Euro 2020 – Ieri gli azzurri hanno affrontato l’ultimo allenamento a Coverciano prima della partenza per Londra dove questa sera, nello stadio di Wembley, affronterà l’Austria per l’ottavo dell’Europeo. Mancini ha radunato la squadra per la rifinitura che, su decisione della Uefa, gli Azzurri ma anche gli avversari, non hanno potuto svolgere a Wembley come da iniziale programma, per tutelare il manto erboso dell’impianto.
La formazione. anti-Austria sembra ormai decisa con Di Lorenzo al posto di Florenzi e Acerbi per Chiellini, che non si vuole rischiare. In attacco si va verso la conferma del tridente Berardi-Immobile-Insigne, il grande rebus riguarda chi tra Verratti e Locatelli nel mezzo con Jorginho e Barella con il giocatore del PSG favorito su quello del Sassuolo.
Marco Verratti carica l’Italia. “Bisogna pensare in grande – ha dichiarato il mediano azzurro -. Sarà una partita molto difficile, ma noi dovremo giocare sempre nello stesso modo, con la stessa cattiveria, la stessa voglia, lo stesso coraggio”. “In questo modo penso che potremo fare una grande gara e in futuro qualcosa di straordinario”, ha aggiunto.
Certo più si va avanti più cresce la pressione, ora iniziano le gare da ‘dentro o fuori’, bisogna allora mantenere serenità, entusiasmo e continuare così”, ha aggiunto Verratti. “Quando non ti poni certi obiettivi è difficile raggiungerli – ha proseguito -. Puntiamo a passare il turno con l’Austria e quindi pensiamo in grande”. “Siamo adesso considerati tra i favoriti? Credo dipenda molto anche dai risultati fatti, però come ho detto sempre bisogna pensare a noi stessi perché sono sicuro che quando le cose andranno male i primi a criticarci saranno quelli che oggi ci riempiono di elogi – ha spiegato il centrocampista del Psg -. Bisogna valutare partita dopo partita e continuare a giocare come sappiamo, tranquilli, senza pressioni, dando sempre la vita in campo e divertendoci: cosi’ possiamo dire la nostra”.
“Vero che d’ora in poi le gare saranno tutte da ‘dentro o fuori’ ma non sta crescendo l’ansia nel nostro spogliatoi, c’è la giusta tensione perché adesso comincia il bello”. Giovanni Di Lorenzo ha confermato il clima di fiducia e convinzione che c’è all’interno della Nazionale attesa sabato a Londra dagli ottavi contro l’Austria. “Ci aspetta una squadra difficile, molto fisica, di cui Alaba è certamente il giocatore più forte e rappresentativo – ha continuato l’esterno del Napoli e della Nazionale – Ma noi ci stiamo preparando alla grande, con determinazione e concentrazione, in un bellissimo clima. Non abbiamo né ansia né paura, siamo l’Italia, abbiamo voglia di giocare questa sfida e come sempre scenderemo in campo per portare a casa la vittoria. Qualcuno può considerarci un po’ sfrontati? Il nostro atteggiamento non va scambiato per presunzione – ha chiarito Di Lorenzo – Dobbiamo continuare ad alimentare questo entusiasmo e questa aria positiva ma con la consapevolezza che ancora non abbiamo fatto nulla”.
“Fino a questo punto le cose stanno andando nel verso giusto. Non diciamo niente per scaramanzia. Siamo uniti con la squadra e la squadra sta unendo anche il Paese. Speriamo di arrivare il più lontano possibile. È da tanto tempo che non si vince un Europeo, può essere questo l’anno giusto”. Così Francesco Totti, campione del mondo 2006 ed ex capitano della Roma, alla presentazione al Salone d’Onore del Coni del protocollo d’intesa tra la Fondazione Milano-Cortina 2026 e il ministero dell’Istruzione.
“Vedo benissimo gli Azzurri. L’Italia e’ la squadra che ha fatto il miglior calcio finora all’Europeo”. Cosi’ ai microfoni di Rai Radio 1 Milena Bertolini, ct dell’Italia femminile, parlando del percorso fatto fin qui dagli azzurri di Roberto Mancini ad Euro 2020. “Stanno trasmettendo una bella energia, entusiasmo e quella leggerezza di cui abbiamo bisogno dopo questo periodo difficile. Stanno trasmettendo dei valori e delle emozioni importanti per tutti noi”, ha aggiunto la ct della nazionale.
Carlo Ancelotti neo allenatore del Real Madrid sull’Italia: “È la grande sorpresa e nello stesso tempo la novità del torneo. Perché gioca un calcio offensivo, senza alcun calcolo, dispone di una organizzazione difensiva collaudata e ha la gioventù del suo zoccolo duro che garantisce corsa ed entusiasmo. Battuti avversari non irresistibili?
