settimana di impegni ufficiali, in alcuni ruoli siamo pochi perché qualcuno è andato via e qualcun altro non è ancora arrivato. E per questo abbiamo fatto la scelta del genere”.

Il Frosinone è apparso senza idee in avanti e con grandi lacune in fase difensive. Solo colpa delle seconde linee o qualcosa va rivisto?

“Sicuramente dobbiamo aumentare il nostro livello di atteggiamento, ritrovare quindi lo spirito che ha fatto la differenza la scorsa stagione. Questo mi sento di dire dopo queste due partite. Sicuramente abbiamo iniziato tardi rispetto alle altre, questo è evidente. Però io credo che lo spirito faccia la differenza”.

Ancora gol subiti da calcio piazzato. Come si può intervenire per migliorare queste situazioni?

“Noi analizziamo sempre con i giocatori le situazioni che si creano, a volte siamo più forti nella marcatura perché non concediamo in altezza e in altre occasioni meno. Bisogna analizzare bene, necessario una riflessione su questi aspetti”.

Come giudica la prestazione di Vitale? Le sirene di mercato lo stanno deconcentrando? E come sta Tabanelli?

“Tabanelli deve riprendere la condizione. E poi ci sono tante situazioni di mercato aperte, è normale che ci sia qualcuno meno lucido e sereno e per questo fino a quando non sistemeremo queste situazioni avremo qualche problema per me”.

Dopo l’arrivo di Parzyszek si aspetta altro dalla società sul mercato?

“Vediamo chi esce innanzitutto. Perché per mettere giocatori in rosa è necessario che ne escano altri. Ho già avito modo di dire che siamo di fronte ad un mercato complicato, con pochi soldi in giro e poco tempo per ragionare”.

Era uno dei 4 ex della gara, al pari di Ardemagni, Ciano e Tabanelli. Sasà D’Elia risponde alle domande dei cronisti nel post-gara.

In cosa è stato superiore oggi il Padova?

“Forse nel primo tempo sul piano dell’agonismo. Noi probabilmente ci siamo fatti trovare impreparati ma qualche occasione l’abbiamo creata nella prima frazione di gioco. Comunque bravi loro a concretizzare le palle-gol che hanno avuto. Credo che bisogna ripartire, paradossalmente, dal secondo tempo anche se il concetto stride con la realtà perché alla fine abbiamo perso. Ma adesso bisogna mettere la testa sul campionato che in questo momento è la cosa che ci può dare qualche soddisfazione”.

D’Elia, oggi era una grossa opportunità per i giovani e per le seconde linee di mettersi in mostra e giocarsi la conferma mettendo in difficoltà il mister, ma questa occasione è stata sprecata. Gara sottovalutata o cos’altro?

“Sottovalutata non direi perché noi giochiamo sempre col piglio giusto, anche le amichevoli. Ma oggi siamo mancati forse sul piano dell’agonismo come ho detto prima, ci sono state delle occasioni nelle quali potevamo fare bene noi giocatori più esperti. Per quanto riguarda i giovani, dobbiamo essere proprio noi più esperti a metterli nella condizione di esprimersi al meglio. Oggi ci siamo riusciti in parte. Da domani analizzeremo tutto nel dettaglio e penseremo al Venezia”.

Ripartire dopo aver sfiorato la A subito con due sconfitte interne non è il massimo. Qual è la condizione psico-fisica della squadra?

“Bisogna ricaricare le batterie in questo momento perché non dimentichiamo che abbiamo tirato la carretta fino al 20 agosto. E’ molto più importante mentalizzarci sul campionato”.

La fortuna è che si gioca subito, sabato a Venezia. Partita che diventa già importantissima.

“Esatto, adesso c’è il rammarico e la rabbia ma da domani valuteremo tutto quello che non è andato come doveva. Con  la testa rivolta alla prossima gara”.




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