Beh, non è che gli altri, tranne forse la Germania col Portogallo, hanno travolto Argentina o Brasile. Al di là dei risultati, io ho visto un gruppo compatto e una squadra che gioca da squadra in qualsiasi condizione. Merito delle idee chiare di Roberto Mancini. In tre anni di tempo ha lavorato con lo stesso sistema di gioco nel quale gli azzurri si ritrovano comodi, ha cambiato qualche protagonista ma zero esperimenti, è andato dritto per la sua strada insomma ottenendo adesione convinta allo stile che voleva imporre”.
Claudio Gentile, ex giocatore campione del mondo con l’Italia nel 1982, è strabiliato da questa Italia. In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport ha sottolineato quanto si sia entusiasmato per il gioco proposto dai ragazzi di Mancini. Poi ha guardato avanti, ai prossimi ottavi di finale e non solo: “Anch’io sono curioso di vedere cosa succederà contro le fortissime che andremo ad affrontare, però so una cosa: più si gioca così, più si acquista fiducia, si cresce e si ottengono risultati. E questo mi fa pensare alla mia Nazionale del ‘78 in Argentina. Se continua così, questa Nazionale arriva in finale. Deve mantenere lo spirito di gruppo e fare squadra come abbiamo fatto noi. Ci sono tutti i segnali”
Totò Schillaci, uno degli eroi delle Notti Magiche di Italia ‘90, ha parlato a Il Messaggero della nazionale di mister Roberto Mancini, sottolineando come il ct di Jesi stia facendo “un miracolo. È davvero bravo, ha creato un gruppo unito e straordinario. Ha puntato sui giovani rampanti, mettendo le basi per il prossimo Mondiale.
È un bel gruppo, andrà avanti. Ma occhio a Francia e Germania”. Poi ha speso parole d’elogio anche nei confronti di Ciro Immobile: “Tra i bomber di oggi penso sia quello più vicino a me, anche se ora il calcio è cambiato. Io giocavo con la marcatura a uomo, oggi no, basta essere veloci e fai un sacco di gol. Ciro ha questa caratteristica ed è forte”.
In casa Austria, almeno a parole, si mostra sicurezza, “Giocare a Wembley sarà fantastico, ma non saremo lì in vacanza e vedere lo stadio, ma per vincere la partita. Sembra possa finire male quando ti dicono che nessuno segna all’Italia da undici partite, ma non ci deve importare: giocheremo contro una squadra eccezionale, di livello mondiale, le cui statistiche dicono tutto. Ma è una partita e non dobbiamo temerla. In 90’ può accadere di tutto”. Dal ritiro dell’Austria le parole di Marko Arnautovic, che sabato sarà il pericolo pubblico n.1 per la difesa azzurra. “Quello che Bonucci e Chiellini hanno ottenuto insieme è incredibile – dice Arnautovic – ma non ha paura di loro”.
Nel frattempo restano i timori dovuti al covid. Sull’argomento è intervenuto anche Sileri. “La fase finale di Euro 2020 a Londra? “Credo che questo sia un problema che deve essere ben ponderato, perche’ se nel Regno Unito c’e’ un andamento dei contagi come quello che stiamo osservando, determinare una mobilita’ da altri Paesi che hanno un numero di vaccinati inferiori puo’ creare dei problemi. Per quanto tu possa fare i tamponi, il problema e’ di vaccinazione completata.
Per minimizzare il rischio forse andrebbe pensata un’altra soluzione. Dico questo oggi, mancano ancora diversi giorni, terrei sotto osservazione la situazione, ma qualche dubbio nel disputare le fasi finali in un Paese interessato da un aumento dei contagi c’e’. Se l’andamento dovesse continuare ad essere questo o addirittura peggiorare probabilmente dovrebbe essere presa in considerazione un’altra situazione o inserire regole piu’ stringenti, come la quarantena per chi rientra dopo aver visto la partita”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’e’ desta’, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Infatti Il Covid-19 spaventa Euro 2020. Ottantasei tifosi della Finlandia recatisi a San Pietroburgo per la partita di Euro 2020 contro il Belgio hanno contratto il coronavirus. Altre analisi sono in corso. Circa tremila sostenitori finlandesi hanno assistito alla partita a San Pietroburgo. Ottocento di loro, stando ai media finlandesi e russi, sono sfuggiti ai test obbligatori al rientro. Lo hanno riferito le autorità giovedì. Il primo ministro finlandese e l’autorità sanitaria che sorveglia l’epidemia nel Paese baltico hanno chiesto a tutti i tifosi tornati dalla Russia di effettuare un test. “È importante – ha affermato il primo ministro Sanna Marin durante il summit dell’UE a Bruxelles – Tutti i possibili casi saranno identificati e l’infezione non si diffonderà”.
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